Techrules, l'elettrica con la turbina

04 marzo 2016

L'azienda cinese presenta l'AT96 e la GT96, sportive con inedita tecnologia TREV pensata per fornire alte prestazioni e bassi consumi.

Techrules, l'elettrica con la turbina
FUNZIONA CON DIVERSI CARBURANTI - La società cinese di ricerca e sviluppo Techrules debutta a Ginevra con due prototipi con tecnologia TREV che, almeno sulla carta, promette di combinare elevate prestazioni e consumi ed emissioni contenute. Le concept sono l'AT96 e la GT96, sigle che rappresentano le iniziali di “Aviation Turbine” e “Gas Turbine”. La prima è un modello da competizione caratterizzato dall'ampio alettone posteriore pensato per fornire adeguata deportanza e ha la turbina configurata per funzionare con carburanti liquidi, come cherosene, benzina e gasolio. La seconda è una sportiva stradale a trazione integrale con forme più convenzionali e sistema di alimentazione pensato per biogas o metano. 
 
UNA TURBINA A 96.000 GIRI - L'innovazione principale dei due prototipi è il sistema TREV (Turbine Recharging Electric Vehicle) sviluppato dal giovane ingegnere Matthew Jin. Si tratta di un sistema ibrido seriale con una microturbina di derivazione aerospaziale ideata per muovere il generatore addetto alla ricarica delle batterie che alimentano i sei motori elettrici. A rendere efficiente il sistema sarebbe la forte compressione dell'aria calda generata dalla tecnologia che consentirebbe di sviluppare una grande quantità di energia, nonché la maggiore efficacia del motore a turbina che prevede minori attriti rispetto a quelli convenzionali e ha una velocità di rotazione più elevata, di 96.000 giri/minuto sulle Techrules. Un regime in grado, secondo i tecnici cinesi, di produrre 36 kW, dei quali 30 destinati alle batterie e 6 indirizzati all'equipaggiamento ausiliario come gli inverter. Altro vantaggio sarebbe il peso contenuto a 100 kg, escluse batterie e motori, ma comprensivo di microturbina, inverter, pompa carburante, pompe aria e generatore.
 
 
UN “PIENO” IN 40 MINUTI - A incrementare l'efficacia del TREV sarebbero altre tecnologie che, secondo i responsabili cinesi, renderebbero la tecnologia il 50% più efficiente delle soluzioni a turbina alimentate a benzina. Tra queste citiamo i cuscinetti ad aria compressa al posto dell'olio lubrificante per separare albero motore dai sui supporti e l'utilizzo di un campo magnetico per determinare preciso posizionamento nello spazio dello stesso albero motore. Due soluzioni che permetterebbero di ridurre l'attrito e a incrementare l'affidabilità. Altra innovazione riguarderebbe la gestione intelligente delle batterie per ottimizzare l'efficienza della ricarica, rendendola più veloce e con minori sprechi di energia. Gli accumulatori sono al litio-biossibo di manganese, hanno una capacità di 20 kWh e possono essere ricaricati tramite presa a una colonnina di ricarica o con la turbina (il “pieno” si farebbe in 40 minuti) con vettura in movimento o spenta. 
 
AUTONOMIA DI 2.000 KM - Le AT96 e la GT96 sono realizzate intorno a una monoscocca in fibra di carbonio e prevedono sei motori elettrici, due sull'asse anteriore e quattro su quello posteriore, e un sistema per la corretta ripartizione della coppia sulle singole ruote. La potenza complessiva è di 768 kW (1.044 CV) mentre la coppia massima può superare gli 8.600 Nm, numeri che si traducono in una velocità massima autolimitata a 350 km/h e di uno scatto 0-100 km/h in 2,5”. Il consumo medio dichiarato è di 0,18 l/100 km e consentirebbe autonomie di 150 km con la sola energia stivata nelle batterie e fino a 2.000 km sfruttando pure gli 80 litri di cherosene aeronautico del serbatoio. Non specificate le percorrenze con gli altri tipi di carburante previsti. 
 
DALLA SUPERCAR ALLE UTILITARIE - L'idea di Techrules è di realizzare nei prossimi mesi una supercar di serie da produrre in numero limitato. Una politica commerciale che fornisce il tempo per perfezionare la tecnologia e il processo produttivo del sistema TREV, anche al fine di ridurne i costi. Raggiunti tali obiettivi l'azienda cinese si propone di sviluppare sistemi più piccoli adatti alla produzione di grande serie di vetture utilitarie e compatte.


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Ritratto di MAXTONE
4 marzo 2016 - 16:51
Però che nome...GT96...un po' più di originalità per un prodotto così pregevole sarebbe preferibile: Ricorda troppo GT86 in questo modo.
Ritratto di fabiods4
4 marzo 2016 - 18:12
Una delle vere e poche novità di questo salone, speriamo riescano a produrla, che senza quell'incredibile alettone, risulta molto bella e sinuosa. Bravi
Ritratto di Gianni.ark
4 marzo 2016 - 19:24
Che dire... l'auto è stupenda ma la bionda è molto meglio!!!
Ritratto di R T
5 marzo 2016 - 21:27
Dammylano però è più disponibile
Ritratto di R T
4 marzo 2016 - 20:43
Se anche i cinesi riescono a disegnare un muso migliore delle varie 540, 570, 650 e P1 alla McLaren sono messi davvero male
Ritratto di DamуAno
4 marzo 2016 - 20:48
non ha l'appil della mia mito (e di mia mamma), quindi bocciata. saluti.
Ritratto di Vrooooom
4 marzo 2016 - 22:07
Fantastica, la tag in funzione è qualcosa di impressionanate, figurarsi avercela deitro le orecchie in auto
Ritratto di Alfo47
5 marzo 2016 - 11:19
E' alimentata a cherosene xD Per andare a fare un pieno dovresti andare in aereoporto e metterti in coda insieme agli altri aerei?
Ritratto di Vrooooom
5 marzo 2016 - 13:10
No ci sono dei depositi/commercianti che ne hanno di JP5 o JP8 , anche qui in Italia
Ritratto di SINISTRO
5 marzo 2016 - 13:43
3
La ragazza è compresa come optional?
Ritratto di basti73
5 marzo 2016 - 17:35
Si, puoi averla versando, OGNI GIORNO DELLA TUA VITA, tanti bei regalini.
Ritratto di studio75
5 marzo 2016 - 14:25
5
bella tecnologia. Però o la rendono disponibile/vendono a tutte le case costruttrici oppure prevedo verrà boicottata in ogni modo.
Ritratto di caronte
5 marzo 2016 - 22:06
Sembra una lamborghini.
Ritratto di R T
5 marzo 2016 - 22:30
Sulla carta la tecnologia è interessante, da vedere se nella pratica cuscinetti ad aria compressa e campo magnetico sono vie praticabili nell'uso normale
Ritratto di orsogol
7 marzo 2016 - 12:23
1
L'idea di usare un motore a turbina per produrre energia elettrica su un ibrido seriale è quasi banale, tanto che non capisco come non ci avesse ancora pensato nessuno. I problemi che affliggono i motori a turbina in campo automobilistico infatti non ci sono più quando il motore può girare a velocità costante come è richiesto quando la sua funzione è solo quella di far girare un generatore. In tali condizioni un turbina è più efficiente, è più piccolo, pesa meno ed è meccanicamente meno complesso. Se poi ci si aggiunge una nuova tecnologia ad aria calda che promette miracoli, l'idea potrebbe essere veramente rivoluzionaria. Ahimè però, non è la prima volta che idee strabilianti poi svaniscono nel nulla e restano solo come ricordo negli annali delle buone intenzioni o delle meraviglie sperimentali che servono più che altro ad avere finanziamenti e visibilità. Se son rose fioriranno.
Ritratto di Dorian
7 marzo 2016 - 12:41
Potremmo trovarci davanti ad una svolta totale, perché no!
Ritratto di Angelotorino
7 marzo 2016 - 15:30
Sembra un cosa che non vedremo mai.
Ritratto di Sid Car
8 marzo 2016 - 18:06
... i motori sono prodotti quì in Italia ... ANSA 07 03 2016 :Cuore elettrico italiano per la supercar cinese a turbina Prodotti in Valle d'Aosta i motori EV dei concept Techrules