INTEGRATA NELL’ABITAZIONE - “Il modo in cui utilizziamo i nostri veicoli sta cambiando. L’automobile è molto più di un mezzo per spostarsi da un punto A a un punto B. Vero concentrato di tecnologie, l’auto diventa interattiva e propone uno spazio personalizzato che collega i passeggeri con gli altri veicoli, con gli oggetti e le infrastrutture che li circondano”. A dirlo è Thierry Bolloré, direttore delegato alla competitività del Gruppo Renault, durante la presentazione della Renault Symbioz, il prototipo che anticipa la visione della Regie per il 2030. Una visione che considera la vettura come parte integrante del mondo circostante e, in particolare, con l’abitazione. Concepita come un “locale” della casa, tanto che lo stile è stato realizzato in armonia con una villa progettata dalla Marchi Architectes. Le due realtà condividono materiali, finiture e aspetto, con l’auto pensata per integrarsi nell’abitazione divenendo un salottino quando le portiere sono aperte o una veranda vetrata dal quale godersi il cielo attraverso il tetto trasparente quanto posteggiata sulla terrazza. La simbiosi include la condivisione de musica, video e altri dati personali, nonché la possibilità di intervenire in casa anche durante i viaggi, ad esempio accendendo un elettrodomestico da remoto per trovarlo operativo quando si giunge a casa.
ENERGIA CONDIVISA - La simbiosi della Renault Symbioz con l’abitazione non è soltanto estetica, ma pure energetica. Le batterie della concept francese e la casa ipotizzata sono pensate nella visione di “smart grid”, ossia con l’energia degli accumulatori dell’auto capaci di ricevere e fornire energia dalla rete domestica. Una soluzione che offre diversi vantaggi, con i kWh della vettura che possono essere utilizzati per vedere la TV o illuminare le stanze durante i picchi di domanda di “corrente”, quando il costo è più alto, e reimmessi nella vettura quando la produzione è elevata ed economica e le batterie possono essere sfruttate in modalità di accumulo. Il sistema può servire anche per situazioni di emergenza, come nel caso di interruzione della “corrente”. Lo scambio avviene in maniera “intelligente” considerando i presunti consumi della casa e le necessità di spostamento dell’utente.
AUTONOMA DI LIVELLO 4 - In merito all’aspetto automobilistico, la Renault Symbioz è una vettura con carrozzeria monovolume in fibra di carbonio lunga 4,7 metri, larga 1,98 e alta 1,35. L’estetica riprende alcuni stilemi dell’attuale gamma come la forma a “C” dei gruppi ottici e si caratterizza per il tetto trasparente in vetro e policarbonato. La concept francese è di tipo connessa, elettrica e autonoma di livello 4, cioè in grado di spostarsi senza interventi umani, ma possibile da guidare anche con i comandi tradizionali. L’abitacolo ha cruscotto a scomparsa e quattro comode poltrone, con le anteriore girevoli di 180 gradi per formare un “salotto” con i posti posteriori con tanto di tavolino centrale. Ogni sedile ha cinture di sicurezza integrate con una fascia comprensiva di un mini display per la regolazione del climatizzatore e del sistema di infotainment. Prevista pure la personalizzazione automatica della vettura in base al profilo dei passeggeri che regola i sedili, la luminosità, la musica e altri parametri secondo le loro preferenze.
RICARICA SENZA FILI - Al prototipo presente a Francoforte sarà affiancato entro fine anno un modello per i test su strada che dovrebbe anticipare la vettura di serie prevista per il 2023. La Renault Symbioz Demo Car dovrebbe includere diverse soluzioni tecniche concepite per il prototipo esposto in Germania, compreso il sistema elettrico costituito da due motori montanti sull’asse posteriore in grado di erogare nel complesso 500 kW di potenza e 660 Nm consentendo all’auto di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 6”. Le batterie sono da 72 kWh, possono ricaricarsi per l’80% con collegamento wireless (senza fili) in 20 minuti e dovrebbero consentire percorrenze fino a 500 km.
TRE MODALITÀ DI GUIDA - La Renault Symbioz Demo Car segna pure l’introduzione della denominazione Easy Drive per i sistemi a guida autonoma di Renault che saranno introdotti progressivamente sulla gamma a partire dal 2018. La variante presente sul prototipo prevede tre modalità di guida. La Classic è quella attuale, con il guidatore a condurre la vettura aiutato dall’elettronica e dalla connettività per l’assistenza di guida. La Dynamic è pensata per la guida sportiva e modifica assetto, posizione di guida e parametri di sterzo e motore per esaltare le prestazioni e il piacere di condurre l’auto. L’ultima modalità, l’AD, è quella a guida autonoma che fa rientrare il volante nella plancia e consente ai passeggeri di godersi il viaggio leggendo un libro o guardando un film. Nel prototipo di fine anno saranno inserite pure le tecnologie che consentono agli utenti di disporre delle proprie preferenze e di condividerle con abitazione e ufficio, nonché il sistema di “dialogo” con gli altri veicoli e l’infrastruttura stradale.