TRAFFICI ILLECITI - In Italia, è allarme ricambi falsi: in 27 mesi, dal 2014 a marzo 2016, sono stati ben 1,6 milioni i pezzi sequestrati dalla guardia di finanza. Sono i dati forniti dall’Anfia, l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica, e si riferiscono a pastiglie, dischi per freni, cinghie, ma anche tenditori e pompe acqua, fari, fanali, luci della targa, pistoni, cuscinetti motore, alternatori, motorini d’avviamento. Provenienti (fra l’altro) da Cina, Vietnam, Thailandia, Filippine, talvolta transitando per gli Emirati Arabi, e destinati anche al mercato online. A fare la parte del leone la Puglia e la Lombardia, rispettivamente a quota 774.000 e 608.000 pezzi fasulli sequestrati. Spesso l’imitazione (non omologata) è difficile da distinguere rispetto all’originale: false etichette e certificazioni traggono in inganno. Fra i vari accorgimenti, bisogna porre attenzione pure al prezzo, basso rispetto a quello dell’ originale. Per arginare al fenomeno (in Italia il traffico vale 120 milioni di euro l’anno), il governo studia misure anti-contraffazione, come un sistema di monitoraggio delle violazioni online.