FUTURIBILE - Si chiama Budii la concept che sarà presentata a Ginevra dalla svizzera Rinspeed: deriva dalla BMW i3 e introduce una serie di innovazioni (prima su tutte, la guida autonoma) che potrebbero prefigurare soluzioni future per quanto concerne l'interazione uomo-macchina. Non è il primo prototipo a guida autonoma che l'azienda di Frank Rinderknecht sforna: già la XchanfeE Concept, basata sulla Tesla Model S, lo era. Stavolta, evidentemente, si scende di dimensioni ma non - sulla carta - di tecnologia.
CURATISSIMA - L'abitacolo, specie tenendo conto della natura di concept della Rinspeed Budii, è in grado di stupire per accoglienza, qualità e pregio delle finiture. Tra le soluzioni, spicca il piantone di sterzo che può scomparire dietro la plancia, ruotando su se stesso: il sistema è di tipo “steer by wire”, senza collegamento meccanico alle ruote anteriori, simile a quello introdotto per la prima volta a suo tempo dalla Nissan con la Infiniti Q50; la particolarità è che può traslare verso il passeggero. Un modo per “passargli il volante” in tutti i sensi ma anche - e forse soprattutto - un artificio per produrre eventualmente l'auto con guida a destra o a sinistra senza aggravio di spese costruttive.
COLLEGATA - La logica applicativa è demandata a un software che, basato sul collegamento Internet, è dichiaratamente in grado di assimilare i comportamenti del guidatore e di replicarli: quasi inutile dire che l'integrazione con gli smartphone è profonda (anche in termini di controllo remoto delle funzioni, dalla climatizzazione alla modalità di ricarica) e l'attenzione al dettaglio elevata (i parcheggi si possono pagare grazie alla tecnologia NFC, la stessa dei telefonini).
VEDE E PREVEDE - La base di partenza per questa Rinspeed Budii, vale a dire la BMW i3, è stata modificata solo nelle sospensioni, che ora sono pneumatiche e possono variare l'altezza del mezzo di ben 10 cm. I cerchi sono ora di 19”; modificata ma non stravolta la linea, con frontale e coda inediti - e c'è anche uno scanner laser telescopico posto sul tetto per analizzare l'ambiente circostante e adeguare l'assetto di conseguenza.