SARÀ LA REALTÀ? - Emozionare: sembra essere questa la parola magica alla quale si affidano i “guru” del marketing e della comunicazione delle case automobilistiche. Per rendersene conto basta sedersi davanti a un televisore e osservare con attenzione le pubblicità. Effetti speciali, paesaggi esotici, attrici avvenenti: le campagne pubblicitarie tentano di influenzarci, facendo leva sulla nostra sfera emotiva; tanto che, spesso, chi ha visto lo spot non ricorda nemmeno di quale modello (o addirittura di che marca di auto) parlava.
TROPPA TV - L'acquisto di un'automobile non è mai da prendere alla leggera: è una scelta impegnativa, che richiede un sostanzioso impegno economico e che, frequentemente, coinvolge famigliari e amici; molti ascoltano i consigli di “gente del mestiere” (come il meccanico di fiducia) e moltissimi si affidano alle riviste specializzate (come alVolante). Difficilmente si acquista un certo modello di vettura solo dopo aver visto uno spot in tv, che spesso poco ha a che vedere con le caratteristiche e le qualità dell'auto pubblicizzata. E pensare che in Italia oltre la metà degli investimenti delle case automobilistiche sono riservati alla televisione (diversamente da quasi tutti gli altri paesi europei, dove questa quota si ferma al 30%).
UN TEMA CALDO - Qui sotto riportiamo l'editoriale del numero di maggio di alVolante che ha "lanciato" questo tema di discussione, sul quale, il mese dopo, sono intervenuti molti lettori inviandoci le loro opinioni. Inoltre, sulla rivista che trovate in edicola in questi giorni, potete leggere un ampio servizio dedicato alla pubblicità televisiva: abbiamo analizzato sette spot tra i più recenti, per ognuno dei quali vi riproponiamo, qui sotto, la sintesi delle nostre osservazioni. Il nostro invito è a scriverci, per dire la vostra su un argomento di questo rilievo, e per segnalarci (naturalmente con le vostre opinioni al riguardo) anche altre campagne tv.
> COME SI SONO ESPRESSI I LETTORI
GLI SPOT TELEVISIVI
> MICHELIN