PAROLA AL GARANTE - Multa di 200.000 euro dell’Antitrust alla società Telepass, controllata da Autostrade per l’Italia: senza chiedere in modo esplicito il consenso ai clienti, ha sostanzialmente reso “obbligatorio” un servizio di assistenza che prima era “optional”, giustificando così il raddoppio il canone. Tutto è nato a gennaio 2016, quando Telepass ha proceduto alla unificazione dei servizi Opzione Premium e Opzione Premium extra, offrendo soltanto il nuovo servizio Premium (qui per saperne di più). Così, Telepass ha attivato nei confronti dei clienti già sottoscrittori del contratto Opzione Premium (prevedeva il servizio di assistenza solo in autostrada) un nuovo servizio (il soccorso sull’intera viabilità stradale). Facendo partire, da gennaio 2017, l’aumento del canone (da 0,78 a 1,5 euro mensili) senza chiedere il consenso: s’è limitata a prevedere una tacita adesione. Secondo l’Authority, i clienti erano indotti a ritenere che il recesso avrebbe comportato anche la rinuncia al servizio Telepass. La multa poteva essere più pesante; ma l’Antitrust ha tenuto conto del fatto che Telepass ha proposto di rendere esplicita la possibilità di adesione all’Opzione Premium da dicembre 2016. In una nota, Autostrade per l’Italia ha fatto sapere che “il procedimento riguarda esclusivamente la proposta di servizi aggiuntivi di soccorso meccanico fuori autostrada legati al cosiddetto pacchetto Premium”.