MODELLO PROMETTENTE - La e.GO Mobile, startup tedesca creata da Günther Schuh, un professore di ingegneria con esperienza nei veicoli elettrici, che da qualche mese ha avviato la produzione della e.GO Life, vettura compatta a batteria proposta in tre diversi allestimenti (20, 40 e 60 a seconda dei kW di potenza), è in grossa difficoltà.
AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA - A causa di alcuni problemi di liquidità, la società ha presentato una domanda al tribunale di Aquisgrana per avviare una procedura di scudo protettivo, una forma speciale di insolvenza in regime di autoamministrazione (lo scopo della procedura, nella quale la società può comunque continuare ad agire per conto proprio, è quello di presentare un piano di rientro). ll Tribunale tedesco, che ha accolto la richiesta, ha nominato un legale specializzato come amministratore giudiziario con l’incarico di gestire temporaneamente l’azienda e capire come trovare nuovi aiuti finanziari, anche attraverso un concordato.
MANCATO ACCORDO - La situazione contingente è figlia del mancato accordo con un costruttore cinese, che avrebbe dovuto aiutare la e.Go a costruire la Life su larga scala, destinandola al mercato locale. Evidentemente, anche a causa della pandemia di Covid-19, il partner cinese non è stato quindi in grado di assolvere all’impegno (le due società avevano già firmato i contratti).
NE HANNO PRODOTTE 526 - Fino a ora la e.Go Mobile ha avuto il pieno supporto di alcuni investitori strategici che hanno permesso alla compagnia di produrre in serie 526 vetture. Ma, chiaramente, specie nella fase di startup, gli investimenti per assicurare la salita produttiva sono cospicui. Venendo a mancare l’apporto finanziario del partner cinese la partita della e.Go si è terribilmente complicata.