RIUNIONE IMPORTANTE - Venerdì 16 febbraio 2018 si riunirà il consiglio di amministrazione della Renault. In primo piano nell’ordine del giorno spiccano i risultati del 2017, che sono previsti molto positivi. Ma a richiamare più ancora l’attenzione sulla casa francese è l’appuntamento della vigilia, 15 febbraio, quando lo stesso consiglio si riunirà per parlare e decidere sugli assetti dei vertici aziendali. In ballo c’è l’indicazione del numero due, dopo Carlos Ghosn, che in pratica avrà l’investitura di successore designato alla guida della casa e del gruppo Renault Nissan Mitsubishi, che oggi è nelle mani di Ghosn (foto qui sopra).
LE CANDIDATURE - Sulla stampa economica francese impazza il “totonome” e anche se non in modo univoco, a godere dei maggiori pronostici, è il nome di Thierry Bolloré (foto qui sotto), attuale direttore delegato alla competitività. Fino a pochissimo tempo fa si facevano anche altri nomi, ma proprio nei giorni scorsi ci sono state due dimissioni di rilievo: quelle di Thierry Desmarest, membro indipendente del consiglio di amministrazione della Renault, e quelle di Stefan Müller, responsabile della performance. Entrambi erano dati come candidati alla posizione di “numero 2” e quindi di sostituto di Ghosn. Le due uscite di scena hanno messo sotto i riflettori appunto Thierry Bolloré, che a questo punto potrebbe essere scalzato dalla “pole position” solo da un nome esterno, a sorpresa. Quest’ultima ipotesi però non gode di grande sostegno, dato che è considerata molto importante l’esperienza interna alla società. Inoltre Bolloré ha già avuto il beneplacito del ministero del Tesoro, che detiene una quota di controllo della Renault.
GHOSN VERSO IL RINNOVO - Ma senz’altro la notizia più rilevante di tutta l’operazione è che si delinea un nuovo mandato di gestione per Carlos Ghosn. Fonti ministeriali francesi hanno infatti affermato che il consiglio di amministrazione discuterà e voterà una mozione a favore del rinnovo degli incarichi di presidente e direttore generale per Carlos Ghosn. E la rappresentanza dello stesso ministero approverà la mozione. Come dire che Ghosn dovrebbe essere riconfermato nei suoi attuali incarichi. Da notare che il top manager franco-libano-brasiliano negli ultimi mesi ha ceduto la guida operativa della Nissan per mantenere la presidenza della società, e lo stesso è avvenuto per la Mitsubishi. Ciò aveva fatto pensare che lo stesso schema sarebbe stato messo in pratica per la Renault, ma come visto pare che gli azionisti (stato francese in primis) voglia prendere ancora un po’ di tempo per pensare veramente a una sostituzione di chi ha saputo ottenere gli ottimi risultati che Renault e l’Alleanza stanno registrando. Per sapere come saranno disposte le caselle del mosaico di potere della realtà che ormai è la seconda al mondo per veicoli venduti, occorre aspettare sino a venerdì.