PRESTITO RIFIUTATO - La notizia è di quelle che lasciano il segno e arriva direttamente dagli organizzatori: la prossima edizione del Salone di Ginevra è già a rischio. L’allarme emerge con chiarezza in un comunicato ufficiale che annuncia la rinuncia a un prestito di circa 16 milioni di euro da parte del cantone di Ginevra. Prestito necessario per sostenere le perdite legate alla cancellazione della manifestazione dell'evento dello scorso marzo, annullato a pochi giorni dal via dalla epidemia di coronavirus e nel contempo preparare l’edizione del 2021. Nella nota si legge anche che la fondazione a capo dell’evento rifiuta la proposta di finanziamento per via delle condizioni a cui questo è vincolato, definite in netto contrasto con lo statuto della fondazione stessa.
I COSTRUTTORI DICONO 2022 - Va anche sottolineato che lo svolgimento è per ora ancora piuttosto incerto. Perché lo stesso comitato organizzatore sostiene che la maggior parte degli espositori del Geneva International Motor Show (GIMS), questo il nume ufficiale della manifestazione, raccomandano di pianificare la nuova edizione per il 2022.
DUBBI SULL’ORGANIZZAZIONE - Comunque sia a seguito dell’annullamento della rassegna ai primi di marzo, la fondazione che gestisce l’evento aveva chiesto al cantone di Ginevra, a seguito delle perdite subite, un aiuto finanziario di circa 11 milioni di franchi svizzeri (quasi 10,4 milioni di euro). Il Consiglio di Stato del cantone di Ginevra ha perciò proposto un prestito di 16,8 milioni di franchi (circa 16 milioni di euro), pretendendo però garanzie diverse, che - spiega l’organizzatore - vogliono esternalizzare completamente la manifestazione, compresa la società Palexpo SA, che gestisce l’area della fiera di Ginevra.