NEL FUTURO - Una vecchia DeLorean apparirà oggi da qualche parte nel cielo. Al suo interno vi saranno un giovane studente, un professore dalla capigliatura improbabile ed una ragazza troppo curiosa, tutti alla ricerca di un giovane che avrebbe potuto finire nei guai. In realtà oggi non accadrà nulla di quanto descritto. I fatti raccontati si verificano nel film Ritorno al Futuro II, capolavoro di Robert Zemeckis che tutti gli appassionati ricordano con estremo affetto: il 21 ottobre del 1985 - esattamente 30 anni fa - i tre giunsero in quello che veniva allora rappresentato come il futuro, trasportati da una DeLorean DMC-12 alimentata grazie ad un dispositivo che ricava l’energia necessaria dai rifiuti. All’anniversario viene oggi reso omaggio tramite il Ritorno al Futuro Day.
GLI OMAGGI - L’occasione non ha lasciato indifferenti nemmeno alcune case automobilistiche, che hanno voluto rendere omaggio ad una saga di Ritorno al Futuro, fra le più amate nell’intera storia del cinema. Per prima si è esposta la Toyota, che ha organizzato un divertente spot televisivo (qui sotto) dedicato alla Mirai: della berlina parlano Michael J. Fox e Christopher Lloyd, rispettivamente Marty McFly e Doc (nella foto sopra), ovvero i due personaggi più rappresentativi della saga. La pubblicità anticipa un minifilm che verrà diffuso proprio oggi, quando negli Stati Uniti inizierà la commercializzazione della Mirai, prima vettura ad arrivare sul mercato con un motore alimentato ad idrogeno. La ricorrenza viene celebrata anche dalla Mercedes. L’azienda tedesca ha girato tre filmati pubblicitari, nei quali ringrazia Doc (“Grazie per averci ispirato”) e mostra una serie di attività legate al film che potrebbero diventare usuali nel futuro.
LO SKATE A LIEVITAZIONE - Una di queste necessita dello skateboard a lievitazione magnetica utilizzato da McFly giù durante il primo capitolo della trilogia di Ritorno al Futuro. L’idea è stata resa concreta dalla Lexus, che ha mostrato tempo fa il prototipo di hoverboard del futuro: la tavola può scivolare a pochi centimetri dal terreno. Lo fa grazie ad una serie di conduttori raffreddati con idrogeno liquido, che interagiscono con i magneti posizionati lungo uno specifico percorso: la reazione mantiene l’hoverboard sospeso in aria.