FERMATA DAL FALLIMENTO - Un calvario. Non ci sono altre parole per descrivere la storia recente della Saab. Acquistata nel 1990 dalla General Motors, nel 2010 dalla Spyker, nel 2011 dai cinesi della Youngman e poi dalla NEVS, sempre di proprietà cinese. In mezzo, un’istanza di fallimento e l’amministrazione controllata. Ora circolano in rete, le foto dei bozzetti di una nuova berlina che avrebbe dovuto vedere la luce l’anno scorso e che in realtà non è mai stata realizzata a causa dei problemi finanziari. Si sarebbe chiamata Saab 900 come la celebre antenata prodotta dal 1979 al 1998 prima di lasciare posto alla 9-3.
OMAGGIO ALLA STORIA - Disegnata dall’americano Jason Castriota, la
Saab 900 era chiaramente ispirata alle linee della progenitrice. Lunga 4,50 m, sarebbe nata sulla nuova piattaforma modulare Phoenix sviluppata in collaborazione con la Scania. Questa nuova architettura doveva sostituire quelle della GM, che aveva proibito alla Saab il loro uso dato che la compagnia era finita in mano cinesi. Il
motore sarebbe stato una versione rivista del motore 1.6 turbo della Mini, dato che le due case avevano già annunciato un accordo di fornitura. Il progetto prevedeva anche l’aggiunta di una variante ibrida con l’adozione di un motore elettrico montato sull’asse posteriore. Il fallimento ha cancellato tutto questo. La nuova
Saab 900 potrebbe "resuscitare" in attesa degli annunciati modelli elettici (
qui per saperne di più).