UN FENOMENO IN AUMENTO - La strada non è solo pericolosa per gli incidenti che possono verificarsi. Il pericolo si nasconde anche nei comportamenti violenti e criminali di chi non esita ad aggredire e a passare a vie di fatto, anche nei confronti di poliziotti, carabinieri, vigili urbani e via dicendo. L’osservatorio dell’Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) ha raccolto gli episodi di questo genere accaduti nel 2017 e ne ha contati ben 2.695, cioè il 21,8% in più rispetto all’anno precedente. Il 27% sono stati opera di ubriachi, il 45,7% ha visto protagonisti cittadini stranieri, nel 16,6% dei casi sono state usate armi proprie e improprie (nel 2016 la percentuale era stata superiore: il 18,6% dei casi). Tutto questo soltanto nelle normali attività di controllo delle strade.
I PIÙ COLPITI - A dover lamentare il maggior numero di aggressioni sono i militi dell’Arma dei Carabinieri. I casi che li hanno visti subire aggressioni sono stati 1.252, cioè il 46,5% del totale. Va comunque detto che il numero è aumentato, ma la percentuale è diminuita, dato che l’anno precedente le aggressioni ai carabinieri erano state il 49,3% del totale. Gli agenti della Polizia di Stato lamentano il 37,7% degli episodi di violenza (in aumento dal 36,1% del 2016), mentre i vigili della Polizia locale sono stati al centro del 10,5% degli episodi.
UN PERICOLO PER TUTTI - Da parte dell’Asaps viene sottolineato che il fenomeno non deve essere valutato esclusivamente come qualcosa riguardante gli agenti di polizia, qualsiasi sia la loro divisa, ma l’intera collettività. Quei criminali che si scagliano addosso a chi sta facendo il proprio lavoro sulle strade, sono evidentemente un pericolo per tutti, anzi, forse lo sono ancora di più per i cittadini comuni.