PEZZO FORTE - L’arrivo nel 2016 della suv grande Kodiaq è stato decisivo per la crescita della Skoda, che principalmente grazie a questo modello ha ottenuto il miglior risultato della sua storia: 1.200.500 auto consegnate nel 2017. Il costruttore ceco ha previsto un impatto sulle vendite analogo per la Karoq, suv dalle dimensioni medie in vendita da fine 2017, ma l’automobile che dovrebbe far fare un ulteriore salto di qualità sarà ordinabile il prossimo anno e rientra all’interno di una categoria fra le più apprezzate attualmente. Si tratta della versione di serie della Skoda Vision X che, in quanto piccola suv-crossover lunga 426 cm, andrà a sfidare Hyundai Kona, Kia Stonic e Seat Arona, con la quale condividerà la piattaforma costruttiva MQB nella sua versione A0. Lo stile della versione definitiva, per ammissione della stessa casa, sarà pressoché identico a quello del prototipo Vision X di queste foto, che la Skoda ci ha fatto vedere e provare.
POCHE “SORPRESE” - La presentazione della Skoda Vision X è stata organizzata all’interno di un padiglione del polo fieristico di Praga, dove abbiamo potuto toccare con mano e guidare l’esemplare mostrato al recente Salone di Ginevra. La Vision X è un prototipo da salone, quindi molti dettagli sono poco curati o volutamente “esagerati”, come ad esempio la scenografica mascherina in cristallo realizzata a mano, le grandi ruote di 20” o le maniglie che rientrano nelle portiere. Ci è stato assicurato però che lo stile fa capire molto bene quale sarà il risultato finale. Dobbiamo aspettarci quindi una suv (il suo nome non è stato ancora deciso) con il tetto sfuggente, le estremità della carrozzeria raccolte e uno spesso montante posteriore, che dà slancio alla carrozzeria quando la si guarda dai lati.
LARGA COME LA OCTAVIA - Gli stilisti della Skoda hanno utilizzato alcuni accorgimenti per far apparire la Vision X più larga di quello che è, nonostante i 181 cm di larghezza siano una misura di tutto rispetto per la categoria (è la stessa misura della berlina media Octavia). I fanali posteriori e il fregio in alluminio sul fascione sono fondamentali in tal senso, al pari della mascherina anteriore, che è molto larga e fa apparire l’auto ben piantata a terra. L’impressione è di trovarsi davanti a un’auto “acquattata” a terra. Questa ricerca dello stile ha compromesso però la funzionalità, visto che il lunotto piccolo e molto inclinato non fa percepire bene gli ingombri del portellone: parcheggiarla non sarà facilissimo. Resta da vedere se la Skoda riuscirà ad ovviare a questo problema sull’auto di vendita.
SCHERMO SCORREVOLE - L’impressione di larghezza si ritrova nella plancia della Skoda Vision X, che introduce una grossa novità per il costruttore: lo schermo di 12,3” del sistema multimediale è ora “sospeso” dalla consolle e non più incassato al suo interno. Dimitrios Darkoudis, responsabile dello stile per gli interni, ci ha spiegato che un approccio del genere diventa obbligatorio nel momento in cui si vogliono utilizzare schermi di grandi dimensioni: se si decide di inserirli nel mobiletto centrale, come avviene sulle Skoda attuali, si è costretti a farlo troppo limitando lo spazio per le ginocchia. Inoltre, lo schermo “appoggiato” sulla plancia libera spazio nella console centrale che può essere utilizzato per una nicchia nella quale appoggiare lo smartphone.
BOCCHE CUCITE SULL’IBRIDO - Gli uomini della Skoda presenti all’anteprima non si sono sbottonati sull’auto che arriverà in vendita, ma è praticamente certo che adotterà la base meccanica della Volkswagen T-Roc e avrà motori a benzina e gasolio da 1.0 e 1.6 litri. Non è confermato l’arrivo del motore ibrido annunciato sul prototipo, composto da un benzina 1.5 a benzina e metano (130 CV) e un da motore elettrico che muove le ruote posteriori (29 CV). Questa soluzione è ideale per ridurre i consumi in partenza e per migliorare le doti di ripresa, se è vero che la Skoda dichiara emissioni medie di CO2 di appena 89 g/km (oltre a 200 km/h di velocità massima e uno “0-100” in soli 9,3 secondi). La Skoda sta lavorando a questa tecnologia e un giorno potrebbe arrivare sulla auto di produzione.
AUTO UNICA - Mettersi al volante di un prototipo in esemplare unico è un’esperienza insolita, dato il suo valore e sapendo che è destinato ad entrare nel museo della casa. Auto di questo genere per di più sono molto delicate e vanno trattate con riguardo: basti sapere che la vettura del test, che è avvenuto a porte chiuse, doveva fermarsi regolarmente dopo alcuni minuti di guida, a dispetto della bassa velocità, per timore che si potessero rompere i cristalli. Non a caso al nostro fianco era seduto un tecnico, che interveniva prontamente nel caso toccassimo qualcosa di troppo delicato. È stato lui ad aprirci le portiere, dirci di non mettere le cinture e accendere la Skoda Vision X (attraverso un pulsante sotto il rivestimento della plancia), che ci ha sorpreso per il rumore poco filtrato del motore, privo del silenziatore previsto sulle auto di vendita. I pochi minuti trascorsi al volante sono stati per lo più di dimostrazione e non ci hanno permesso di capire come si guida la Vision X.