SEMPRE PIÙ DISTRAZIONI - Inviare un sms alla guida può essere davvero pericoloso. E anche i film lo raccontano: basti pensare alle scene drammatica di “Sette anime” dove un distratto Will Smith allontana gli occhi dal volante per leggere un sms appena ricevuto sul cellulare, quando il suo sguardo torna alla strada è ormai troppo tardi: l'impatto è fatale per sette persone che perderanno la vita in quel terribile incidente. Purtroppo queste non sono solo scene da film. Oggi sempre più spesso si utilizza il proprio smartphone mentre si è al volante per rispondere ad un sms, aggiornare il proprio stato su Facebook, cinguettare su Twitter o scrivere su Whatsapp. È un quadro disarmante quello che emerge da una indagine condotta dalla compagnia assicurativa Direct Line.
I DATI CHOC - Un post sul proprio profilo Facebook o su Twitter o ancora un sms al volante rappresentano un vero e proprio rischio rallentando del 30% i tempi di reazione e aumentando la possibilità di essere coinvolti in un incidente stradale. Dallo studio emerge chiaramente come troppi italiani, ben il 17%, ancora utilizzino il cellulare mentre sono impegnati alla guida. Il dato, inoltre, si impenna fino al 24% del campione se si considera la fascia di età più giovane, dai 18 ai 24 anni. Il fenomeno si spiega in buona parte con la sempre più ampia diffusione, soprattutto fra i giovanissimi, dei cellulari di nuova generazione: alla classica chiamata o all’sms, si aggiunge infatti la miriade di utilizzi legati alle applicazioni per smartphone, soprattutto quelle dedicate ai social network.
ALLARME TRA I GIOVANI IN EUROPA - Questi dati diffusi da Direct Line rispecchiano pienamente il quadro tracciato dal centro britannico Transport Research Laboratory, che ha realizzato una ricerca proprio su un campione di giovani tra i 18 e i 25 anni. Lo studio, condotto grazie ad un simulatore di guida, ha misurato i tempi di reazione e le performance al volante mentre i soggetti aggiornano il proprio status o inviano un messaggio privato tramite un social network. I risultati della ricerca dimostrano che i tempi di reazione sono di media più lenti del 30% rispetto a chi guida in condizioni normali. Inoltre, chi utilizza il proprio cellulare con questa modalità passa dal 40% al 60% di tempo guardando in basso per scrivere o leggere i messaggi, contro il 10% di chi è completamente concentrato sulla guida. Ma per comprendere appieno i rischi potenziali, si è indagare ancora più approfonditamente le abitudini di utilizzo dei telefoni in auto. È emerso così che il 24,5% degli intervistati digita sulla tastiera durante la guida, mentre solo il 39,5% aspetta di fermarsi a un semaforo prima di maneggiare il dispositivo. Solo il 27,2% del campione assume un comportamento corretto e rinuncia alla curiosità, aspettando di essere completamente fermo.
I PERICOLI MAGGIORI - L'uso del cellulare alla guida provoca una serie di comportamenti scorretti tra cui la mancanza di giudizio nella moderazione della velocità; la difficoltà nel rimanere nella corsia appropriata; l'incapacità nel riconoscere i rischi sulla strada e conseguente aumento dei tempi di reazione di fronte ai pericoli; l'aumento del rischio di collisione.
L'UTILIZZO DELLE APP - Grazie alla innovazione tecnologica, le funzioni offerte dai cellulari sono sempre in aumento e molte si rivelano di supporto ai viaggiatori, come nel caso dei navigatori satellitari scaricabili con una comoda App. Tuttavia si assiste di pari passo ad un notevole incremento dei motivi di distrazione alla guida: il 6,7% del campione intervistato dichiara di abbandonare lo sguardo sulla strada per leggere le email e addirittura il 5,6% si dà alla navigazione su internet mentre è alla guida della sua auto. Anche gli ormai diffusissimi sistemi di riconoscimento vocale non ovviano del tutto al problema, trasmettendo invece in molti utilizzatori un’eccessiva confidenza che contribuisce ad abbassare il livello di attenzione al volante.
MENO TELEFONATE E PIÙ SMS - Diminuiscono quindi in Italia coloro che parlano al cellulare mentre sono alla guida, ma aumenta il numero di chi usa il cellulare per messaggiare, controllare le email o semplicemente giocare durante il tragitto in auto. A supporto di questo quadro, anche se gli italiani si dimostrano indisciplinati e dediti al multitasking alla guida, si riscontra una diminuzione del numero di contravvenzioni legate al mancato uso di vivavoce o cellulare. Nel confronto mese su mese dei dati della Polizia di Stato risulta infatti che le multe inflitte sono state 3023 nel gennaio 2011, per passare a 2910 nel gennaio 2012… fino ad arrivare a 2369 nello stesso mese del 2013.