Renault Morphoz: elettrica trasformista

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 02 marzo 2020

La carrozzeria della crossover Morphoz si allunga di 40 cm per fare spazio a batterie più capaci per i lunghi viaggi.

Renault Morphoz: elettrica trasformista

SEMPRE LE GIUSTE BATTERIE - Più sono capaci le batterie e maggiore è la distanza percorribile da un’auto elettrica. Allo stesso tempo, però, batterie di grande capacità hanno bisogno di più tempo per essere ricaricate completamente e rendono l’auto più pesante e costosa. Scegliere il giusto “taglio” delle pile diventa fondamentale nello sviluppo di una nuova auto. E se invece fosse possibile alloggiare batterie più o meno capaci a seconda del tragitto da percorrere? Questa soluzione, che porta ad avere la batteria della giusta capacità a seconda del tipo di percorso, viene esplorata dal prototipo di crossover elettrico Renault Morphoz, in grado di allungare la parte anteriore in modo da far spazio a una batteria di maggiore capacità, con la quale affrontare lunghi viaggi.

DA CITTÀ O DA VIAGGIO - La Renault Morphoz è lunga 440 cm nella versione City, più compatta e maneggevole grazie al passo di 273 cm: ha batterie di 40 kWh e promette fino a 400 km di autonomia, a sufficienza per gli spostamenti di corto o medio raggio. Quando si deve effettuare un lungo viaggio, invece, la Morhpoz va trasformata nella versione Travel: il passo cresce a 293 cm, la carrozzeria diventa di 480 cm e si crea lo spazio per una batteria extra di 50 kWh, che si aggiunge a quella di 40 kWh e porta l’autonomia totale a 700 km. L’innesto della batteria supplementare viene effettuato presso un’apposita pedana: la Morphoz deve salirvi sopra e dove un braccio meccanico provvede ad agganciare all’auto o sganciare le pile supplementari. La pedana contiene diversi pacchi batterie di 50 kWh, che quando non in uso possono cedere energia per ricaricare bici elettriche o lampioni per l’illuminazione.

SI ALLUNGA ANCHE LA “CODA” - Lo stile della Renault Morphoz si caratterizza per i tagli netti della parte anteriore, con sottili fari integrati alla mascherina, e le fiancate levigate. Queste creano un contrasto con i pronunciati passaruota e le grandi ruote di 22”, ma anche con il tetto ribassato e il lunotto inclinato verso la parte posteriore, la cui silhouette può variare a seconda della modalità selezionata: la “coda”, in City, è più raccolta, mentre in Travel si estende di qualche centimetro per favorire l’aerodinamica. La Morphoz è basata sul pianale per auto elettriche CMF-EV, atteso per i futuri modelli a batterie dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi.

DIVENTA UN SALOTTINO - L’interno della Renault Morphoz è dominato dallo spesso tunnel centrale, dove sono presenti tappetini per ricaricare senza filo gli smartphone e cassetti porta-oggetti. Le poltrone, dallo sgargiate colore giallo, ricordano chaise longue e sono scorrevoli: quelle posteriori retrocedono automaticamente all’avvio della modalità Travel, in modo da trasformare l’abitacolo in un salottino, mentre quella anteriore destra ruota di 180° e diventa un poggia-piedi. Attivando la guida assistita, che è del livello 3 (l’auto marcia da sola, ma il pilota deve restare vigile), il cruscotto scompare alla vista e rende la plancia visivamente più pulita.



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Ritratto di Blablabla
2 marzo 2020 - 10:44
BRUTTA PROPRIO.
Ritratto di Oxygenerator
2 marzo 2020 - 10:54
Bellissimo il design. Mi piace molto, questo stile “ nipponico “, direi Manga. Però, più che un’auto è un Trasformer.
Ritratto di Michiflanoalila
2 marzo 2020 - 11:27
Prima c'era un articolo su un prototipo Hyundai che ora è sparito. Comunque il commento è uguale. Per ora i prototipi dell'anno scorso tonale e centoventi sono avanti ancora di parecchio rispetto a questi
Ritratto di Blablabla
2 marzo 2020 - 12:29
Non che ci voglia molto, anzi la Tonale basterebbe cambiare un paio di cose e sarebbe già perfetta così com'è.
Ritratto di 82BOB
2 marzo 2020 - 11:42
2
Come per la DS dell'altro aricolo, anche qui lo stile non incontra i miei gusti... interessanti l'assenza del montante centrale e il "sapore anni '80" di alcuni dettagli. Molto discutibili le ruote modello "Mulino Bianco" e alcuni eccessi led!
Ritratto di Cancello92
2 marzo 2020 - 11:51
Bella l'idea sarebbe comoda se il cambio si potesse fare a mano in garage. Mi chiedo però a quanto ammonti il costo di avere a disposizione diversi pacchi batteria
Ritratto di Raf17
2 marzo 2020 - 13:32
1
L'ennesima supercazzola !!!! compratela voi.
Ritratto di Santhiago
2 marzo 2020 - 13:54
Tanto curiosa quanto lontana dalla realtà della produzione
Ritratto di Al Volant
2 marzo 2020 - 15:46
Premesso che l'operazione dovrebbe risultare molto semplice, ma visti i pesi ne dubito. Tanto lo sappiamo tutti che NESSUNO manterrebbe la configurazione da viaggio corto ( voglio dire, oggi abbiamo mega suv in città .. ) . Quindi , a mio modo di vedere, inutile. Però fanno bene a pensarci, chissà che prima o poi non arrivino batterie più leggere, o più piccole.
Ritratto di Mbutu
2 marzo 2020 - 16:06
L'idea è affascinante ma cambio di pesi, passo, lunghezze, ecc mantenendo inalterati sicurezza ed equilibri devono essere una sorte di incubo ingegneristico.
Ritratto di Giuliopedrali
2 marzo 2020 - 17:54
Diciamo che pur corretta guardatevi le ultime proposte di Venucia, Xpeng, Landwind Rongyao, Bestune T99 o Geely Icon, cinesi piuttosto economiche che in quanto a design siamo lì lì, e sono auto di serie...
Ritratto di Santhiago
2 marzo 2020 - 20:32
Ahahahah
Ritratto di FollowMe
2 marzo 2020 - 18:51
Morphoz....? equivale a dire? .... il Dioz del Sonnoz? Buon riposo!!!!
Ritratto di Giuliopedrali
2 marzo 2020 - 18:54
però ricorda davvero la nuova Venucia che poi è pure di serie.
Ritratto di Sprint105
3 marzo 2020 - 10:47
La trovo divertente
Ritratto di Fr4ncesco
3 marzo 2020 - 12:25
2
Un'idea. Molto lontana dalla effettiva realizzazione, forse faranno prima a rendere le batterie più leggere e capienti.
Ritratto di Blade Runner
3 marzo 2020 - 13:29
Esercizio tecnico e basta. Stile audace, ma ci può stare, utilizzo macchinoso e probabilmente costoso. Cmq è indice di vivacità progettuale. Ben fatto.
Ritratto di otttoz
16 marzo 2020 - 18:04
si chiama così perchè l'anagramma è ZORO MPH