SE NE DISCUTE - Un emendamento al disegno legge concorrenza potrebbe rivoluzionare un aspetto importante della Rca: il risarcimento del danno biologico per lesioni fisiche dovute a un incidente stradale. I relatori del provvedimento, Andrea Martella e Silvia Fregolent, vicepresidenti del gruppo Pd a Montecitorio, hanno presentato alle commissioni finanze e attività produttive un emendamento particolare: in base al quale, i parametri previsti dalla nuova tabella unica nazionale (lo strumento per calcolare il valore da attribuire a ogni punto di invalidità causato dall’incidente) andrebbero applicati anche alle richieste di risarcimento pendenti alla data di entrata in vigore della legge. Quindi, nuovi rimborsi, anche retroattivi.
CRITICHE - La Carta di Bologna (un’organizzazione che fa capo a diverse associazioni fra cui Federcarrozzieri, Cupsit, Vittime della strada e Organizzazione unitaria avvocati), però, non ci sta. E definisce questo emendamento “una norma voluta dalle assicurazioni per aggirare il principio dell’irretroattività”. Non solo: così, sempre secondo la stessa Carta, “si dimezzeranno i risarcimenti rispetto a quelli attuali”. Perché, così come è concepita, la norma è peggiorativa per gli automobilisti: “Stabilisce che il valore economico del punto di invalidità cresce in modo più che proporzionale rispetto all’aumento percentuale soltanto per le macrolesioni superiori al 90%, una novità vessatoria per le vittime”. Dal canto suo, l’Ania (l’Associazione delle assicurazioni) vorrebbe invece che la nuova tabella fosse approvata in breve tempo: “Abbiamo sempre ribadito l’importanza dell’approvazione in tempi celeri. La proposta di modifica invece, pur non cambiando la norma, fa ripartire il tavolo e complica ulteriormente la questione con un nuovo passaggio parlamentare”.