NEWS

Salone di Ginevra: annullata l’edizione 2021

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 30 giugno 2020

In difficoltà economiche, la fondazione che organizza l'evento ha deciso anche di vendere il format: ora quale futuro?

Salone di Ginevra: annullata l’edizione 2021

FUTURO A RISCHIO? - Il Salone di Ginevra è fra le principali e più frequentate kermesse dell’auto al mondo, tanto da richiamare in media oltre 600.000 visitatori, ma dopo oltre un secolo (la prima edizione risale al 1905) il suo futuro è appeso ad un filo. A mettere in crisi la manifestazione è stato il coronavirus, che ha decretato l’annullamento dell’edizione 2020 e fatto sorgere problemi economici per la fondazione Salon International de l'Automobile, che organizza l’evento e ne detiene i diritti: il mancato svolgimento della kermesse ha fatto sorgere un ammanco di 11 milioni di franchi svizzeri (pari a 10,3 milioni di euro). 

CONDIZIONI NON ACCETTABILI - Per superare la crisi di liquidità e iniziare a programmare l’edizione del 2021, la fondazione ha chiesto a marzo un prestito di 16,8 milioni di franchi svizzeri (pari a 15,7 milioni di euro) al Cantone di Ginevra. Questo è stato approvato dal Gran Consiglio del Cantone, ma le condizioni sono state ritenute inaccettabili dalla Salon International de l'Automobile, che non ha gradito in particolare il rimborso di 1 milione entro giugno 2021: la fondazione spingeva per avere scadenze più lunghe. 

FORMAT IN VENDITA - La Salon International de l'Automobile e il Cantone non sono riuscite a trovare un nuovo accordo, e di conseguenza la fondazione ha preso decisioni clamorose: ha annunciato che non vi sono le condizioni per organizzare l’edizione del 2021 e che intende vendere il format della kermesse alla Palexpo SA, la società che possiede il centro espositivo in cui si svolge la rassegna.



Aggiungi un commento
Ritratto di desmo3
30 giugno 2020 - 09:47
6
Le fiere fanno parte del passato, sarebbero da abolire tutte. Sono solo un inutile spreco di denaro per le case automobilistiche. Oggi si può fare tutto online.
Ritratto di Neofita
30 giugno 2020 - 09:56
ma quale on line??? ma che stai dicendo??? Non sono assolutamente d'accordo con la tua affermazione. Il "profumo" delle auto on line non si sente. La percezione degli ingombri, delle linee, dell'armonia delle forme, della qualità del prodotto, dei particolari di finitura e soprattutto il piacere di passeggiare in un ambiente fiabistico e favolistico (per chi ne è appassionato): il mondo virtuale non può restituirti tutto ciò. Il mondo virtuale non può sostituire sempre e comunque il mondo reale.
Ritratto di desmo3
30 giugno 2020 - 10:00
6
Il "profumo" delle auto, la percezione degli ingombri, delle linee, dell'armonia delle forme, della qualità del prodotto, dei particolari di finitura... si possono toccare con mano in concessionaria. Per il resto, l'ambiente fieristico odierno è stato totalmente banalizzato da bimbiminkia che fotografano qualsiasi cosa sia esposta o si fanno fotografare con le hostess tettone presenti agli stand.
Ritratto di erresseste
30 giugno 2020 - 10:20
Per quanto mi riguarda solo al salone di Ginevra sono potuto salire su auto come Mc Laren, Mercedes gtc, Maserati Levante, e se anche per pochi minuti ho capito cosa si intende per qualità percepita, On line la vedo dura
Ritratto di Santhiago
1 luglio 2020 - 14:04
Credo che una fiera non alimenti direttamente il mercato, quanto piuttosto la passione, e tramite questa, poi, il mercato. E la perdita di passione verso l'auto contribuirà fortemente ad acuirne la crisi. È questo il problema, non tanto poter cmq provare la stessa auto dal concessionario, o vedere gente ke fotografa le hostess
Ritratto di erresseste
1 luglio 2020 - 15:32
Personalmente con il mio reddito posso scordarmi certe auto, e sicuramente entrare in una di quelle concessionarie se non per vedere la Giulietta, la Giulia per me già costa troppo. Non tutti guadagnano cifre per potersi permette Mc Laren e Mercedes GTC
Ritratto di Oxygenerator
30 giugno 2020 - 10:06
Trovo che tutti questi saloni siano un po passati. Restano affascinanti, ma le novità si vedono on line e poi dal concessionario. Al di la del covid 19, sarebbero entrati in crisi comunque. Per lo più si tratta di una giostra, per sedersi in auto che non si compreranno mai. Inutile sedersi su tutte le ferrari per poi andar via col pandino. Se sei veramente interessato ad un’auto, vai in concessionaria. Certo è un modo per far tornare un po bambini gli adulti. Sotto questo aspetto. Impagabile. Di sicuro i costi sono enormi.
Ritratto di Santhiago
1 luglio 2020 - 14:07
Però come ho scritto prima, mantiene viva la passione per l'auto anche in chi poi la ferrari non se la potrà mai comprare, ma di riflesso ambirà a comprare ciò che si può realmente permettere. Senza passione, si acquisterà solo al bisogno, svilendo il mercato
Ritratto di Oxygenerator
1 luglio 2020 - 14:26
@ Santhiago Purtroppo credo che sia tardi. Il suo discorso vale fino agli anni 80. Le auto sono costose da comprare, supertassate, costoso il carburante, con obbligo di doppio treno di gomme, parcheggi costosi etc etc si può andare avanti ancora. Per dire questo. L’auto attualmente è un lusso. Sono un costo, talmente alto, che per molte persone ad esempio che vivono in città, se non si fanno abbastanza km o se non la si usa tutti i giorni, col costo per l’eventuale affitto del posto auto o box e di vario mantenimento diventano una spesa che se si può, si evita. Senza auto in città guadagni 1/3 dello stipendio annuale.
Ritratto di Oxygenerator
1 luglio 2020 - 14:30
Quindi in realtà la passione uno può anche averla, ma soddisfarla è un’altra cosa.
Ritratto di Rav
30 giugno 2020 - 10:07
4
Il piacere di una fiera dal vivo non è uguagliabile dall'online. Certo online è più rapido e vedi qualcosa ma non la percepisci. Sarebbe come comprare l'auto online, sono convinto che poi tanti lamenterebbero che quella arrivata è diversa dall'aspettativa. Riguardo alla fiera ho paura però che sia il format che mal si adatta all'attuale concezione dell'auto. Ho sempre apprezzato Ginevra perchè a differenza di altri saloni era quasi come andare in concessionaria, ma in un'epoca in cui tanti non sono più appassionati e l'auto più che per la linea si guarda per la tecnologia (giusto o sbagliato che sia), capisco che già le Case si orientino su altri eventi che magari danno più visibilità e ritorno economico. Tanto per fare un esempio magari è più facile per una Classe S trovare clienti al CES che magari sono lì per altro piuttosto che attenderli allo stand di un salone dedicato. Aggiungerei pure i prezzi folli richiesti per gli stand che hanno contribuito alla fuga delle case che già non navigavano nell'oro. Detto ciò, per me che sono appassionato è un vero peccato perdere un salone così importante.
Ritratto di opinionista
1 luglio 2020 - 22:27
3
Ma certo, come vedere una partita in tv o un concerto, non arriva il coinvolgimento e le emozioni. Tutto online, certo i ragazzini sono nati così, non faccio morali ma che triste realtà.
Ritratto di erresseste
30 giugno 2020 - 10:15
Un vero peccato, era la "gita perfetta" dopo anni di frequentazione mi spiace davvero finisca così.
Ritratto di Francesco Pinzi
30 giugno 2020 - 10:17
Online non è assolutamente la stessa cosa. Vedere le auto dal vivo e passare una giornata anche ad apprezzare mezzi che altrimenti non vedresti mai nella tua vita, per un appassionato, non è paragonabile. In concessionaria hai il fiato sul collo e non è detto che voglia farmi mezza città per dare solo un'occhiata alle solite 2 auto che hanno esposte da 4 mesi. Inoltre fai perdere tempo e speranze a chi ci lavora
Ritratto di Ferrari V12 6-5L
30 giugno 2020 - 10:52
Perché non provare a chiedere direttamente allo stato, sperando che non chiedono quello che chiede il cantone???
Ritratto di Andre_a
30 giugno 2020 - 11:26
Mi sa che porto sfortuna! Ci volevo andare per la prima volta quest’anno e invece niente, anche i prezzi erano ottimi, costava meno di molte fiere italiane. E sono d’accordo con chi dice che non è la stessa cosa né online né dal concessionario, lo vedo più come un “museo” dell’auto contemporanea dov’è si va per guardare, non per comprare. Personalmente ricordo come se fosse ieri la Honda S2000 gialla che vidi al mio primo Motor Show di Bologna, c’era anche un motore sezionato per spiegare il funzionamento del V-Tec. Solo per quel ricordo ne vorrei tantissimo una (peccato che i prezzi siano saliti alle stelle), dubito che un evento online possa generare un’emozione così forte e duratura. D’altra parte capisco i concessionari: la S2000 mi ha emozionato tantissimo, ma la casa madre ha speso molto per esporla e io non ho mai comprato un’auto prodotta da Honda in vita mia.
Ritratto di Stefano allterrain
30 giugno 2020 - 11:43
È inutile porsi come contrari, ovvio, eventi come questi fanno brillare gli occhi agli appassionati, ma il problema è uno solo.....i COSTI e le case automobilistiche tutte sono protese e d'accordo nel contenerle. Dopodiché i mercati sono così volatili e le novità incalzanti che il web rende superata ogni altra forma tradizionale di comunicazione.
Ritratto di manuel1975
30 giugno 2020 - 13:05
dovrebbero fare fiere solo per presentare tecnologie nuove come motori senza albero a camme e a rapporto variabile o per presentare nuovi modelli
Ritratto di Pompilio
30 giugno 2020 - 13:21
Se andavano 600000 visitatori, vuol dire che le fiere non sono superate...
Ritratto di Oxygenerator
30 giugno 2020 - 14:18
@ Pompilio Probabilmente poi pochissimi di questi, andavano in comcessionaria per comprare l’auto. Molte persone la prendevano come una gita. Tutto giusto, ma probabilmente i costi sono troppo alti da sostenere a fronte delle vendite. In altri tempi probabilmente era diverso. Ma adesso le auto nuove sono tante, come tante sono le novità tecniche e tecnologiche.
Ritratto di francogriffini
30 giugno 2020 - 14:38
Valutare una automobile on line, è pura eresia! E' come toccare con mano la Belen, e vederla in internet... Secondo me, la cosa è sfuggita di mano. In primis agli organizzatori, sempre più esosi nel vendere gli spazi, pensando che la cuccagna durasse in eterno. Le Case che non badavano a spese per fare "bella figura" e con stand sempre più faraonici. Le due cose si sono avviate su se stesse, creando un gorgo dal quale non si è più riusciti ad uscire. Volare basso, sarebbe servito a tutti, E adesso ce la grattiamo...
Ritratto di Al Volant
30 giugno 2020 - 17:43
Si vede che sono svizzeri.. "Restituire il prestito".. Ma per carità, facessero come alcune case automobilistiche, minacciando licenziamenti e dicendo di far andare a mangiare le famiglie a casa dei padroni del cantone.... Comunque il salone di ginevra ha senso : ci guadagna la città, ci guadagna la passione per l'auto, ci guadagnano le case automobilistiche perchè, pur essendo vero che di quei 600 mila forse nessuno comprerà l'auto, è pur vero che metà di quei 600mila sono youtuber social manager instangramer che pubblicheranno migliaia di foto video sulle auto da mostrare al mondo intero.. Quindi una pubblicità enorme rispetto al singolo evento on line.. E poi le ragazze...
Ritratto di The Magic Jules
30 giugno 2020 - 20:09
Meglio così. Prossimo passo la chiusura delle concessionarie.
Ritratto di mario55
1 luglio 2020 - 22:13
Tutto più o meno vero quello che è stato scritto, ma la sensazione che un appassionato di auto prova nella visita di una fiera di auto come Ginevra ( o il vecchio Motoreshow di Bologna, o il salone dell'aoto di Torino al Lingotto - ricordo sempre il meraviglioso giro fatto sulla pista panoramica come passeggero su di una Mondeo 2500cc), queste sono sensazioni, ricordi esperienze che non sono minimamente percepibili virtualmente. Ma capisco che io non faccio testo, visto che viaggio con un'auto di 52 anni. Come mi pare qualcuno abbia scritto sopra sono fuori dal tempo, appartengo al passato. Ma un'auto si giudica vedendola dal vivo, sentendo è valutando le sue forme, sfiorandola, è dove meglio di un salone puoi provare tutto questo. Auto giudicate belle meritevoli in fotografia (le foto ingannano l'occhio - ve lo dice chi fotografa da 50 anni) quando le vedi dal vivo ti accorgi che qualcosa non va, che non c'è proporzione. Viceversa in fotografie orrende, dal vivo non riesci a togliergli lo sguardo di dosso. Concludendo mi dispiace moltissimo che Ginevra venga abbandonato, e la colpa molto probabilmente è dell'organizzazione è dell'amministrazione Svizzera, perché 600.000 visitatori sono un bilancio importante, anche per una città ricca come Ginevra Mario
Ritratto di Almeron771
2 luglio 2020 - 07:05
Le fiere sono eventi dove i costruttori cercano di far risaltare e conoscere il proprio marchio e prodotto, se decidono di non farla vuol dire che il mercato secondo loro no ne ha bisogno.Forse come molte aziende che hanno scoperto che certi lavori si possono fare anche da casa in smart working, i costruttori di auto hanno rivalitato le fiere nel settore del marketing. Io di certo no ne sentirò la mancanza.
Ritratto di Giulio Menzo
16 luglio 2020 - 16:56
2
I Saloni sono ormai un residuo del passato in un'epoca dove si è tutti connessi e si può vedere tutto a portata di clic. Peccato, ormai era un'istituzione in campo automobilistico