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SsangYong: piano di sviluppo da 1,3 miliardi

19 luglio 2018

Avrà ricadute anche nei paesi europei, Italia compresa, dove verrà potenziata l’offerta commerciale e si lavorerà per aumentare l’identità del marchio.

SsangYong: piano di sviluppo da 1,3 miliardi

PROGRAMMA D’ATTACCO - Negli ultimi tre mesi del 2018 la SsangYong avvierà un importante programma di promozione del marchio. Con questo scopo il gruppo Mahindra, a cui appartiene la casa coreana ha stanziato 1,3 miliardi di dollari per iniziative da sviluppare nel prossimo quadriennio. L’operazione non sarà condotta centralmente: anche le filiali dei paesi europei saranno al centro delle iniziative, SsangYong Italia compresa.

ADEGUAMENTO DELLA RETE DI VENDITA - Ci sarà anzitutto una revisione della struttura commerciale, con il rinnovamento della rete di concessionari. Ciò assieme al rafforzamento della gamma. In Italia ci sarà una azione specifica per potenziare l’immagine della marca, puntando sulle doti di affidabilità dei modelli SsangYong. Il programma conta di proseguire il lavoro di rinnovamento avviato con il lancio del modello Tivoli, avvenuto nel 2015. Carta su cui la casa intende puntare è la garanzia quinquennale a testimonianza della affidabilità dei suoi prodotti.

GAMMA IN VIA DI RINNOVAMENTO - Dopo la Tivoli ci sono state altre due novità di rilievo: la crossover XLV e la nuova suv Rexton (foto qui sopra), modelli che hanno avuto una buona accoglienza e che saranno la base della nuova strategia commerciale legata al programma di sviluppo varato dalla casa. Intanto già si conoscono quali saranno le prossime tappe nella strategia prodotto della casa. Nei prossimi tre anni sono attese altre novità, a partire dalla nuova Korando, preannunciata per il 2019 e che nel 2020 arriverà anche in versione 100% elettrica. Oltre al Korando sono poi attesi altri nuovi modelli. Il traguardo che la SsangYong Italia intende raggiungere nel prossimo triennio è quello di conquistare una quota di mercato dell’1%.

SODDISFATTI O RIMBORSATI - Oltre che sul rinnovo e ringiovanimento della gamma la SsangYong Italia punta anche su una politica commerciale mirante a conquistare la fiducia del mercato. Testimonianza di questa strategia è la proposta “soddisfatti o rimborsati” che permette al cliente di restituire la vettura entro un mese dall’acquisto (o 2.000 km percorsi) ottenendo la restituzione di quanto pagato, con esclusione dell’IPT e delle spese di immatricolazione.



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Ritratto di Giuliopedrali
19 luglio 2018 - 11:55
Be il futuro è: auto interessanti da qualunque marca e qualunque paese, anche Uzbekistan (Ravon di GM) o Vietnam (Vinfast, design Pininfarina) senza più una serie A e una serie B dei costruttori come ancora avviene oggi.
Ritratto di Roomy79
19 luglio 2018 - 14:34
1
Se continuano così, faranno come hyundai-Kia, marchi che 15 anni fa erano pratica,emte ignorati e che ora sono un punto di riferimentno nelle categorie intermedie. (Vedi tucson e sportage). Se penso alla prima Atos o alla lantra e a cosa producono oggi...
Ritratto di Giuliopedrali
19 luglio 2018 - 15:54
Per dire la verità la Lantra o Elantra se no suonava come latrina era superiore a una Tempra. Mentre i pregiudizi sono rimasti. Però sai che bello prendere un utilitaria cruca e per 20k€ c'è si e no l'autoradio...
Ritratto di Roomy79
19 luglio 2018 - 16:49
1
Ma anche la atos era un mulo, ricordo che in quegli anni andavo sempre in ferie in Grecia e i noleggi avevano sempre hyundai, viste le strade ho pensato fossero davvero indistruttibili. Pero il percepito salla media all’epoca era davvero di basso livello
Ritratto di Maria Rossi
19 luglio 2018 - 16:51
Purtroppo la pubblica opinione sul marchio è dura a morire.
Ritratto di Roomy79
19 luglio 2018 - 16:59
1
Per me oggi a livello di affidabilità sono meglio dei tedeschi e a livello dei jap, poi sono meno rifinte e personalizzabili, ma la i20 di mia moglie ha 9 anni e 100000 km ed.e perfetta, unico difetto cambio pistoni del bagagliaio... prima aveva avuto una Citroën c3 e una 207 dopo 3-4 anni problemi vari a sterzo, alternatore, elettronica, no paragone
Ritratto di Maria Rossi
19 luglio 2018 - 22:27
Concordo!
Ritratto di MAXTONE
20 luglio 2018 - 04:18
La i20 di mia sorella, di km ne ha fatti 287.000 dal 2011 e mai un problema, solo manutenzione e neppure regolare, quella della serie "una volta ogni morte di papa", auto che consiglierei a chiunque.
Ritratto di Maria Rossi
20 luglio 2018 - 19:18
Queste sono le vere "prove" di un'auto, la dura vita di tutti i giorni!
Ritratto di MAXTONE
20 luglio 2018 - 04:14
Ma infatti io ricordo bene quando uscì la Lantra nel 96 (quella molto sinuosa e morbida che pareva ispirata alla Ford Taurus di quel periodo) e il mio compagno di banco alle superiori, peraltro sempre stato schizzinoso in fatto di auto, ci stava sotto di brutto, un altro mio amico appassionatissimo poi divenuto alfista, si era fissato di brutto nell'estate 96 con la Coupé Tiburon. Negli USA poi erano già molto popolari sin dai primi anni 80. Non avevano e probabilmente ancora non hanno il prestigio e la caratura delle migliori nipponiche (Toyota/Lexus, Honda/Acura NSX e Mazda) e penso che per il momento, vista la fase interlocutoria dei loro corsi stilistici, a mio avviso regrediti rispetto al periodo d'oro 2008-2012, continueranno a restare indietro come percezione nei confronti del pubblico a livello globale però una certa immagine, grazie a prodotti estremamente affidabili, se la sono ormai costruita, una solida reputazione, quello che manca ora è l'inventiva, quella capacità di osare, anche tecnicamente, che invece non è mai mancata ai visionari vicini di casa nipponici (la prima 4WS di grande serie, la Honda Prelude risale addirittura al 1988, trent'anni fa).
Ritratto di Roomy79
20 luglio 2018 - 08:10
1
Purtroppo si sono (per ottenere successo commerciale e ci riescono) “tedeschizzati”, quindi linee europee, ma che non sconvolgano, mascherine frontali stile Audi, che aumentano all’aumentare della categoria, in ogni caso ottime auto. Non ancora perfetta la rete assistenza, ne abbiamo cambiate un paio e alla fine siamo tornati dal meccanico di fiducia.
Ritratto di Giuliopedrali
20 luglio 2018 - 11:20
Be se non ve ne siete accorti coi SUV oggi per qualunque costruttore anche delle isole Tuamotu è facile entrare in qualunque mercato anche maturo, cosa che i coreani iniziando con berline, coupé ed utilitarie (è molto più difficile) ci hanno messo un decennio.
Ritratto di Roomy79
20 luglio 2018 - 12:19
1
Infatti le prime auto con successo di massa di sono state ix 35 e sportage nel 2010. Pero concordo in pArte, alle spalle ci va anche qualità e una gamma completa, dr e great wall che hanno proposto solo suv hanno fallito miseramente l’obiettivo
Ritratto di Giuliopedrali
20 luglio 2018 - 14:20
DR sta vendendo il 400% in più ogni 6 mesi e la scelta di SUV è fondamentale. Great Wall ha venduto tanto col suo SUV H6 considerando che non esistevano manco i concessionari, pubblicità zero e insomma venivano proprio dal nulla.
Ritratto di Spock66
19 luglio 2018 - 13:50
Purtroppo tutto questo passa per un aumento dei prezzi non da poco..la Rexton di prima, che non era assolutamente male, si prendeva 4WD con 30000 euro (e forse anche meno), quella di adesso ce ne vogliono 40000..certo che se il rilancio dei marchi avviene con aumenti del 30%..ciao ciao
Ritratto di NeroneLanzi
19 luglio 2018 - 14:34
Di fatto l’obiettivo è anche scrollarsi di dosso l’immagine di auto low cost. In parte va fatto anche con il listino. Adesso per l’Italia il nuovo responsabile del marchio è uno che sa il fatto suo, quindi un investimento di questo tipo potrebbe essere ben sfruttato da noi. Diciamo che nel complesso fan più impressione i 9k€ in più su Wrangler che da una generazione all’altra mantiene invariato il posizionamento cambiando però il listino.
Ritratto di Giuliopedrali
19 luglio 2018 - 21:24
Ssangyong fa pochi modelli e a parte la Tivoli poco adatte al nostro mercato, aspettiamo qualche mesetto...
Ritratto di gianpaolo cianferoni
20 luglio 2018 - 16:24
Ho avuto una Korando cc.2000 a benzina negli anni 2001-2005 comprata nuova. Ottime finiture e grande motore di derivazione Mercedes. L'unico componente che fui costretto a cambiare è stato il telecomando per la chiusura delle portiere, di fabbricazione italiana. Mi pento, a distanza di tanti anni, di non averla tenuta, anche perché vedendo i fuoristrada di oggi, la sua linea è sempre attuale
Ritratto di Maria Rossi
20 luglio 2018 - 19:19
Sono d'accordo!
Ritratto di Giuliopedrali
20 luglio 2018 - 18:27
Tutto sommato originale, un vero gippone con quel muso lungo. Un enorme successo in Corea. Ora anche i coreani puntano su modelli più mainstream, spero non si tedeschizzino troppo con auto che confondi tra loro...

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