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Saab, all’inferno e ritorno

15 aprile 2011

L’uscita dalla galassia General Motors. Le difficoltà di questi giorni. I piani di rilancio. E le prospettive sul mercato italiano.

IL PROBLEMA FORNITORI - “La Saab ha un problema di liquidità, momentaneo, che riteniamo di poter risolvere rapidamente”. Così l’amministratore delegato di Saab Automobile Italy, Gianni Costantini, a proposito delle difficoltà in cui versa la casa svedese. Assediata dai fornitori che, nei giorni scorsi, hanno sospeso le consegne per via dei mancati pagamenti, la Saab si è vista costretta a bloccare la produzione. “Dopo l’uscita dall’orbita General Motors, abbiamo tenuto sotto controllo costi e investimenti”, ha spiegato Costantini durante un incontro con la stampa nella nuova sede di Casalecchio di Reno, a due passi da Bologna, “ma le vendite non hanno avuto la crescita sperata e si è creato uno squilibrio. Tra l’altro, abbiamo incassato solo metà dei 400 milioni di euro ottenuti, per il rilancio dell’azienda, dalla Banca Europea. Il finanziamento è garantito dallo Stato svedese ed esclude la possibilità di cessione degli immobili, che ci toglierebbe subito dalle difficoltà. Comunque, l’allarme rientrerà al più presto”. Anche perché non manca chi ha manifestato interesse per la casa di Trollhättan, passata di mano nel febbraio 2010 quando venne rilevata dalla Spyker, piccolo costruttore olandese specializzato in supercar. Il riferimento è al finanziere russo Vladimir Antonov, ex socio di Victor Mueller proprio nella Spyker, che nelle ultime settimane si era detto pronto a investire nella Saab.

 

Saab 9 5 wagon ginevra 2011 03


TRAVOLTI DALLA CRISI GM
- La casa svedese è reduce da due anni durissimi. Costantini non usa giri di parole. “Alla fine del 2009, la Saab era praticamente morta. Dopo una lunga e complessa trattativa, la Koenigsegg (altro produttore di supersportive, ndr) fece marcia indietro proprio alla vigilia dell’accordo, ritirandosi dall’operazione. E la GM, all'epoca nostra azionista, si disse pronta a chiudere la Saab”. Tutto era cominciato nel 2008, con la crisi del colosso di Detroit. L’anno prima, la Saab aveva fatto il suo risultato record, con oltre 130.000 vetture vendute in tutto il mondo. Nel 2009, i clienti crollarono a poco più di 27.000. E gli americani, alla disperata ricerca di quattrini, decisero di disfarsi di quella casa automobilistica così particolare, nata nel 1937 come azienda aeronautica, un glorioso passato nei rally e alcuni modelli (Sonet e 900) entrati nel cuore degli appassionati. Proprio i fan di tutto il mondo avviarono una martellante campagna su internet per “salvare la Saab”, mentre i manager, in Svezia, trovavano un nuovo acquirente: la Spyker, appunto. “Il 23 febbraio 2010 è stato il nostro indipendence day”, dice Costantini: “quel giorno è stata ratificata la cessione da GM. E Mueller ha voluto che a Stoccolma, alla firma dell’accordo, fosse presente anche il blogger neozelandese che aveva guidato la campagna sul web di sostegno alla Saab”.


Saab 9 5 wagon ginevra 2011 05
La Saab 9-5 Wagon sarà presto sul mercato.


LA RINASCITA
- Da quel momento, è partita la nuova Saab. Dopo sette settimane di inattività e con tutta la produzione concentrata a Trollhättan, per ridurre i costi. Nel 2010, le vendite sono aumentate del 15% (31.696 unità) rispetto all’anno nero 2009: non abbastanza, come abbiamo visto, per navigare in acque tranquille. In ogni caso, il piano industriale prevede il ritorno al profitto nel 2012, dopo due anni in rosso. “L’anno prossimo pensiamo di vendere circa 120.000 auto, ma già alla fine del primo quadrimestre sfioreremo il punto di pareggio, che per noi è di circa 80.000 vetture l’anno”. Decisiva sarà la nuova 9-3, in programma verso fine 2012. Un’alternativa ad Audi A4 e BMW Serie 3. Mentre non è inserita ufficialmente nel piano la “piccola Saab”, che qualcuno ha già battezzato 9-1. “Una macchina che, comunque, tutti noi speriamo di poter costruire e vendere prima possibile”, dice Costantini. “Ci permetterebbe di fare concorrenza a BMW Serie 1 e Audi A3”. Proprio la casa di Monaco, tra l’altro, fornirà il motore 1.6 a benzina destinato alla futura 9-3. Mentre l’ammiraglia 9-5, lanciata l’anno scorso nella versione berlina (leggi qui il primo contatto) e che tra poco sarà affiancata dalla station wagon, è realizzata sullo stesso pianale utilizzato per la Opel Insignia, con cui condivide anche i motori. Un retaggio inevitabile del passato nel gruppo GM.
 

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La recente Saab Phoenix Concept, presentata al Salone di Ginevra.


SIAMO IL QUARTO MERCATO - E in Italia? “La nuova Saab Automobile Italy è nata il 1° luglio dell’anno scorso”, spiega Costantini. “La sede è a Casalecchio di Reno, dove già avevamo il nostro ‘quartier generale’ prima dell’ingresso in GM Italia. Siamo usciti da questo periodo difficile con la rete commerciale sostanzialmente intatta”. Sono 52 concessionarie, quasi tutte plurimandatarie (l’unica a vendere Saab in esclusiva è a Sondrio) e in larga misura in comune con i marchi Opel e Chevrolet, ma anche con Fiat, Ford e alcune coreane. “Ovviamente, all’interno degli show room abbiamo un’area dedicata, dove i nostri clienti si sentono subito a casa. L’obiettivo, per il 2011, è di vendere almeno 2200 automobili, poco più della metà di quelle consegnate nel 2008, il nostro anno migliore. Il mercato italiano è il quarto al mondo per la Saab, dopo Gran Bretagna, Svezia e Stati Uniti, e secondo noi può avere una potenzialità di circa 9000 clienti l’anno”.



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Ritratto di Simo37
15 aprile 2011 - 17:49
Per vendere di più la Saab deve fare anche una citycar e un'utilitaria che si vendono più facilmente rispetto alla nuova 9-5 o alla 9-3.Invece se continuano così,andranno verso il fallimento...
Ritratto di m1a2
15 aprile 2011 - 18:32
Quello che credo anche io... Il mercato grandi berline premium è dominato dalle tedesche... A parità di qualità e prezzo, il consumatore è portato a scegliere i marchi più rinomati e che non perdono valore. Un'auto piccola, come la 9-3 o meglio ancora la 9-1 che, in teoria, potrebbe anche diventare un'auto "di moda" quanto la Mini, allora cambierebbe le cose, darebbe lustro al marchio. Una strategia simile effettivamente è usata anche da Audi, che asserisce di voler sfruttare la A1 per introdurre nuovi clienti, che poi compreranno le più grandi. E anche Alfa Romeo, con il successo della Mito, ha trainato le vendite della Giulietta. Ovviamente per fare ciò servirebbero investimenti che Saab attualmente non può proprio permettersi, però io direi che è il caso di rischiare il tutto per tutto.
Ritratto di Renault90
16 aprile 2011 - 13:28
esatto la penso anchio come voi
Ritratto di bravehearth
15 aprile 2011 - 18:09
Come fanno a pensare di vendere tanto solo con la nuova 9-5? È enorme, e in quel segmento le tedesche sono imbattibili. La 9-3 è ormai vecchia e ha perso l'appeal che aveva fino a qualche anno fa. E poi ci vuole la piccola.
Ritratto di zantor
15 aprile 2011 - 18:10
... che tra Audi, Bmw e Saab un consumatore possa scegliere quest'ultima con il rischio (concreto) di ritrovarsi in mano un'auto con valore prossimo allo 0 e senza rete di assistenza? La Saab mi è sempre piaciuta e mi dispiace sinceramente della situazione, ma non vedo come possa uscirne.
Ritratto di bubu
15 aprile 2011 - 18:44
a me le saab non piacciono anche se trovo molto interessante il pototipo...ma in quanto tale non ci si può sbilanciare molto..vedremo...
Ritratto di Claus90
15 aprile 2011 - 20:48
la saab per risorgere alla grande deve partire dal basso anche se la filosofia della saab è di produrre berline di segmento alto e di grande qualità dovrebbe proporre un' utilitaria fra i 350 e 400 cm di lunghezza sportiveggiante però deve essere un prodotto super modaiolo e allo stesso tempo di ottima qualità cosi farà concorrenza alle piccole come audi A1 mini alfa mito.
Ritratto di Al86
15 aprile 2011 - 21:13
Purtroppo Saab è una casa che basa la sua esistenza solo su berline 3 volumi premium, e questo segmento (sopratutto in Italia dove conta più l'apparenza che la sostanza) è dominato dai blasoni dei marchi, e per quanto riguarda il blasone si comprano solo le tedesche (Mercedes BMW e Audi), peccato perché le Saab sono ottime auto e di estetica le preferisco alle solite BMW Mercedes e Audi
Ritratto di Mister Grr
15 aprile 2011 - 21:34
semplicemente la casa più sottostimata che ci sia.
Ritratto di geremyclacson
15 aprile 2011 - 21:38
saab si è sempre considerata un marchio premium. ma audi e bmw soprattutto sono una spanna sopra. se tornassero con i piedi per terra forse...
Ritratto di Mister Grr
15 aprile 2011 - 21:48
se mi parli di disponibilità economiche e quindi possibilità di sviluppo, sono d'accordo. Se no, non capisco.
Ritratto di FLPP
15 aprile 2011 - 22:40
2
però quando audi e bmw erano sotto terra, vivendo una navigando a vista e l'altra producendo su licenza l'isetta, la saab faceva macchine enormemente superiori eh...
Ritratto di TONY8
16 aprile 2011 - 00:25
Commento rimosso perché l'utente è stato disattivato. La redazione.
Ritratto di Al86
16 aprile 2011 - 09:39
Forse perché è un marchio premium, l'unica cosa che hanno in più le tedesche è il blasone e basta, e visto che la gente quando compra certi tipi d'auto guarda principalmente quello, certi marchi vengono semplicemente ignorati anche se sono delle validissime alternative alle "solite" tedesche
Ritratto di fogliato giancarlo
19 aprile 2011 - 02:45
Il commento è stato rimosso perché l'utente è stato disattivato per violazione della policy del sito. La redazione.
Ritratto di Cherokee
16 aprile 2011 - 08:37
Chissà che non si faccia avanti il gruppo VW per rilevare la Saab..
Ritratto di Mister Grr
16 aprile 2011 - 10:10
ha già l'audi.
Ritratto di NITRO75
16 aprile 2011 - 12:42
che se la compra FIAT!!!!!
Ritratto di Fede97
16 aprile 2011 - 22:01
evvivaaa almeno una buona notizia dopo quella della nuova bmw serie 1 O.O
Ritratto di Limousine
17 aprile 2011 - 12:09
C'è poco da dire: SAAB produce vetture di gran pregio, molto ben rifinite, comode e super - sicure. L'ultima 9-5 - pur basandosi sull'ottima Opel Insignia - è un esempio lampante di qualità sopraffina, vestita con un abito molto particolare che distingue subito chi la guida. E affermo ciò pur guidando attualmente Jaguar e BMW. E' pur vero, però, che ampliare ulteriormente l'attuale gamma con nuovi modelli appetibili pure dai clienti dei segmenti "inferiori", agevolerebbe non poco l'appeal e le vendite della Casa svedese. Auguro, pertanto, alla SAAB un radioso futuro prossimo che possa donarle grandissime soddisfazioni commerciali!!!
Ritratto di PFCGBS
19 aprile 2011 - 16:57
Amen!
Ritratto di jacopoB
18 aprile 2011 - 18:13
Mi occupo di Design e scrivo di auto:nel marzo 2009, in occasione del salone di Ginevra, ho scritto quanto segue ( trovate l'articolo completo all'indirizzo http://www.informazione.it/c/9764C25F-12CC-4D41-B576-B738060A853C/Salone-Auto-Ginevra-2009) "Detto ciò, per essere un Salone in tempi di crisi, le novità non mancavano, diciamo piuttosto che mancavano le linee guida. Cosa vuoi dire? Costruttori come Honda e Saab, ad esempio, hanno perso il riferimento ad uno stile preciso, che li aveva fatti grandi nel passato, e non ne hanno creato un altro nuovo ed originale, perseguendo inutili aggressività la prima, e linee senza senso la seconda." Dopo aver visto Ginevra nel 2011(trovate l'articolo sul 2011 ) confermo senz'altro quanto scritto: il primo problema non sta nella tipologia di auto, ma nel design che è senza senso, compreso il nuovo inguardabile ed inutile prototipo
Ritratto di m1a2
18 aprile 2011 - 18:30
Vero, non ha senso. Soprattutto il frontale sia anonimo e insulso. Ma secondo me non è tutto da scartare: ad esempio la 9-5 ha un bel motivo nei fanali posteriori e mi piace molto il montante posteriore robusto. Anche negli interni qualcosa da salvare ci sarebbe, nonostante a prima vista non sembrino per nulla ergonomici e la strumentazione complessa e ricca di tasti fa confondere, oltre al fatto che è brutta... In ogni caso secondo me una nuova auto piccolina e alla moda come Mini&Co (dunque con un design più curato e dalla personalità spiccata) sarebbe una soluzione anche per questo problema perché la cura riposta in questo ipotetico modello porterebbe a soluzioni che sarebbero utilizzabili su tutta la gamma e un eventuale successo renderebbe i suoi tratti tratti distintivi del marchio.

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