CAPITALI EUROPEE LONTANE - In nessun'altra capitale europea gli abitanti usano i mezzi privati a lungo come a Roma, dove per il 65% degli spostamenti vengono preferiti auto e scooter rispetto ai mezzi pubblici. Lo dicono i numeri della Relazione 2018 sulla Green economy in Italia, uno studio presentato ieri in occasione di Ecomondo 2018, la principale rassegna in Italia dedicata alle energie alternative e ai mezzi di trasporto puliti. Il dato di Roma è di gran lunga superiore alle capitali europee prese in considerazione: a Londra il 37% degli spostamenti viene “coperto” con un mezzo privato, contro il 30% di Berlino, il 26% di Madrid e il 15,80% di Parigi. Roma non va considerata un'eccezione nel nostro Paese, dove in tutti i casi sono preferiti auto e scooter, tanto è vero che soltanto in otto capoluoghi di provincia si registra una quota inferiore al 50% per gli spostamenti con mezzi privati: le città in questione sono Bolzano, Bologna, Ferrara, Firenze, Milano, Pisa, Torino e Venezia.
L'ARIA MOSTRA IL CONTO - L'uso massiccio di automobili e altri mezzi a motore si riflette sulla qualità dell'aria, che in Italia è lontana degli standard europei: secondo la ricerca, infatti, nel nostro Paese si registra il più alto numero di morti premature legate all’inquinamento dell’aria. Due anni fa in trentatre aree urbane sono stati superati i livelli europei sulle emissioni di PM10, una sostanza nociva per l'uomo emessa durante i processi di combustione e dall'usura di pneumatici, freni e asfalto. L'82% della popolazione italiana, inoltre, vive in aree dove le emissioni di PM10 superano la media massima stabilita dall'associazione mondiale della sanità. Al di là delle situazioni più critiche emerge però un ambito in cui l'Italia spicca a livello europeo. E' quello dei veicoli alimentati con carburanti alternativi a benzina e gasolio, che nel nostro Paese sono il 12,7% di tutte le auto circolanti (in Germania la percentuale è di circa il 4). Lo scenario è ancora migliore restringendo il campo alle automobili e ai furgoncini a gas Gpl o metano, che in Italia sono circa 3,16 milioni, il 53% di tutte quelle presenti in Europa.