SCATTA L’OBBLIGO - Dal 7 novembre 2019 entra in vigore l’obbligo di dispositivi anti-abbandono nei seggiolini, sistemi di allarme che segnalano la presenza di un bambino di età fino a 4 anni all’interno di un veicolo in sosta, al fine di evitarne l’abbandono. Lo ha chiarito il ministero dei Trasporti, spiegando che l’obbligo vale da 15 giorni dopo la pubblicazione del regolamento di attuazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 23 ottobre. Da oggi, perciò, chi trasgredisce all’obbligo riceve una sanzione amministrativa di 81 euro e perde 5 punti dalla patente, ma in caso di recidiva nel biennio successivo arriva a pagare fino a 326 euro e subisce la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.
ATTIVAZIONE AUTOMATICA - I dispositivi anti-abbandono possono essere di vari tipi secondo la normativa: integrati nei seggiolini di nuovo acquisto, un accessorio da acquistare separatamente per seggiolini già in uso oppure una dotazione dell’auto, purché inseriti nel fascicolo di omologazione dell’auto stessa. È fondamentale però che questi si attivino automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente; l’apparecchio inoltre deve emettere un segnale di conferma non appena è operativo. In caso di pericolo i sistemi anti-abbandono devono generare un allarme visivo, attraverso la vibrazione o acustico, udibile anche fuori dall’auto. Non è obbligatorio un sistema per l’invio di messaggi o chiamate, tramite il quale ricevere un’allerta sul telefonino, ma tanti dispositivi anti-abbandono funzionano proprio in questo modo: si connettono via bluetooth allo smartphone e inviano una notifica in caso di pericolo.
BONUS DI 30 EURO - Il Governo ha creato un fondo da 15,1 milioni di euro per il 2019 e 1 milione di euro per il 2020, disponibile fino ad esaurimento, per aiutare economicamente chi deve acquistare un dispositivo o seggiolino anti-abbandono: ciò equivale ad un contributo di 30 euro per dispositivo.