PIÙ POSTI DI LAVORO - Per l'ufficialità bisognerà aspettare domani quando ci sarà la firma tra le parti in causa, ma il futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese inizia a delinearsi. Come riportano le principali agenzie di stampa, per Termini Imerese il governo e la regione Sicilia hanno preparato un accordo per mettere sul piatto 450 milioni di euro. Una somma che dovrebbe salire a circa un miliardo, grazie anche gli investimenti dei privati, e portare a un'occupazione di circa 3340 lavoratori, quasi il doppio di quelli oggi occupati, se verranno attuati tutti e sette i progetti pervenuti al ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani e selezionati tra tutte le manifestazioni d'interesse giunte per rilevare la fabbrica. Ricordiamo che la Fiat ha annunciato la chiusura dello stabilimento per fine anno, con la cessazione della produzione dell'attuale Lancia Ypsilon.
NON SOLO AUTO - Anche se ancora non sono stati svelati i dettagli di ogni singolo progetto, stando alle indiscrezioni trapelate, la Fiat dovrebbe cedere lo stabilimento a titolo gratuito alla De Tomaso di Gian Maria Rossignolo (qui per saperne di più), mentre quello della Magneti Marelli (sempre gruppo Fiat) andrebbe all'indiana Reva che guidata dal finanziere Simone Cimino vuole costruire un'auto elettrica (leggi qui la news). Se le aree degli stabilimenti Fiat saranno attive sempre nel settore dell'automobile, tra il porto e la zona industriale si insedieranno altre cinque aziende: Ciccolella (florovivaistica ), Einstein multimedia (studi tv), Biogen ( stoccaggio biomasse per energia elettrica), Lima Corporate (protesi ortopediche) e Newcoop (logistica).
TUTTO ALLA DR? - Al ministro Paolo Romani è giunta anche un'ottava offerta che punta invece a occupare l'intera area, senza lasciare spazio ad altre iniziative. L'ha avanzata la molisana Dr Motor che vuole produrre in Sicialia quattro modelli (qui per saperne di più). Come riportato dall'agenzia di stampa Ansa, al momento, però, l'interesse della casa molisana sarebbe considerato in “stand by” perché arrivato a tempo scaduto.