TRANSIZIONE ECOLOGICA ANCHE CON LA PLASTICA - La sostenibilità ambientale ha un ruolo sempre più importante anche nell’industria automobilistica, con la riprogettazione dei cicli produttivi e le cosiddette strategie “circolari” nella scelta dei materiali. È sempre più diffuso, per esempio, l’uso di plastica ottenuta da bottiglie riciclate per i tessuti dei sedili o per i materiali della plancia, attraverso la trasformazione della resina termoplastica in filato.
PREVISTI CENTO POSTI DI LAVORO - Una delle aziende impegnate nel riciclo dei rifiuti per la successiva reimmissione nel mercato delle materie prime è la Stena Recycling Italia, parte del Gruppo Stena Metall, che ha oltre 200 sedi in dieci Paesi e tre impianti in Italia: in Lombardia (Cavenago), Veneto (Angiari) ed Emilia-Romagna (Carpi), con 200 dipendenti e 117.000 tonnellate di rifiuti riciclati nel 2020. Adesso la Stena ha deciso di occuparsi anche del recupero della plastica, annunciando un investimento di 20 milioni di euro (con un centinaio di nuovi occupati) per un nuovo impianto alle porte di Verona. È la replica di un complesso già attivo in Svezia da tre anni, nel riciclo dei polimeri puliti. L’obiettivo è quello di produrre componenti da destinare alle case automobilistiche, partendo dalla plastica ottenuta dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Si punta a limitare al massimo l’inquinamento ambientale, grazie anche a processi meccanici di lavorazione a bassissimo impatto.
RICICLO E PRODUZIONE - Ogni anno, in Italia, circa 240.000 tonnellate di plastica sono rigenerate dalla filiera RAEE. Alla fine del ciclo di lavorazione dei rifiuti si ottengono dei polimeri in granuli che possono essere utilizzati per la produzione. Al proposito, la Stena si è accordata con la Sigit; un’azienda che da 55 anni produce componenti per auto, con 1.650 dipendenti e impianti in 10 Paesi e che già progetta e realizza parti utilizzando tre polimeri (polipropilene, ABS e polistirene ad alta densità) ottenuti da riciclo.