COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE - Il problema della marcia “stop&go” ai semafori è una piaga universale, nel senso che ne sono interessati tutti i paesi. Non stupisce perciò che per si sia creato un pool di cervelli proprio per mettere a punto un qualcosa capace di risolvere il problema. A decidere per una collaborazione di rilievo sono stati il Massachusetts institute of technology (Mit), l’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr) di Pisa, il Swiss Institute of Technology (Eth) con la collaborazione della Fondazione Centro Studi Enel. E i risultati non sono mancati.
BASTA “CODE” - Secondo quanto pubblicato dalla rivista scientifica PloS One, il pool internazionale di ricercatori ha messo a punto un sistema che potrebbe permettere di eliminare i semafori, e con essi le “code” che si formano normalmente nell’attesa del “verde”. Il sistema ideato non ferma alternativamente i flussi di veicoli che si incrociano e che i semafori normalmente fermano, ma ne regola l’afflusso. Per far intendere di che cosa si tratti, la ricerca fa riferimento agli aeroporti e al traffico degli aerei che atterrano e decollano.
COME GLI AEROPLANI - È il cosiddetto sistema “a slot”, di cui probabilmente si sente parlare spesso appunto negli aeroporti. Lo slot è una “finestra” di tempo sufficiente ad atterrare o decollare e che viene attribuita a ogni aereo. Rispettando quella precisa tempistica ogni velivolo ha modo di compiere la sua manovra senza perdere tempo e senza farne perdere agli altri aerei. Questo almeno in teoria.
UN “GRANDE FRATELLO” - Il sistema elaborato dai ricercatori americani, italiani e svizzeri prevede così che ogni veicolo proceda a una determinata velocità e in un tempo ben preciso. Questo facendo in modo che il flusso di auto delle due correnti di traffico si intersechi e sia sempre scorrevole senza che si debba mai fermare. Tutto questo grazie a una gestione informatica basata su un algoritmo che utilizzato da appositi strumenti tecnologici, tra cui quelli che consentono alle auto di “dialogare” tra di loro grazie ai dispositivi installati a bordo.
PIÙ LENTI MA MAI FERMI - Secondo gli autori della ricerca, con l’adozione di un sistema del genere le “code” sparirebbero completamente, così come i semafori. Il flusso del traffico nell’area dell’incrocio magari sarebbe rallentato per poter permetterne la gestione, ma non sarebbe mai fermato. In sostanza, anche in questo caso si tratta di un contributo - decisamente importante - sul cammino della ormai prossima guida autonoma.