DECRETI E PROMESSE - Proteste dei tassisti contro Uber, l’app del taxi alternativo: dopo gli scontri di piazza a Roma e i blocchi in numerose città (fra cui Milano), le tensioni si stanno allentando. Nella serata del 21 febbraio, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio sembra avere trovato un’intesa coi tassisti su due decreti: uno per il riordino del settore; un altro per la lotta all’abusivismo. Ricevendo dalle 21 sigle sindacali dei taxisti assicurazioni sulla sospensione delle proteste. I due decreti puntano al miglioramento del sistema di programmazione e organizzazione su base territoriale, alla regolazione e alla salvaguardia del servizio pubblico; in parallelo, gli obiettivi saranno l’evoluzione tecnologica del settore, la lotta all’abusivismo, l’incontro tra domanda e offerta. “L’impegno è a presentare i testi entro un mese”, spiega il ministero.
UN PASSO INDIETRO… - Questa soluzione potrebbe annullare la proposta di modifica al decreto Milleproproghe a firma di Linda Lanzillotta, causa scatenante della protesta dei tassisti in Italia. Che, con lo slogan “Il servizio pubblico non si tocca”, erano arrivati a Roma a migliaia da tutta Italia per protestare contro l’emendamento (il Milleproroghe ha già avuto il sì del Senato, ed è in attesa del via libera della Camera) che favorirebbe Uber. L’emendamento, infatti, sospendeva ancora (questa volta fino al 31 dicembre 2017) l’efficacia della norma del 2008 (decreto legge 207, articolo 29, comma 1-quater) che mette forti paletti ai servizi di noleggio con conducente (Ncc): disponendo che gli Ncc possano operare solo con clienti che si presentino nella loro rimessa e chiedano di essere trasportati, e che i veicoli Ncc possano stazionare solo all'interno delle rispettive rimesse o presso i pontili di attracco. La norma prevede inoltre che la sede del noleggiatore (vettore) e la rimessa siano solo nel territorio del comune che ha rilasciato l'autorizzazione a svolgere l’attività di Ncc. Così, per loro, niente prenotazioni telefoniche (possibili invece per i taxi) né app (come Uber).