DALL’ESTATE 2018 - Nota in tutto il mondo grazie alla supercar Saleen S7 (uscita di scena nel 2006) e alle molte elaborazioni su base Ford Mustang e Chevrolet Camaro, la casa californiana prova ora a rilanciarsi attraverso la Saleen S1. Il nuovo modello presentato al Salone di Los Angeles, non è estremo come fu la S7, ma sembra avere le carte in regola per ritagliasi un suo piccolo spazio nel cuore degli appassionati americani, quando inizieranno le consegne e cioè a partire dalla fine dell’estate del 2018.
STESSA MECCANICA - La Saleen S1 è di fatto una riedizione della Artega GT, sportiva a motore centrale realizzata da una società tedesca poi finita in bancarotta. Il costruttore statunitense ha ripreso quel progetto e mantenuto invariata la struttura, basata su un telaio in alluminio a cui sono fissati pannelli in fibra di carbonio. La massa della S1 è nell’ordine dei 1.220 kg, distribuiti su una carrozzeria lunga circa 400 cm e alta meno di 120 cm: la coupé dovrebbe rivelarsi quindi molto reattiva ai comandi. La Saleen ha sostituito il motore a sei cilindri Volkswagen della Artega GT con un quattro cilindri 2.5 turbo da 450 CV, sviluppato internamente a partire dal 2.3 della Ford, in grado di farla scattare da 0 a 96 km/h in 3,5 secondi e portarla alla velocità massima di 290 km/h.
INTERNO RIVISTO E MIGLIORATO - L’interno della Saleen S1 appare più moderno rispetto alla GT, dove la strumentazione era a lancette e l’interno risentiva di componentistica di origine Volkswagen: sulla S1 ci sono invece il quadro strumenti digitale, un cruscotto più minimale e una leva del cambio decisamente pronunciata, da utilizzare per manovrare una trasmissione manuale a 6 rapporti e non automatica come sulla GT (la Saleen ha anticipato però che arriverà un automatico a doppia frizione). Le novità riguardano anche lo stile che appare più moderno e grazie al nuovo frontale e a una coda decisamente riuscita. Il costruttore californiano ha progetti molto ambiziosi e intende sfruttare i capitali della società cinese Jiangsu Joylong Automobile che l’ha acquisita, permettendo di costruire un nuovo stabilimento in Cina (dove sarà fabbricata l’auto) e l’arrivo altri modelli dopo la S1.