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In Spagna la prima auto “alimentata” con alghe

15 luglio 2016

La Aqualia ha presentato il biometano prodotto da alghe nutrite con le acque reflue con un tour dimostrativo al volante della Volkswagen up!

In Spagna la prima auto “alimentata” con alghe

ALGHE NUTRITE DA REFLUI - È una Volkswagen up! ecofuel la prima vettura a viaggiare in Spagna alimentata da biometano prodotto dalle alghe. Una metodologia di produzione del gas naturale di derivazione biologica nota e sperimentata da tempo, ma che la società Aqualia ha reso concreto nei suoi stabilimenti nel Sud del paese. L’impianto, inserito nel progetto di ricerca spagnolo All-gas biogas project, è ideato per ricavare il biometano dalla lavorazione delle alghe coltivate in stabilimenti che trattano le acque reflue.

CINQUE ANNI DI STUDI - L’evento con la city car tedesca alimentata dalle “alghe” organizzato per la visita dei delegati del World Water Congress è, in realtà, il risultato di cinque anni di ricerca nell’impianto di El Torno Chiclana. Un lungo percorso che ha portato al primo raccolto di alghe nutrite da acque reflue nell’agosto del 2013 e proseguito in seguito per perfezionare la coltivazione e le tecnologie per ottenere un biocarburante con le stesse proprietà chimiche del metano da estrazione, quello utilizzato normalmente per il rifornimento delle vetture a gas naturale. Un similitudine che consente di impiegare il carburante bio su qualsiasi modello a metano senza alcuna modifica a motore o altri organi meccanici. 

IL POTENZIALE ITALIANO - Oltre che dalle alghe il biometano può essere prodotto dal trattamento del biogas generato da diverse tipologie di biomasse, come la parte umida dei rifiuti urbani, gli scarti agricoli o i reflui animali degli allevamenti. In Italia esistono diversi progetti in fase avanzata di sviluppo che sono già oggi in grado di produrre biometano da diverse fonti, alghe comprese, ma impossibilitate a immetterlo nei metanodotti per mancanza di norme appropriate. Eppure secondo alcuni studi, l’Italia ha un potenziale per generare gas naturale biologico sufficiente per rifornire più di 2 milioni di veicoli all'anno, circa il doppio dell’attuale parco circolante a metano nazionale. Un’opportunità che avrebbe effetti positivi di rilievo sull’economia, grazie alla riduzione delle importazioni da petrolio, dalla creazione di nuovi posti di lavoro creati dalla filiera di produzione e dalle risorse derivate dalla vendita del combustibile. 



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Ritratto di SaverioS
31 gennaio 2017 - 16:14
Biodiesel e biometano derivanti da oli di scarto da alghe e quant'altro anche di produzione casalingo per uso proprio....si puo fare da tempo e non e affatto complicato. Il problema e un'altro, lo Stato Italiano, CI DEVE LUCRARE !! quindi e vietato produrselo.