RINCARI? - L'anno che sta per concludersi ha visto una contrazione del 3,5% delle Rc auto accompagnato da un aumento dei sinistri. In soldoni, le Compagnie hanno visto diminuire gli introiti a fronte di maggiori spese per la gestione e i rimborsi delle pratiche.
I MOTIVI - Situazione che, secondo Fabio Cerchiai, presidente dell'Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), potrebbe portare a un aumento delle polizze auto. Un eventuale rincaro che sarebbe determinato non solo dal maggior numero di sinistri, ma anche dalla legge Bersani del 2007: avrebbe mandato in crisi il sistema bonus-malus. Le ragioni sarebbero due.
Primo, con questa legge un giovane può accedere alla classe di merito del genitore convivente, pagando un premio più basso che in passato. Secondo, in caso di concorso di colpa al 50% in un incidente, non scatta più il malus. Ovvero, la Compagnia rimborsa i danni, ma nessuno degli assicurati si ritrova poi con una Rc auto più costosa.
UNA SOLUZIONE - Secondo le Compagnie, per evitare rincari incontrollabili, si potrebbero escludere dalle Rc auto i risarcimenti dei danni fisici fino a 2 punti di invalidità. Questi sarebbero quelli più difficili da diagnosticare e spesso fonte di frode. Una strada che permetterebbe di tagliare del 10% gli oneri dei rimborsi e quindi le tariffe assicurative.