COLPO DI SCENA - La decisione della Banca Centrale Svizzera di rinunciare alla parità "fissa" di 1,2 franchi per 1 euro ha innescato un grande disorientamento un po’ ovunque, ma soprattutto in Svizzera. L’automobile e tra i settori forse più coinvolti dalla nuova situazione valutaria. In Svizzera tutte le auto sono di importazione e dunque le questioni legate ai cambi sono in primo piano.
GROSSO VANTAGGIO PER LE CASE - Subito dopo la liberalizzazione del cambio il franco si è molto apprezzato sull'euro arrivando fino alla parità circa: 1 franco per 1 euro. Le case costruttrici dei paesi dell’euro, da un giorno all’altro, si sono trovate quindi con margini di guadagno superiori di circa il 20% in un colpo solo per effetto del cambio più vantaggioso.
ARRIVA LO SCONTO “VALUTARIO” - La
Mercedes per prima, nei giorni scorsi, ha preferito girare questo vantaggio ai clienti, che beneficeranno di un
prezzo scontato del 18%. Quella della Mercedes potrebbe essere una mossa seguita da altri costruttori, come conferma a
Ticinonline.ch Morten Hannesbo della Amag, la maggiore catena di concessionarie svizzere: “Un cambiamento così drastico del tasso di cambio implica giocoforza un abbassamento del prezzo di vendita delle automobili. Non possiamo permetterci di avere delle cifre che si discostino sensibilmente, diciamo oltre il 5%, dal prezzo di vendita applicato dai rivenditori ufficiali dei Paesi confinanti”.