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Tesla: tra open source e piani per l'Europa

16 giugno 2014

Nelle parole del boss Elon Musk un modello di conoscenza aperto per diffondere l'auto elettrica.

Tesla: tra open source e piani per l'Europa
NUMERI AMBIZIOSI - La presenza diretta in Europa? Per Tesla è questione di numeri, stando all'amministratore delegato Elon Musk (nella foto sopra), che dell'azienda californiana è anche fondatore. Musk è stato chiaro: l'azienda costruirà uno stabilimento in Europa non appena le vendite supereranno quota 160.000. Più immediata, per contro, l'apertura di un centro per la ricerca e lo sviluppo nel Regno Unito “o il prossimo anno, o nel 2016”. Previsto, nelle parole di Musk, anche l'ampliamento dell'impianto di assemblaggio di Tilburg, nei Paesi Bassi, preposto all'installazione delle batterie sulle Tesla importate in Europa dagli Stati Uniti.
 
TRE MERCATI CHIAVE - In occasione della prima consegna di una berlina Tesla Model S (foto qui sotto) nel Regno Unito, Musk ha aggiunto: “Spero che le vendite in Europa siano simili a quelle negli Stati Uniti”. Per adesso, le Tesla Model S “europee” sono in vantaggio su quelle vendute nella madrepatria: poco meno di 3.500 nei primi quattro mesi, contro 2.050. Invero lontani dalle cifre-monstre sopra sciorinate, anche se un simile risultato, per un'ammiraglia a propulsione elettrica da 100 mila euro, nel 2014 non può che essere positivo. Per ora, la Model S è l'unica Tesla sul mercato: la suv Model X debutterà negli Stati Uniti nella seconda metà del 2015, e sarà commercializzata in Europa entro la fine del prossimo anno. Più avanti è prevista un'auto più economica con carrozzeria berlina. E la questione cinese? Per Musk, “avrà senso” prevedere uno stabilimento quando le vendite globali oltrepasseranno quota 500.000 unità: in quel caso, è probabile che “il volume di vendita sia equiripartito tra Stati Uniti, Europa e Cina”. In Cina, comunque, la Tesla è fortemente intenzionata a costruire uno stabilimento “entro i prossimi tre o quattro anni” per evitare i dazi d'importazione pari al 25%.
 
Tesla Model S
 
CONOSCENZA APERTA - Ancor più rivoluzionario, in prospettiva, è l'approccio di Musk al problema della conoscenza in senso lato: per sua bocca, Tesla ha deciso di rendere i propri brevetti sulle vetture elettriche aperti anche alla concorrenza: "non faremo causa a nessuno che in buona fede voglia usare la nostra tecnologia" ha detto. Di fatto, punta su un sistema simile all'open source per il software: lo stesso che ha prodotto, giocoforza semplificando non poco, il fenomeno-Linux per quanto riguarda i server. Solo il tempo potrà dimostrare se la svolta in tema copyleft di Tesla, a fronte del consueto copyright, si rivelerà vincente per quanto concerne tanto la diffusione dell'elettrico quanto, ovviamente, il successo della stessa azienda.


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Ritratto di Montreal70
16 giugno 2014 - 12:52
Che Musk sia una delle menti più brillanti dell'ultimo secolo è indubbio. Ammirevole, avventata e lungimirante la scelta di rendere la sua tecnologia open-source. Tutto questo tornerà a suo favore. Chissà se tra vent'anni non ci sarà Tesla al primo posto tra i costruttori automobilistici.
Ritratto di Porsche
16 giugno 2014 - 13:20
il settore automotive è il settore che genera più volume d'affari al mondo. A cascata i governi dei paesi in cui risiedono i costruttori hanno enormi introiti da questo settore. Vedere un'apertura open source come per il software la vedo molto ma molto dura. Non ci dimentichiamo che i sistemi operativi si contano sulle dita di una mano, con Microsoft che fa da dominio globale, mentre per le auto la concorrenza è assurda.
Ritratto di Montreal70
16 giugno 2014 - 13:55
Google ha fatto una fortuna con l'open source di android e in pochissimi anni. Se ben studiata (e Musk non è uno sprovveduto), ottengono tutto con il minimo sforzo.
Ritratto di Porsche
17 giugno 2014 - 11:42
non dico questo, ma quanti concorrenti ha Google ? Se escludi Apple 0 è anche troppo.....
Ritratto di Montreal70
17 giugno 2014 - 13:53
Quando è uscito android c'era un symbian fortissimo, ma anche windows phone, BlackBerry e altri ancora. Devi guardare molto più indietro di 5 anni fa. Quando ho avuto il primo smartphone non c'era ancora l'UMTS.
Ritratto di Porsche
17 giugno 2014 - 15:06
nel settore automotive sono assai di più. Quello che però non mi convince è il fatto che nell'auto elettrica il problema non è l'auto elettrica, ma l'energia elettrica che serve a farle camminare (le batterie anche per poco ormai ci siamo). La vedo dura.
Ritratto di Montreal70
17 giugno 2014 - 16:22
Io invece la vedo al contrario. Per l'energia già ci siamo, i paesi più avanzati producono una grande percentuale di energia verde. Quelli in via di sviluppo si adegueranno. Per le batterie siano ancora lontani. Serve efficienza prossima al 100%, autonomia ampia e ricarica breve. Le batterie definitive non saranno fatte di sostanze pesanti e dannose come nickel o litio
Ritratto di Bomber159
17 giugno 2014 - 17:16
Finalmente un botta e risposta senza inutili insulti! Ne è valsa la pena leggere le vostre opinioni... Sinceramente, anche io ho qualche perplessità sulla questione open source dell'auto. Tuttavia, come avete precedentemente affermato, potrebbe essere una mossa che porterà alla diffusione di questo tipo di veicoli dal momento che ognuno potrà (più o meno) modificare o personalizzare il suo veicolo senza dover chiedere necessariamente un'autorizzazione al produttore.
Ritratto di Montreal70
17 giugno 2014 - 19:37
Ormai grazie ai contributi statali anche i privati investono agevolmente sul rinnovabile, e non parlo solo di eolico e solare ma anche do biomasse, olio vegetale, ecc. Bomber, per avere una discussione civile basta che gli interlocutori abbiano rispetto altrui.
Ritratto di Porsche
17 giugno 2014 - 19:17
spero tu abbia ragione (sulle rinnovabili....) ne guadagneremo tutti in salute. Ciao
Ritratto di Fr4ncesco
16 giugno 2014 - 13:15
2
Replicare il grande successo della Model S in Nordamerica sul mercato europeo, non è facile. Qui da noi il settore premium è dominato dal trio tedesco ed è difficile sottrarne le vendite. E' difficile già per case europee ben più blasonate o per le giapponesi globalmente affermate, per la Tesla, una casa così recente e che proprone solo vetture elettriche, lo è ancora di più. Musk però è una persona molto determinata, dopotutto in così pochi anni ha sviluppato una vettura da vendere al grande pubblico in grado di dare filo da torcere a BMW e Mercedes in USA e sta aggirando il problema dell'autonomia (notevolmente superiore al resto delle vetture elettriche) creando una rete Tesla sulle principali tratte stradali. Direi che per conquistare anche l'Europa dovrebbe giocare anche da noi sul fattore esclusività, rendere questa vettura un fenomeno di moda, un modello con cui distinguersi con un po' di puzza sotto il naso, come è successo per i prodotti Apple, cosa probabilmente più facile in Cina che nel vecchio continente.
Ritratto di Porsche
16 giugno 2014 - 13:26
Io capisco tutto e tutti, e non voglio demolire nessuno, però siamo sempre alle solite, sembra che le "vecchie" aziende auto europee, americane e giapponesi, siano i "mostri" da abbattere. Invece il tema elettrico è molto sentito, serio ed enorme, e le vecchie case lo vogliono affrontare a 360°. Mi da fastidio vedere questi soggetti "nuovi" far luce come se gli altri non lo volessero fare. Mentre ci sono enormi problemi per la conversione ed il passaggio dal petrolio all'elettrico. Poi in europa si sta investendo da 15 anni e tutti tacciono. Qualche info in più anche in casa europa non guasterebbe (anche in italia) !!!!
Ritratto di Fr4ncesco
16 giugno 2014 - 14:36
2
Le case tradizionali però si limitano a modelli brutti, con scarsa autonomia e misere prestazioni a prezzi elevatissimi. Non ho mai visto un impegno concreto se non poco più di prototipi poco appetibili dal punto di vista commerciale o conversione di modelli già esistenti ma alla buona, montandogli solo l'unità elettrica con relative batterie. Ovviamente i risultati sono quindi sempre scarsi. A me non piace l'elettrico, per niente, ma se purtroppo questo è il futuro spero che almeno sia come quello interpretato dalla Tesla.
Ritratto di Porsche
17 giugno 2014 - 11:46
secondo te i costruttori sono matti che fanno prezzi così alti ? Il vero problema è che NON può esistere una NUOVA filiera produttiva senza una domanda VERA. Se la domanda non esiste, chi inizia a produrre ? Dietro questa domanda c'è tutto il processo complicatissimo che deve portare a questi prodotti. Non dimenticarti che l'azienda sopra citata è stata ricoperta di finanziamenti governativi. Ripeto, non mi sta antipatico questo tizio, anzi, il problema è che non si possono incriminare gli altri se non iniziano una vera produzione senza guadagnarci sopra. Spero di essere stato chiaro, e comunque è una mia opinione personale.
Ritratto di SaverioS
17 giugno 2014 - 14:08
Aprire uno stabilimento in Italia??????? Magari vendendo a prezzo agevolato uno dei tanti NOSTRI stabilimenti snobbati dalla fiat. ......e liberare il monopolio di fiat in Italia, visto e considerato che la stessa fiat ha deciso di portare tutto il suo "ambaradan tecnologico" all'estero!!!!

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