UN VOTO IMPORTANTE - Al Parlamento europeo è stato compiuto un importante passo verso l’introduzione di un sistema europeo di telepedaggio. La commissione Trasporti dell’Europarlamento ha infatti approvato a larga maggioranza (41 voti favorevoli e un solo contrario) il progetto di una rete unica europea di pedaggio autostradale telematico. Il voto viene dopo anni di lavoro tecnico e parlamentare per addivenire un progetto capace di far convivere le diverse realtà esistenti nella rete di autostrade europee. L’obiettivo è il varo di un dispositivo che consenta la interoperabilità dei diversi sistemi di pedaggio esistenti nei vari paesi.
AL CASELLO EUROPA POCO UNITA - Quanto approvato dalla commissione Trasporti (che dovrà essere votato anche dall’assemblea e quindi discusso con i paesi membri) ovvierà alla situazione attuale, in cui i conducenti di autoveicoli che percorrono le strade europee sono obbligati ad avere a bordo più dispositivi di telepedaggio, ognuno funzionante sulle autostrade di un dato paese e non sulle altre arterie che deve percorrere.
VANTAGGI ECONOMICI - Il sistema che dovrà essere adottato viene chiamato EETS (European Electronic Toll Service) che in italiano viene tradotto in SET (Servizio europeo di telepedaggio). Suo scopo è garantire l’interoperabilità dei vari sistemi di telepedaggio dei diversi paesi. In pratica ogni operatore dovrà rendere i propri dispositivi compatibili con le strutture di pedaggio delle autostrade di tutti i paesi dell’Unione. Ciò si tradurrà in una notevole semplificazione per chi viaggia abitualmente all’estero, cosa che significherà anche notevoli vantaggi economici venendo meno la necessità di dotarsi di più dispositivi. A parte ciò, che pure è un aspetto di grande rilievo, la semplificazione delle procedure di telepedaggio ci si aspetta che renderà più fluido il traffico, con vantaggi per la mobilità generale. Sono anche importanti i vantaggi previsti per quel che riguarda l’evasione del pedaggio, grazie proprio al mancato “dialogo” tra i sistemi dei diversi paesi. E non si tratta di poca cosa, dato che l’ammontare di questi pedaggi evasi è di oltre 150 milioni di euro.