Nonostante vendite non ancora esaltanti (sia per il prezzo non irrisorio sia per la mancanza di titoli compatibili), la popolarità dei visori per la realtà virtuale è in crescita. Si tratta di dispositivi indossabili, dotati di due schermi posizionati davanti agli occhi e spesso abbinati a controller; una volta collegati a PC o consolle, permettono di immergersi in una realtà creata al computer, captando (grazie a sensori montati sul dispositivo stesso e sui controller da impugnare) i movimenti dell’utente e permettendo di interagire con gli oggetti virtuali.
La Sony ha da poco presentato la seconda generazione del suo visore per la realtà virtuale: PlayStation VR2. Si abbina alla consolle PlayStation 5 ed è di facile utilizzo; tanto per dire, c’è un solo cavo da collegare. Una delle applicazioni ludiche più interessanti è quella delle simulazioni di guida, grazie al fatto che ci si ritrova letteralmente catapultati al volante, da dove si può rivolgere lo sguardo ovunque attorno a noi. Gran Turismo 7 è il titolo che meglio permette di apprezzare queste caratteristiche: l’abbiamo provato ed ecco com’è andata.
Il PlayStation VR2 costa € 599, a cui bisogna aggiungere la consolle PS5 (da € 449). Il visore “vede” lo spazio in cui ci si muove attraverso quattro telecamere integrate. I movimenti rilevati da sensori e la direzione dello sguardo si riflettono nel gioco, la cui esperienza è arricchita anche dalle vibrazioni del visore e dall’audio 3D. Nella confezione sono presenti anche gli auricolari, collegati al visore con un cavo e due controller impugnabili: sono uno per mano e dotati di sensori e pulsanti. Non si possono però usare nei giochi di guida: per quelli serve il classico controller con joystick o un volante.
Il visore PlayStation VR2 integra due display con risoluzione 2000x2040 ciascuno: due telecamere a infrarossi inquadrano gli occhi per modificare la prospettiva. È studiato per permettere di tenere gli occhiali e la messa a fuoco si regola precisamente avvicinando o allontanando le lenti del visore con una rotella. I monitor sono di tipo Oled: i neri sono molto profondi e i colori vividi.
Gran Turismo 7 (da € 79,99 e in esclusiva per PlayStation) è uno dei titoli di punta compatibili con il PlayStation VR2. L’utilizzo del visore garantisce una maggiore sensibilità nella guida, migliorando le nostre performance sul giro. Lo abbiamo provato abbinandolo a volante e pedaliera e l’esperienza di gioco è risultata immersiva e appagante. Il VR2, richiede un periodo di apprendistato dove si deve fare i conti anche con la nausea, ma, dopo diverse sessioni di gioco, si apprezzano i miglioramenti nell’inserimento in curva e, soprattutto, nei sorpassi. Risulta infatti più facile percepire gli ingombri della vettura; ruotando la testa si può vedere l’auto superata.
I benefici del visore emergono anche nelle sessioni di rally, dove le asperità del terreno vengono trasposte in maniera ottimale, dando l’effettiva sensazione di trovarsi all’interno dell’abitacolo. La prospettiva è limitata alla visuale dall’abitacolo, con la possibilità di regolare le informazioni mostrate. Disponibile anche la modalità Showroom VR, che permette di ammirare le auto da diverse angolazioni.
Per sfruttare al meglio il PlayStation VR2 è consigliabile impiegare volante e pedaliera (nel nostro test abbiamo utilizzato il Logitech G923, da € 359) e una postazione con sedile. Quest’ultima garantirà una grande stabilità (si può premere con forza sul freno senza indietreggiare o muovere la pedaliera), di fondamentale importanza nelle fasi di gara più concitate. Un buon compromesso è il Playseat Trophy Logitech G Edition (€ 599, appena presentato) con un design a cockpit aperto e riponibile in verticale per occupare meno spazio: sedile, pedaliera e piastra di sterzo sono regolabili.
A un anno di distanza dall’uscita, GranTurismo 7, esclusiva per le console Sony PlayStation (PS4, PS4 Pro e PS5), è sempre attuale. Stiamo parlando del settimo capitolo di una delle saghe videoludiche più famose di sempre. Rispetto al precedente Gran Turismo Sport, GT7 punta molto sulla modalità single player (giocatore singolo), proponendo tante modalità, oltre 420 auto tra classiche e moderne, e 90 tracciati (ritornano alcune piste storiche della serie, come Deep Forest) riprodotti nei minimi dettagli.
Il titolo della Sony si distingue per un sofisticato modello di guida che si adatta a tutte ai più esigenti, grazie alla possibilità di disattivare (del tutto o in parte) gli aiuti elettronici. Permangono però alcuni “storici” difetti della serie come la mancanza dei danni alle vetture e un’intelligenza artificiale degli avversari perfettibile. I periodici aggiornamenti via internet promettono comunque di migliorare continuamente il gioco, aumentandone la longevità e aggiungendo contenuti.
Giocando con la modalità carriera è possibile sbloccare la mappa completa di GT7, che mostra in modo chiaro tutti i contenuti offerti dal titolo. Il suo cuore è racchiuso nel GT Café, che si basa su dei veri e propri menù (simili a quelli di bar e ristoranti) che danno accesso a oltre novanta gare suddivise in eventi singoli o campionati. Verrà chiesto al giocatore di collezionare determinate auto (come tre esempio tre famose piccole sportive europee) ottenibili solo vincendo le prove, e diverse patenti di guida (superando delle sfide), necessarie per accedere alle sfide più avanzate.
La carne al fuoco è davvero tanta e per portare a termine la modalità carriera servono molte ore di gioco. Avanzando nel gioco, il numero di vetture (ciascuna corredata di un’accurata descrizione) che compone la nostra collezione crescerà e con essa il nostro “livello collezionista”. Inoltre, non mancano concessionarie virtuali del nuovo e dell’usato che consentono di acquistare vetture aggiuntive.
In 25 anni la serie ha venduto oltre 80 milioni di copie. Il primo capitolo nasce nel 1997 sulla prima console Sony PlayStation; dopo 11 milioni di copie vendute, nel 1999 arriva il secondo. Nel 2001 inizia “l’era” della PlayStation 2, ma la consacrazione del titolo avviene nel 2002, l’anno di GT4. I titoli della “maturità” ricadono tra il 2010 e il 2013, usciti su PlayStation 3. Con l’avvento di Gran Turismo Sport per PlayStation 4 (2017), il team di sviluppo cambia la formula, proponendone una più orientata alla competizione online.
GT7 racchiude il meglio della saga, offrendo su PS5 una sofisticata veste grafica, auto fotorealistiche e fedeli nel “feedback” di guida e tracciati riprodotti nei minimi dettagli (ottenuti anche impiegando laser per scansionare dal vero le superfici e le distanze).
Gli aggiornamenti (gratuiti) a GT7 sono continui: e non si tratta solo di nuovi circuiti o auto. Recentemente è stata resa disponibile un’anteprima dell’intelligenza artificiale “pilota”, chiamata GT Sophy e che arriverà in un futuro prossimo. È possibile testarla fino alla fine del mese di marzo nella modalità Race Together, che mette a disposizione quattro gare, con altrettanti livelli di difficoltà. In esse si affrontano vetture guidate da Sophy, che imita il comportamento di un guidatore umano: vengono così simulate le sensazioni che si proverebbero giocando online contro avversari in carne e ossa. Uno dei punti di forza di GT7 è il numero di auto: sono centinaia, dalle supercar da pista (come la Lamborghini Huracán) ai modelli di qualche decennio fa.