IL SOGNO DI UN UOMO - Realizzare una piccola vettura ad emissioni zero che utilizzasse l'energia proveniente dall'idrogeno era uno dei pallini del compianto Nicolas Hayek, l'imprenditore svizzero noto oltre che per il fenomeno degli orologi di plastica Swatch anche per la piccola Smart. La sua scomparsa nel 2008 gli ha impedito di portare a termine il progetto. Ora però il testimone è passato al figlio Nick, che sembra deciso a continuare sulla strada indicata dal padre.
GIÀ SULLA STRADA - Se passate nei pressi della cittadina svizzera di Biel (Bienne in francese), sede della Swatch, potreste infatti imbattervi nella Belenos ELV2 (foto qui sopra), il prototipo in via di sviluppo dal 2008 in collaborazione con Green GT e il Paul Scherrer Institute. Così chiamata in onore del dio celtico del sole, la Belenos è in fase di test avanzato e potremmo un giorno vederla nei concessionari.
La Smart (nella foto il prototipo Eco-sprinter del 1993) nacque da un'idea di Nicolas Hayek che, all'inizio degli anni 90, annunciò di voler realizzare una piccola vettura elettrica da città che riprendesse lo stesso spirito casual dei suoi orologi. Per questo cercò l'alleanza di un grande costruttore, trovando la Mercedes. Man mano che il progetto prendeva forma le divergenze tra il patron della Swatch e la Mercedes portarono al divorzio: Hayek usci dalla società (aveva il 49%) lasciando tutto nelle mani della casa di Stoccarda. La prima Smart arrivò sul mercato nel 1998.
IN VENDITA TRA 5 ANNI - Lo stesso Nick, amministratore delegato e presidente della Swatch, ha però dichiarato al giornale NZZ am Sonntag che i tempi per un'eventuale commercializzazione si aggirano attorno ai 4 o 5 anni. I problemi da risolvere sono molti, e vanno dalla sicurezza nell'impiego e nello stoccaggio dell'idrogeno fino alla creazione di una rete distributiva sufficientemente capillare, passando per la corrette determinazione dei costi di produzione della vettura stessa.
PIÙ DI 50 CV - Il motore elettrico della Belenos è in grado di sviluppare 40 kW (54 CV), più che sufficienti per trasportare due persone non solo in ambiente urbano. Il propulsore è spinto da moderne batterie agli ioni di litio da 40 kW, a loro volta alimentate da una cella a combustibile da 25 kW, che utilizza idrogeno per produrre l'energia necessaria. Ulteriori dati tecnici, compresi peso, dimensioni ed autonomia, non sono ancora stati diffusi.