SCIOPERO GENERALE - Il prezzo dei carburanti va sempre più su, scendono i consumi degli automobilisti continuamente vessati da tasse e accise e diminuiscono di conseguenza i margini di guadagno dei distributori. In segno di protesta contro l’attuale situazione e contro gli impegni disattesi delle istituzioni e dell’industria petrolifera, è stato proclamato lo sciopero generale da parte delle associazioni di categoria (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa) per il 12, 13 e 14 dicembre. Inoltre, nella settimana dal 24 al 30 dicembre, i gestori rifiuteranno il pagamento con bancomat e carte di credito.
SI CERCA L’INTESA - In attesa dell’adeguamento dei margini di guadagno, che saranno definiti dal rinnovo degli accordi collettivi nazionali, i gestori hanno anche indetto il “no RID day”: il pagamento insoluto di una fornitura di carburanti a titolo di parziale anticipo. Roberto Alesse, Garante sugli scioperi, ha chiesto il rispetto dell’erogazione dei servizi minimi: un numero di stazioni di rifornimento non inferiore al 50% di quelli aperti nei giorni festivi sulla rete urbana ed extraurbana e una stazione ogni 100 km sulla rete autostradale. Per cercare di scongiurare o almeno di rimandare lo sciopero, nei prossimi giorni si valuterà l’opportunità di convocare le parti al fine di ricomporre la controversia.