TUTTO RESTA COM’È - Niente
risarcimento in forma specifica, che avrebbe sostanzialmente obbligato l’automobilista a rivolgersi al carrozziere convenzionato con la compagnia: l’automobilista resta libero di scegliere se rivolgersi al carrozziere indipendente, di fiducia (vedi news
qui). Infatti, quel cavillo è stato cancellato dal disegno legge concorrenza, perché ritenuto anti-concorrenziale e liberticida. Allo stesso modo, il ddl includeva l’abolizione della cessione di credito al carrozziere indipendente: anche questa norma è stata eliminata. E così, la cessione di credito (perfettamente lecita, come ha ribadito la Cassazione) resta in vita.
CAUTELA - “L’emendamento 3.66 al ddl concorrenza da parte delle commissioni congiunte finanze e attività produttive è un ottimo risultato”, spiega l’onorevole del Pd Sara Moretto ad alVolante.it. “Con questo voto, si elimina la possibilità garantita alle compagnie assicurative di imporre all'assicurato la scelta della carrozzeria o di negargli il diritto di cessione del credito. L’emendamento tutela l'automobilista, in particolare chi non ha la possibilità di anticipare il pagamento della riparazione in attesa del risarcimento del danno e che difende le 17.000 imprese italiane del settore dell'autoriparazione”. Moderatamente soddisfatto Davide Galli, numero di Federcarrozzieri e fra gli esponenti della Carta di Bologna (che riunisce diverse sigle): “Cautela. Aspetterei a esultare. Si tratta solo di un primo importante riconoscimento per i carrozzieri, ma il testo del ddl è ancora in discussione. Comunque, per ora, è un risultato importante, raggiunto grazie a un ottimo lavoro svolto dalle commissioni congiunte. Non posso poi non constatare come molti punti presenti nella Carta di Bologna siano stati presi in considerazione dalle commissioni”.