SOLO IN AUTOSTRADA - Inizierà alle ore 22 di lunedì 19 ottobre lo sciopero generale proclamato dai gestori delle aree di servizio autostradali, che lamentano i mancanti interventi dei Ministeri per razionalizzare l’offerta nel settore. La protesta si concluderà alle 22 di mercoledì 21 ottobre. È stata indetta dalla Federazione Autonoma Italiana Benzinai (FAIB), dalla Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini (FEGICA) e dall’Anisa Confcommercio, che hanno annunciato per mercoledì 20 ottobre un presidio pacifico davanti alla sede di Autostrade per l’Italia, a Roma, in via Bergamini 50.
I MOTIVI - Le associazioni di categoria spiegano che i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sviluppo Economico avrebbero “consumato inutilmente e quasi per intero i due anni di proroga delle sub concessioni già scadute concesse dall'Antitrust per procedere ad una razionalizzazione della rete”. Il riferimento è alla decisione assunta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che accordò una proroga al fine di promuovere interventi sostanziali per aumentare la redditività delle aree di servizio autostradali, dove il volume di carburante è sceso in maniera vertiginosa: su Il Fatto Quotidiano leggiamo che il volume si è ridotto da 7,5 a 4,1 milioni di litri solo fra il 2008 ed il 2013.
CRISI DI SETTORE - I gestori si lamentano perché finora la situazione è rimasta invariata, determinando così un generale peggioramento del servizio. La nota stampa illustra come non ci siano state “nessuna razionalizzazione della rete (previste 25 chiusure e, allo stesso tempo, 19 nuove aperture), nessun contenimento dei livelli di royalty imposti dai concessionari (fino al +1400% negli ultimi dieci anni), nessun innalzamento degli standard di servizio (al contrario, si premia l'automazione spinta delle vendite di carburanti, di alimenti e bevande). Autostrade per l'Italia ha definito ingiustificato lo sciopero, in quanto giunge “all'indomani di un decreto governativo che consente di razionalizzare la rete e migliorare il servizio ai clienti.[…] Siamo sicuri che gli esiti delle gare in corso di riaffidamento faranno venire meno le preoccupazioni della categoria alla quale continuiamo a prestare la massima attenzione”.