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Termini Imerese: c’è un nuovo piano di rilancio

di Fabio Madaro
Pubblicato 26 settembre 2020

La ex fabbrica siciliana della Fiat, dopo il fallimento del progetto per costruire auto elettriche, sembra indirizzata a diventare un polo tecnologico “green”.

Termini Imerese: c’è un nuovo piano di rilancio

SARÀ LA VOLTA BUONA? - È stato presentato nei giorni scorsi alle autorità siciliane il piano per un progetto di trasformazione  dello stabilimento Blutec (dal nome del gruppo, poi fallito, che avrebbe dovuto realizzare auto elettriche) di Termini Imerese (qui sopra in una foto di repertorio) in un grande polo tecnologico “green”. Lo studio si chiama S.U.D. (Smart Utilities District) e si propone, grazie all’utilizzo delle tecnologie più avanzate, di riqualificare l’area ex Fiat di Termini Imerese trasformandola in un sistema industriale all'avanguardia. 

200 MILIONI SUL PIATTO - Questo progetto, presentato dal consorzio Smart City Group, prevede un investimento di 200 milioni di euro  per offrire a Termini Imerese e agli oltre 600 cassintegrati la prospettiva di un polo tecnologico di valore internazionale. Alla base c’è un accordo tra MISE (Ministero per lo sviluppo economico), Regione Siciliana ed Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di Impresa) e lo studio è stato presentato alla stampa a Palermo in un incontro cui hanno partecipato i vertici di Smart City Group, il consorzio di imprese provenienti da tutta Italia. I vari progetti sono principalmente ambientali e tecnologici. Ecco di seguito i più importanti illustrati in occasione della presentazione.

Progetto Malachite -  Proposto dalla startup The Graphene Company, si basa su una piattaforma di ricerca, produzione e commercializzazione delle nano-piastrine di grafene. Il grafene è un materiale composto da atomi di carbonio che ha grande possibilità di sviluppo essendo resistente quanto il diamante, ma con la stessa flessibilità della plastica.

Progetto Rosso - In questo caso la proposta proviene dalla società Danisi Engineering che intende produrre celle per la fabbricazione di batterie al litio, tecnologia particolarmente diffusa in molti ambiti, compreso il mondo automotive. 

Progetto Ceruleo - Questo studio verrà realizzato da SGR Biomethane che realizzerà una stazione di rifornimento per autotrazione a BioGNL e a BioGNC (in pratica due varianti di biometano) per rifornire mezzi pesanti e leggeri sia aziendali, oltre che per i trasporti pubblici comunali e regionali.

Progetto Cremisi - La società Elettra Investimenti propone invece un innovativo progetto di accumulo e produzione di energia elettrica. Il progetto si chiama Gravity Energy Storage System (G.E.S.S.) e vuole essere una soluzione alternativa alle tradizionali batterie al litio perché si tratta di un sistema che immagazzina l'elettricità in eccesso utilizzando la forza di gravità. 



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Ritratto di alex_rm
26 settembre 2020 - 19:10
Altra spartizione di soldi pubblici,dopo la truffa blutec
Ritratto di Ale94
26 settembre 2020 - 19:51
Nel 2011 hanno mandato tutti a casa ricordiamoci grande FCA auto.
Ritratto di napolmen4
27 settembre 2020 - 11:44
all'epoca nemmeno i cinesi per 1 euro vollero la fabbrica quindi qualcosa vorrà dire
Ritratto di Ale94
27 settembre 2020 - 12:51
Ovvio la fabbrica è su un isola....
Ritratto di NeroneLanzi
27 settembre 2020 - 13:07
Esatto. Dunque l’anomalia è che l’abbiano tenuta aperta tutti quegli anni, non che l’abbiano chiusa.
Ritratto di Co-Bra
28 settembre 2020 - 10:06
Aperta con i fondi statali, per cercare di risollevare - comprensibilmente - un'area depressa; peccato che un grande insediamento industriale, con infrastrutture non all'altezza, sia una cattedrale nel deserto. Tempo fa lessi che verso la fine dell'era Fiat, i costi di logistica si portavano via (A memoria) il 20-30% del margine tra il costo di fabbricazione e il prezzo di vendita di ogni auto prodotta a Termini: decisamente troppo
Ritratto di Benjamin
26 settembre 2020 - 20:36
Piegando in orizzontale la cartina d'Europa la Sicilia combacia con la Danimarca, però la Sicilia è avvantaggiata per il meteo: non mi capacito del perché la Danimarca sia il paese dove si stia meglio al mondo... Scherzi e timori di "magna magna" a parte, sarebbe bello vedere avere successo un simile progetto. Non dimentichiamo che il common-rail che oggi equipaggia tutti i motori diesel, è nato in Fiat, poi, però è stato industrializzato da Bosch, con buona pace del sistema "iniettore-pompa" di vw-audi che non poteva soddisfare le prescrizioni oltre l'euro 4.
Ritratto di Challenger RT
27 settembre 2020 - 18:48
Il "common-rail" dopo l' "iniettore-pomp@" e il motore diesel è stata la peggiore sciagura in campo automobilistico che la storia ricorderà. E' la causa della diffusione di massa dei diesel e del disastro ecologico al quale oggi si vorrebbe finalmente mettere un freno tra l'incompetenza, le colpe e l'ingordigia di governi, aziende e masse.
Ritratto di CiccioBe
29 settembre 2020 - 16:09
Infatti tutto l'inquinamento del mondo è causato dalle vetture diesel common rail....ne è dimostrazione il fatto che durante il lock down dove la quasi totalità delle vetture erano ferme, i livelli di PM10 son rimasti invariati. Ma vi rileggete prima di schiacciare sul tasto "Salva"? bah...
Ritratto di Challenger RT
29 settembre 2020 - 23:32
Come molte altre anche questa era una fake news del periodo Covid
Ritratto di CiccioBe
30 settembre 2020 - 08:45
Sì sì, proprio una fake news divulgata da Arpa regione Lazio e Lombardia e poi pubblicata su altra rivista di auto concorrente di questa dove scriviamo. Spesso si fa più bella figura a tacere.
Ritratto di Challenger RT
30 settembre 2020 - 19:38
Non hai letto il rapporto che infatti non dice assolutamente quello che sostieni: Cito da un articolo del Corriere della Sera del 18 giugno 2020 in Cronaca di Roma: ". Almeno per ora. Il rovescio (se non altro positivo) della medaglia è proprio nei risultati dell’ultimo studio dell’Arpa Lazio, dal quale emergono proprio i bassi livelli non solo di polveri sottili, ma anche di azoto e benzene nell’aria della Capitale. Tanto che l'Agenzia regionale per l'ambiente è impegnata a tutt’oggi nel progetto «Pulvirus» insieme con Enea, Istituto Superiore di Sanità e Sistema nazionale per la protezione ambientale (composto dall’Ispra e dalle Agenzie regionali del sistema nazionale): un progetto che ha proprio lo scopo di non disperdere dati e insegnamenti di un evento che non si era mai verificato in precedenza, ovvero il lockdown. L’Arpa Lazio è uno degli enti della cabina di regia insieme con gli organismi gemelli di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Più in generale, secondo il Dipartimento stato dell'Ambiente-Servizio qualità dell’aria e monitoraggio degli agenti fisici, la riduzione media di smog su Roma nel periodo marzo-maggio scorsi rispetto agli ultimi quattro anni rilevata dalle stazioni di rilevamento interne al Raccordo anulare è stata del 9%. Sempre per il Pm10 però a marzo e a maggio non c’è stata una diminuzione delle concentrazioni simile a quella di altri agenti inquinanti (comunque una diminuzione c'è stata ndr), mentre le polveri sottili sono decisamente calate ad aprile. Il biossido di azoto è sceso del 43% (47% nella regione), con punte del 65% ad aprile rilevate a Corso Francia. Anche il benzene è crollato nello stesso periodo, sebbene non nella zona di Civitavecchia. Sulle polveri sottili, esclusi i dati del 29 e 30 marzo, quando c’è stato un picco inaspettato di Pm10 causato però dai venti che hanno portato a Roma elementi di origine desertica, così come fra il 13 e il 19 maggio, in uno scenario di complessiva riduzione dell’inquinamento, spiccano tuttavia le medie mensili delle stazioni di Roma - con quella di Castel di Guido, sull’Aurelia - da marzo a maggio confrontate con quelle dei 4 anni precedenti. Risultati per i quali, come viene spiegato dall’Arpa, «sono necessari ulteriori approfondimenti», visto che se ad aprile le medie del 2020 sono inferiori a quelle precedenti (con una curiosità della stazione Arenula che ha un dato uguale a quello dello stesso periodo del 2017), a marzo ci sono invece stazioni che hanno registrato concentrazioni medie più alte (Preneste, Magna Grecia, Castel di Guido, Bufalotta, Cipro, Tiburtina e Arenula). Il fenomeno si è poi ripetuto a maggio con concentrazioni superiori soprattutto alle medie del 2019, tranne che alla stazione Fermi. Sempre dall’Agenzia viene spiegato che bisogna considerare «la dipendenza del particolato dalle variabili meteo, la sua natura di inquinante primario e secondario, nonché i fenomeni di trasporto e risollevamento dello stesso». Concentrazioni che anche nelle prime due settimane di giugno non si sono mai alzate, mantenendo, complice forse anche il maltempo, gli stessi livelli (se non addirittura più bassi) di quelli di maggio.
Ritratto di otttoz
26 settembre 2020 - 20:56
ritroviamoci qui fra qualche anno a vedere come hanno sperperato i soldi...
Ritratto di Cilindrata
26 settembre 2020 - 21:03
Quanto rendeva il pizzo a Termini?
Ritratto di Illuca
26 settembre 2020 - 21:04
Ennesimo furto di soldi pubblici, legalizzato. Che schifo
Ritratto di CIABATTA
27 settembre 2020 - 07:48
Continuiamo ad annaspare in un film di serie Z. Agente 000, licenza di sperperare soldi pubblici?
Ritratto di Giuliopedrali
27 settembre 2020 - 09:15
Tutto merito di FCA come la solito, speravo in DR all'epoca non tanto perchè riuscisse a comprare davvero questo sito, ma perchè in Italia ci vorrebbe almeno un minimo di concorrenza, anche quella minima di DR che se importasse le auto giuste dalla Cina potrebbe essere l'unica flebile speranza.
Ritratto di napolmen4
27 settembre 2020 - 11:43
se l'Europa decidesse il libero imbarco in Italia...e quindi in europa...sarebbe un "problema" per tutti in Europa!! vuoi che ti ricordo i conti attuali dei vari costruttori con in testa vw?...dai fai il bravo accuccia.
Ritratto di Giuliopedrali
27 settembre 2020 - 11:47
Anche se non le importa DR arrivano lo stesso auto magari elettriche da paesi dove sono la normalità, avremo i dazi di nuovo...
Ritratto di alex_rm
28 settembre 2020 - 09:48
DR non aveva una lira(per molti mesi non ha pagato nemmeno i pochi dipendenti che ha in Molise e non gli inviavano auto dalla Cina perché era indietro con i pagamenti).DR puntava ad avere i finanziamenti e quando successivamente ha chiesto soldi alle banche non aveva garanzie. Tutte le nazioni al mondo adottano i dazi per i prodotti di importazione e la Cina applica dazi sulle auto anche al 100% costringendo i costruttori stranieri a costruire in Cina insieme a società cinesi.non si può fare libera concorrenza con paesi che hanno un bassissimo costo del lavoro con sfruttamento,non rispettano norme antinquinamento(che hanno un costo elevato),prendono le materie prime dall Africa,Sud America,Asia in modi molto discutibili ed ecc ecc
Ritratto di 82BOB
27 settembre 2020 - 09:22
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Speriamo sia lavolta buona... il problema rimane che la rete infrastrutturale siciliana è ancora carente e/o incompleta... può essere un'occasione, ma senza supporto è nulla!
Ritratto di nonusato
27 settembre 2020 - 11:14
Amo la mia Sicilia e spero di sbagliarmi. Si stanno preparando a drenare i soldi del recovery fund.
Ritratto di Horizon2020
28 settembre 2020 - 06:09
Piano di rilancio. Traduzione: piano per riempire le tasche dei soliti e fregare un po' di soldi. Ma chi ci crede.
Ritratto di Oxygenerator
28 settembre 2020 - 08:53
Spero non gli credano. Saremmo anche un po stufi di questo sperpero di soldi pubblici.......appena c’è un accenno di denaro, i morti prendono vita.
Ritratto di Co-Bra
28 settembre 2020 - 10:07
Se funzionasse, magari! Ovviamente il timore che si risolva tutto in un magna magna è elevato e giustificato, dati i precedenti...