COME FUNZIONA - Il semaforo “intelligente” sarà in regola: lo prevede il nuovo codice della strada (già in vigore), che però ne rimanda l’omologazione a un futuro decreto del ministero dei Trasporti. È un dispositivo che rileva la velocità dei veicoli prima di un semaforo; se un’auto corre troppo, l’apparecchio “comunica” il pericolo al semaforo che accende la luce rossa. Per chi passa con il rosso, una seconda telecamera (photored o t-red o altro) multa il trasgressore: 150 euro e taglio di sei punti-patente. Visto che quei sistemi funzionano in automatico (senza la presenza di agenti delle forze dell’ordine), il verbale viene inviato a casa del proprietario dell’auto entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione.
NON IN REGOLA - Il problema è che, da anni, decine di comuni italiani utilizzano semafori “intelligenti” (incassando le multe per passaggio col rosso), malgrado numerose circolari ministeriali abbiano confermato che quel dispositivo non è consentito. Quando arriverà il decreto di omologazione, le amministrazioni dovranno adeguarsi alle disposizioni del ministero. Resta da vedere quanti comuni (che non hanno pagato le conseguenze dell’uso illegittimo di quel sistema elettronico) si metteranno in regola. Finora ogni ente locale ha fatto a modo suo; e gli attuali apparecchi non omologati non si sa come funzionano: danno la multa solo a chi passa col rosso o anche a chi infrange il limite di velocità? Qual è la distanza fra il rilevatore di velocità e il semaforo?
USO CORRETTO - Servirà un uso corretto e responsabile del semaforo “intelligente” da parte degli amministratori. In ogni caso, c’è chi non vede di buon occhio quel dispositivo: le frenate improvvise di guidatori troppo veloci (che “inchiodano” per fermarsi al semaforo rosso) potrebbero causare tamponamenti a catena.