MERCATO A MACCHIA DI LEOPARDO - Al Salone di Ginevra botta e risposta con i giornalisti per Carlos Ghosn (nella foto), ceo di Renault-Nissan, che ha parlato con la consueta chiarezza e decisione. In merito alle vendite, si è detto soddisfatto del 2015 e fiducioso anche per l'anno in corso, pur se la situazione non è uniforme nei vari mercati. In generale, quelli di Cina, India, Europa e Stati Uniti vivono un buon momento, mentre in Giappone e soprattutto in Brasile e Russia (dove l'alleanza è presente con AvtoVaz, che produce auto marchiate Renault, Nissan, Datsun e Lada destinate al solo mercato locale) la crisi è forte. Globalmente, le vendite di Nissan nel 2015 sono cresciute del 2,1%, arrivando a 5,4 milioni di unità; quelle di Renault del 3,3% (a 2,8 milioni), mentre Avtovaz è calata del 31,5% (a 305.000 auto). In totale, 8,5 milioni di vetture, con una crescita dell'1%.
LE ELETTRICHE COME FIORE ALL'OCCHIELLO... - Con l'eco del "caso dieselgate" (che ha coinvolto il gruppo Volkswagen) non ancora sopita, è inevitabile andare a parlare di emissioni inquinanti. Ghosn ritiene che sia innanzitutto necessario fare chiarezza presso il grande pubblico, evidenziando come le emissioni misurate in fase di omologazione e quelle che si ottengono durante la guida non possono e non potranno mai coincidere, perché le condizioni di utilizzo sono infinite, mentre per realizzare dei test occorre definire una situazione ben precisa. "Adesso - dice Ghosn - a livello europeo si è stabilito che verranno effettuate delle prove di omologazione in condizioni d'uso più vicine alla realtà. Ne siamo contenti, perché i cicli sui rulli effettuati fino a oggi erano molto lontani dalle condizioni medie di utilizzo; era un problema che andava sanato. Ciò non toglie che, inevitabilmente, con un test si copra solo una situazione di guida specifica. Al di fuori di quella, nessuno può dire quello che succede. Dal nostro punto di vista, quindi, la soluzione migliore per l'ambiente è di passare a mezzi che non emettono inquinanti: ovvero, le auto elettriche. Adesso tutti i costruttori ne parlano, ma noi ci lavoriamo da dieci anni, tanto che oltre al metà delle auto elettriche vendute al mondo sono prodotte da Renault-Nissan. E, grazie a questo fatto, in alcuni mercati riusciamo a guadagnare sulle elettriche che vendiamo. Cosa praticamente impossibile per chi inizia a svilupparle solo adesso.”
...MA IL DIESEL RESTA IMPORTANTE - "Sia chiaro - dice Ghosn - Questo non significa che il diesel sia destinato a sparire a breve”. Dopo i recenti scandali, “abbiamo riscontrato che in alcuni mercati le vendite di auto a gasolio sono proporzionalmente calate, ma ritengo che negli anni a venire questo tipo di motore rimarrà molto diffuso. Con norme più stringenti sulle emissioni, che lo renderanno più complesso e costoso da produrre, ma comunque con ancora quel netto vantaggio sulle emissioni di CO2 e sui consumi rispetto ai motori a benzina che lo rendono interessante”.
GUIDA AUTONOMA? NEL 2020, SE CE LO PERMETTONO - Ghosn ritiene che l'auto rimarrà un mezzo di trasporto fondamentale anche negli anni a venire; anzi, a maggior ragione con l'evoluzione della tecnologia, che consentirà di fruirne più facilmente. A proposito di guida autonoma, precisa che “ci sono tre livelli: quello attuale, in cui l'auto riesce a muoversi da sola su una corsia singola, frenando, accelerando e curvando. Poi, diciamo dal 2018, arriveremo alla vendita di vetture in grado di cambiare corsia automaticamente. E nel 2020, dovrebbe esserci la guida autonoma anche in città. Ma, al di là dei progressi della tecnologia, rimane il punto di domanda del legislatore. In molti paesi, non è consentito dalla legge che un'auto viaggi senza l'intervento del guidatore. E poi, c'è anche la connettività da sviluppare in parallelo. Ovvero, trasformare l'auto in un luogo dove, visto che non occorre più guidare, si possa sfruttare il tempo in altre attività”.