NUOVE PERSONALIZZAZIONI - I grandi ritardi alla consegna maturati nei primi mesi di vendita non rappresentano più un ostacolo per l’acquisto della suv grande Skoda Kodiaq, ora che i tempi di attesa sono ridotti a circa 4 mesi dopo l’ordine e non più fino a 9 come nel 2017. Il costruttore ha risolto infatti i problemi legati all'approvvigionamento dei sedili della terza fila (l’azienda che li costruisce non riusciva a star dietro alla domanda) e così può incrementare le personalizzazioni disponibili senza il timore di nuovi ritardi: da poche settimane la Skoda Kodiaq si può ordinare anche negli allestimenti Sportline e Scout, in vendita a partire da 38.220 e 37.970 euro con gli stessi motori delle Kodiaq “normali”. Nel nostro paese non arriverà invece la ricca ed elegante Laurin&Klement, che include nel prezzo quasi tutti gli accessori previsti.
DETTAGLI “UNICI” - Le versioni Skoda Kodiaq Sportline e Scout hanno un look in parte diverso rispetto alle Skoda Kodiaq disponibili finora, perché mettono in evidenza o il lato grintoso della suv o quello più “avventuriero”: la Kodiaq Scout, per esempio, ha l’altezza da terra più elevata (19,4 cm) fra tutte le Skoda in vendita e fascioni meglio profilati per superare qualche ostacolo non impegnativo fuoristrada. In aggiunta ci sono una protezione in acciaio sotto il motore, le cornici dei finestrini cromate e protezioni anti-pietrisco per i freni, i cablaggi e le tubazioni del carburante. La Sportline è dotata invece di ruote maggiorate (19” o 20”), vetri laterali oscurati, cornici dei finestrini nere, sedili sportivi con il poggiatesta integrato, rivestimenti in Alcanatara (dal sapore vagamente corsaiolo) e particolati interni ad effetto fibra di carbonio. A differenza della Scout, la Sportline si può avere anche a trazione anteriore.
PIÙ TRAZIONE - La Skoda Kodiaq Scout è dotata inoltre di una specifica modalità di guida, la Off-Road Mode, che si può attivare (fino a 30 km/h) premendo un tasto vicino alla leva del cambio e migliora la trazione dell’auto sui fondi a bassissima aderenza. Come abbiamo provato durante un test sulla neve, il motore della suv eroga la potenza in maniera più dolce e allo stesso modo rispondono il cambio e lo sterzo: sui fondi innevati o ghiacciati è necessario infatti evitare le manovre brusche o accelerare con troppa decisione. In caso opposto si rischia di perdere aderenza. La trazione integrale di tutte le Skoda è basata su quella nota fino a pochi anni fa era nota come frizione Haldex, azienda svedese acquisita dal gruppo americano BorgWarner che ha deciso per ragioni industriali di non utilizzare più quello storico nome, nonostante fosse molto conosciuto agli appassionati.
80 KG EXTRA - Oggi il sistema di trazione integrale della Skoda Kodiaq è un Haldex (foto qui sopra) caratterizzato da una frizione multidisco controllata elettricamente di quinta generazione, una tecnologia molto efficace per la guida di tutti i giorni e in generale per condizioni non estreme. Su strada asciutta la potenza viene distribuita al 48% su ogni ruota anteriore e al 2% su ciascuna di quelle posteriori, ma in condizioni di emergenza (come una lastra di ghiaccio) ad ogni ruota posteriore viene indirizzato fino al 45% della potenza. Se una ruota “morde” il terreno meglio delle altre tre riceverà fino all’85% della potenza. La trazione integrale si attiva automaticamente e sfrutta le informazioni raccolte da alcuni sensori, come quelli che misurano le velocità delle ruote, l’angolo dello sterzo o la posizione dell’acceleratore. Il sistema si attiva in poche frazioni di secondo e pesa circa 80 kg, ci hanno spiegato alla Skoda.