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Toyota: presto la prima elettrica

Pubblicato 15 marzo 2021

Sarà una crossover basata sulla piattaforma e-TNGA e debutterà ad aprile 2021 al prossimo Salone dell’auto di Shanghai.

Toyota: presto la prima elettrica

MANCA POCO - La crossover elettrica della Toyota ingegnerizzata sulla piattaforma modulare e-TNGA, acronimo di Electric Toyota New Global Architecture, verrà svelata al prossimo salone dell’auto di Shanghai, in programma dal 21 al 28 aprile 2021. Di lei si sa ancora molto poco, ma dovrebbe avere delle dimensioni simili alla RAV4 ed è stata progettata per i gusti degli automobilisti europei.


> Il nuovo modello annunciato oggi potrebbe essere uno di quelli nella foto qui sopra, che risale al 2019, quando la Toyota annunciò i suoi programmi per l'auto elettrica (qui la news).

UNA PIATTAFORMA, TANTI MODELLI - La piattaforma e-TNGA della Toyota, annunciata nel giugno del 2019, è stata progettata per garantire la massima flessibilità e può essere utilizzata per modelli a trazione anteriore e posteriore, con i motori, rispettivamente, sull'asse anteriore e posteriore, o a trazione integrale con due motori. Come per le altre piattaforme modulari ideate per le elettriche, le batterie saranno montate sotto il pavimento. Sulla piattaforma e-TNGA verranno ingegnerizzate sei modelli di auto elettriche.

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Ritratto di v8sound
15 marzo 2021 - 22:38
Spero si tratti del secondo modello della foto, promette bene.
Ritratto di Volpe bianca
16 marzo 2021 - 07:11
Essendo una crossover con dimensioni simili alla Rav4, mi sa che è o la prima o la seconda. La terza sembra una berlina e la quarta un'altra crossover ma corta.
Ritratto di homura
16 marzo 2021 - 13:31
Tutte le Toyota sono pessime auto. Soprattutto la tua chr v8suond
Ritratto di otttoz
16 marzo 2021 - 07:22
sono in ritardo...avevano già la tecnologia elettrica avrebbero potuto fare concorrenza a Tesla...
Ritratto di FlavioD
16 marzo 2021 - 07:29
Non ci credevano fino a qualche annetto fa senza neanche nasconderlo..
Ritratto di zioesse
16 marzo 2021 - 07:56
Toyota e le altre giapponesi che queste ultime qui sono soarite ma nelle classifiche vmondiali poi magicamente hanno modelli cge stanno in cima. le vendite non le fanno in paesini come nirvegia o olanda elletro-trend ma occupano interi continenti come l'asiatico o l'africano o tanto del mercato usa. spesso mercati che firse l'elettrico lo inizieranno a valutare fra 30 anni. semberebbe la corsa sfrenata all'elettrico se l'è imposta di fatto solo l'europa. e un po inizialmente la cina ma credo quesra più per una scommessa a provare cambiare le gerarchie nel mondo auto agevolando la crescita di aziende cinesi col fatto degli incentivi anche se poi a espnandersi non ci sono riusciti lo stesso e soffrono anche oramai nel loro interno a partire dalla concorrenza tesla
Ritratto di Giocatore1
16 marzo 2021 - 09:27
2
@zioesse esattamente. Poi toyota giustamente non si può permettere di non presidiare tutti i settori del mercato, quindi deve stare anche in quello elettrico, ma a differenza di vag ad esempio non esclude alternative. Su chi dice che è in ritardo, rispetto a tesla è vero ma lo sono tutti, ma in generale rispetto al mercato non credo proprio, la quota è ancora minima. Poi i fornitori sono sempre quelli, non c'è molta tecnologia che sviluppano le case in proprio.
Ritratto di zioesse
16 marzo 2021 - 09:59
Mi sento d’accordo sul fatto componenti comuni :) e che qundi anche arrivando in un secondo momento chi già fa e sa fare auto non avrà particolati ritardi quando il mercato ingranasse. anche per freni o cambio o airbag ci saranno i soliti fornitori che li danno a tutti mica se li fanno ogni marchio automobilistico da se. inoltre tutto cambia molto più velocemente che miai e un’elettrica che 5 anni fa sembrava di un decennnio dopo sulla concorrenza se oggi non ha telecamerea a 360° o head display a realtà aumentata come le ultime arrivare sembra invece già di un decennio dietro
Ritratto di Mbutu
16 marzo 2021 - 10:44
Mi sento di dissentiree in parte. Quello che affermate (chi sa fare auto non soffrirà riatardi) è solo parzialemnte vero. Oggi sembra così perchè per il grande pubblico le elettriche vengono tutte accomunate sotto la generica definizione del loro motore. Ma così non è. Come dimostra poco sotto RubenC (che invece delle elettriche si interessa) non sono tutte uguali. E più il pubblico si informerà più si renderà conto delle differenze; del fatto che ci sono marchi e modelli migliori di altri. Quindi partire in ritardo significa sviluppare meno conoscenze ed esperienza. Questo almeno in generale. Poi è chiaro che un marchio come Toyota non soffrirà troppo rispetto ad altri il fatto di essere partito dopo.
Ritratto di zioesse
16 marzo 2021 - 11:00
A guardare la stessa fiat a parte avere una gamma grande o piccola di elettriche. la e-500 che è il primo impegno serio di fiat e fatto per affari suoi prima di entrare in stellantsis non sembra prorprio come parte elettrica un progetto di secondo ordine rispetto alle attuali peugeot o renalut elettriche. nonostante con c-zero twizy e zoe i francesi è da tanto che sono nel campo. non mi sembra una regola tanto automatica
Ritratto di zioesse
16 marzo 2021 - 11:01
lo stessto ora non vorrei aprire un girone infernale di commenti perchè si parla di cinesi ma vw ha preso un impegno serio da un paio di anni e non penso che i grandi costtruttori cinesi sollecitati dal loro governo già da diversi anni a impegnarsi nell’elettrico abbiano prodotti paragonabili a una id o peggio a una taycan. per assurdo quel minimo di concorrenza cinese almeno sulla carta delle prestazioni a una audi o porsche è di piccole start up cinsei esistenti da qualche anno la quale cosa dimostrerebbe maggiormente che con l’elettrico forse è ancora più facile introdursi di colpo nel settore
Ritratto di marcoluga
16 marzo 2021 - 12:34
2
Ma quale ritardo? Le auto elettriche si vendono ancora in numeri piuttosto bassi. E comunque meglio arrivare dopo ma garantire il prodotto. I giapponesi non corrono dietro all'innovazione fine a se stessa e quando fanno un passo è un passo solido.
Ritratto di homura
16 marzo 2021 - 13:32
I giapponesi sono bravi a copiare, come tutti gli orientali
Ritratto di RubenC
16 marzo 2021 - 07:59
2
Sono curioso. Spero solo che non facciano una schifezza (parlando rispetto alla tecnica, non a design o altro) come Mazda.
Ritratto di v8sound
16 marzo 2021 - 09:00
Perché schifezza?
Ritratto di MS85
16 marzo 2021 - 09:43
Beh, non va avanti, non ha una autonomia particolarmente interessante, ma allo stesso tempo non consente di risparmiare particolarmente rispetto ad una BEV equivalente con capacità maggiore. L'idea di fondo che l'ha generata era anche interessante. L'implementazione un po' meno
Ritratto di RubenC
16 marzo 2021 - 09:57
2
v8sound, hanno fatto volutamente un'elettrica con batteria piccola e quindi autonomia ridotta, a detta loro per inquinare meno. Però hanno fatto un suv e anche un suv che di energia elettrica ne consuma tantissima per la categoria... se avessero fatto un'auto con consumi minori sarebbe stata non solo ancora più ecologica ma avrebbe anche avuto un'autonomia maggiore. Poi è una delle elettriche più lente della categoria, e ha prestazioni peggiori di certe rivali termiche. Il sistema di infotainment è vecchio e poco pratico, la frenata rigenerativa è molto scarsa e non si può regolare a piacimento, la gestione dei volumi e dello spazio è pessima (il cofano è lungo e praticamente vuoto con elementi sparsi qua e là... perché non fare un frunk?), mentre il rumore finto da motore a diesel è abbastanza ridicolo, anche perché magari può aver senso su una sportiva, ma non certo su un crossover compatto. E nonostante tutto, alla fine costa come rivali con batteria da 50 kWh e migliori prestazioni. Poi, ovviamente anche lei ha dei pregi: a me il design piace, e anche la qualità costruttiva pare, a chi l'ha provata, decisamente buona.
Ritratto di desmo3
16 marzo 2021 - 10:04
6
niente frunk perché mi sembra abbiano previsto l'installazione di un range extender a benzina in quello spazio inutilizzato
Ritratto di RubenC
16 marzo 2021 - 10:10
2
Desmo3, appunto. E' un'auto termica (o meglio ibrida) riconvertita... ma la cosa strana è però che non è nemmeno chiaro se e quando uscirà la versione REx...
Ritratto di MS85
16 marzo 2021 - 11:03
Il REx è stato ritardato. Il mandato alla rete, fino almeno all'anno scorso, era di non menzionarlo per concentrare più clienti possibile sulla BEV, consentendo di ridurre le tasse sulla CO2 del medio gamma il più possibile. Per quanto riguarda la qualità costruttiva confermo, è decisamente alta, come molta della produzione recente Mazda. Anche i materiali sono gradevoli e distribuiti in maniera furba. Come te, anche io apprezzo la linea, ma trovo che gli spazi siano insensati soprattutto in abitacolo. Per un'auto di quelle dimensioni sia il bagagliaio che lo spazio a disposizione dei passeggeri è veramente minimo. Su un suv con carrozzeria coupè potrebbe spiegarsi, ad esempio, con il tema delle prestazione, ma sulla MX-30 sono imbarazzanti.
Ritratto di Check_mate
16 marzo 2021 - 10:58
Praticamente un controsenso questa Mazda, in linea con alcune scelte da spiegare degli ultimi tempi. Peccato.
Ritratto di zioesse
16 marzo 2021 - 10:05
Sembra auto fatta con poca convinzione di voler fare l’elettrica più quasi come se per un obbligo :) in effetti. tesla ovviamente e poi vw e hk al momento sembrano quelli più presi dall’argomento e che fanno le cose con impegno e critrerio
Ritratto di zioesse
16 marzo 2021 - 10:18
Anche se col discorso range extended abbniato al wankel che sembra vorrebbero fare la mx30 va vista un po come un semi progetto da giudicare solo quando verrà completato della seconda fase. per il momento convince poco. sicuramente
Ritratto di Check_mate
16 marzo 2021 - 10:59
@zioesse, completamente d'accordo. Esattamente come per la UX elettrica, due auto proposte solo per abbassare la co2 emessa dei modelli venduti, niente di più.
Ritratto di v8sound
16 marzo 2021 - 10:08
@ RubenC. Premesso che non ho mai approfondito le caratteristiche di quel modello, stando a quanto affermi, potremmo sintetizzare con "l'idea era buona, il risultato scarso..." A me non piace nenche a livello di design, a dirla tutta.
Ritratto di RubenC
16 marzo 2021 - 10:12
2
"l'idea era buona, il risultato scarso..." Concordo.
Ritratto di Check_mate
16 marzo 2021 - 09:06
Tranquillo, la Mazda con la mx-30 ha proposto un'auto opinabile tanto dentro quanto fuori.
Ritratto di homura
16 marzo 2021 - 13:33
Le Mazda fanno schifo a priori
Ritratto di Mbutu
16 marzo 2021 - 10:46
Riciclo il commento già usato sull'articolo di x prologue: era ora che anche Toyota si desse una mossa. Non vedo l'ora di scoprire che cosa hanno combinato e mi auguro che si lancino nel mondo dell'elettrico con le batterie allo stato solido.
Ritratto di Marcello Emanuele
16 marzo 2021 - 10:54
Toyota è talmente avanti che offre elettrico, idrogeno (la prima ad averlo portato nell'Unione Europea) e l'irido full che è il migliore. Ecco perché è la casa automobilistica che vende di più in tutto il mondo. Forse i primi quattro modelli nelle foto arriveranno da noi, le altre due son keycar per i giapponesi.
Ritratto di RubenC
16 marzo 2021 - 11:06
2
E' talmente avanti che... non offre nessun modello elettrico. Non capisco di quale elettrica di Toyota tu stessi parlando. Inoltre, dubito che l'idrogeno contribuisca tanto alle vendite di Toyota nel mondo...
Ritratto di homura
16 marzo 2021 - 13:34
Ruben, tra qualche anno anche tu sarai un fan boy dell'idrogeno
Ritratto di Oxygenerator
16 marzo 2021 - 11:21
Ahhh sono arrivati. Ma allora sta tecnologia elettrica era pronta da un bel po di tempo o sbaglio ? Sembrava di dover andare su Marte talmente la menavano, con la rivoluzione, non si può, e le materie prime, e il riciclo, e non c’è abbastanza corrente per ricaricare, e le catene delle fabbriche etc etc, e poi in un anno 1/2 , tutti !! Tutti !, I marchi han tutti l’elettrico. Dai giapponesi, ai cinesi, agli europei. Allora dovevano continuare a incassare con i motori tradizionali. La tecnologia era giá pronta, ma non la volevano usare, perchè costava fatica e denaro, cambiare. Prendiamo nota e non crediamogli più, a sta gente, quando si lamentano.
Ritratto di marcoluga
16 marzo 2021 - 12:43
2
A lamentarsi a quanto pare sono diventati parecchi, dopo Toyoda. E non sono lamenti, sono affermazioni cariche di buon senso.
Ritratto di RubenC
16 marzo 2021 - 13:02
2
Cariche anche di buon senso (magari... io ho i miei dubbi), ma prive di alcuna base scientifica e fattuale.
Ritratto di marcoluga
16 marzo 2021 - 13:28
2
La base scientifica è semplicemente che le trasformazioni troppo rapide (imposte dall'alto) creano problemi in diverse direzioni, non bisogna essere aquile per capirlo. Le basi scientifiche che tu ritieni essere drammaticamente solide, dovrebbero bastare da sole ad innescare il cambiamento. Comunque vai avanti tu a spiegare alle migliaia di disoccupati (e non facilmente ricollocabili) che è tutto buono e giusto.
Ritratto di RubenC
16 marzo 2021 - 13:32
2
Il problema qui è che se non facciamo trasformazioni ( e rapide) avremo problemi più grandi.
Ritratto di alphia
16 marzo 2021 - 13:57
Ma dipenderà anche da quali auto compreranno gli Africani, gli Indiani, gli Australiani, i Sud e Nord Americani e gli Asiatici mica possiamo immaginare e far apparire che risolviamo o compromettiamo il tutto qui noi ? E poi non c’è da considerare anche quello che non è il fattore auto come le industrie i consumi domestici o altri tipi di trasporto ? Che senso ha continuare a voler sembrare far pendere oggi per domani il destino del pianeta dal tipo di prossima auto che uno di passaggio qua comprerà prossimamente se evidentemente non è così visto che altrove, e altrove significa la grandissima parte del parco auto mondiale rispetto a cui l'Europa e peggio l'Italia sono un nulla, di eletttiche non se ne parlerà ancora per anni e decenni ?
Ritratto di RubenC
16 marzo 2021 - 14:19
2
Appunto, ognuno deve fare la sua parte, alphia. A partire da noi che possiamo.
Ritratto di Oxygenerator
16 marzo 2021 - 17:43
@ marcoluga. Mi scusi, ma cosa vuol dire lo spieghi tu alle migliaia di disoccupati e non facilmente ricollocabili. ? Cosa bisogna spiegare ? Che il mondo va avanti ? Che le tecnologie cambiano ? Che siamo nel 2021 e non nel 1980 ? Ma non ho capito. Siamo ancora al ricatto dei posti di lavoro ???? Se i capi vogliono, se le aziende vogliono, possono fare i corsi di aggiornamento e ricollocare le persone. Se non vogliono tenere il personale, le multinazionali, possono anche decidere di spostare le fabbriche al polo nord, vicino a babbo natale, dall’oggi al domani e nessuno può dire niente. Neanche uno stato. Quindi la minaccia sull’occupazione è roba vecchia e a volte, una scusa per non cambiare. Sa cosa non cambia mai ? Una cosa morta. Le societá, e le aziende vive si muovono e vanno avanti. Io mi sono dovuto aggiornare. Ho fatto corsi su corsi e credo che , molti di noi, che scriviamo sul blog e che lavoriamo, li abbiamo fatti, e non sempre volentieri. Ma si fanno. Lo fanno tutti. Lo facciamo anche noi.
Ritratto di marcoluga
16 marzo 2021 - 18:20
2
Che il mondo vada avanti cambiando la vettura è già di per se' una affermazione opinabile. A parte ciò qui nessun gioca al ricatto, la perdita di posti di lavoro è secca, per molti senza possibilità di recupero, se non a lungo termine. A questo aggiungerei che stiamo aprendo ulteriormente il mercato al predominio della Cina. Sono contento per lei che abbia saputo riciclarsi con intelligenza e tenacia, ma non credo che questo varrà per la maggioranza delle persone che resteranno appiedate. E poiché le aziende non sono enti di beneficienza, il personale in esubero va tagliato senza se e senza ma.
Ritratto di Oxygenerator
16 marzo 2021 - 13:32
@ marcoluga. Purtroppo non gli credo più. Questi avevano e chissá ancora cosa hanno nei cassetti, ma non usano, per il loro tornaconto. Tanto i prezzi salgono sempre delle auto, anche le facessero a pedali. Ci prendono per il fondello. Sempre. Se non li obbligavano, con l’elettrico, erano ancora lì col 1000 3 cilindri, per contenere i consumi. Poi, magicamente, obbligati, puff, ecco le auto elettriche fatte da tutti. Sono delle ......, nonchè approfittatori.
Ritratto di Mbutu
16 marzo 2021 - 14:29
Oxygenerator, a quello che dici aggiungici anche che spesso nelle dichiarazioni a mezzo stampa c'è pure un po' di pretattica e di paraculismo.
Ritratto di alphia
16 marzo 2021 - 13:02
Essendo un mercato senza riferimenti e pretese possono tutti partecipare quando vogliono, riesci a fare 400km di autonomia? Bene. Ne fai 380? Bene lo stesso. E 350 o 320 o 300 o 280 rimanendo nella stessa fascia di auto? Sempre ancora bene. Nessuno si è accorto che il sistema che si vorrebbe instaurare non è di criticare le auto elettriche che non soddisfano certe aspettative ma di criticare chi si permetterebbe di evidenziare certe evidenti mancanze perché tanto si finisce comunque a discorsi del genere, a che ti servono 300 km di autonomia che tanto facciamo tutti 30km medi al giorno in auto e tanto quando vai in autostrada se fai più di 200km in un colpo rischieresti danni fisici permanenti per lo sforzo esagerato ?
Ritratto di Oxygenerator
16 marzo 2021 - 13:38
@ alphia Vero. Ma vero è che moltissima gente usa l’auto pochissimo e per brevi spostamenti. Non è che si fa tutti i giorni , Milano/ Lecce. E comunque si, dopo 300 km dovresti fermarti e riposare un po’, quindi nel frattempo puoi ricaricarla.
Ritratto di alphia
16 marzo 2021 - 14:01
E quindi anche la MX30 di sopra va benissimo come tutte le altre e non andrebbe criticata, no ?
Ritratto di MS85
16 marzo 2021 - 16:39
Credo che quello che voleva sottolineare Alphia fosse che a volte facciamo passare per razionalizzazioni passaggi che sono semplice accettazione di una rinuncia. Un esempio che avevo letto tempo fa è abbastanza interessante: tra due vetture diesel o benzina identiche, di cui una normale e una soggetta a surriscaldamento e quindi necessità di uno stop di almeno un 20-30 minuti ogni 200-250km percorsi, quale sceglieremmo? Se veramente crediamo al "sì ma tanto è improbabile e raro che mi capiti di fare più di 50km per volta", bene, dovremmo dirci disponibili a comprare anche la seconda.
Ritratto di Mbutu
16 marzo 2021 - 17:07
Esempio poco calzante. Tra due vetture identiche mi chiederei che problemi ha quella che si riscalda e non troverei una ragione plausibile per fermarmi ogni 250 km. Ma le due auto non sono identiche. Se quella che mi obbliga alla sosta avesse un TCO inferiore, inquinasse meno, non mi desse problemi di blocchi del traffico e ztl ...valuterei che per le volte che faccio più di 250 km mi conviene scegliere la seconda. E poi rigirerei la domanda. Sicuro che per le volte che fai più di 250 km ti conviene comprare la prima? E, intendiamoci, la risposta potrebbe anche essere "si, io faccio più di 250 km molto spesso". Ma sarebbe una risposta molto rara.
Ritratto di MS85
16 marzo 2021 - 17:12
Semplicemente trovo interessante il fenomeno per cui un limite va analizzato, sviscerato e soppesato se ha origine da una ICE, mentre nel caso di una BEV o non è un problema o è facilmente superabile oppure al limite basta poi noleggiare un'altra auto, ecc. Abbiamo ormai quasi raggiunto una forma di negazionismo. E mi chiedo quanto questo possa aiutare la diffusione delle BEV stesse. In genere ho sempre notato che quando un problema viene minimizzato o negato l'esito raramente risulta positivo.
Ritratto di Mbutu
16 marzo 2021 - 18:15
Ma sei serio? Ti prego dimmi dove hai trovato il coraggio di scrivere una roba del genere. Ti giuro che ho controllato che non ti avessero colonato perchè è talmente imbarazzante che pensavo fosse il solito troll che voleva mandare a schifio la discussione. Ok che vi piace trovare sempre un nuovo limite al ridicolo ma qui si esagera. Sarebbero le BEV quelle per cui i problemi non vengono analizzati? Ma se siamo pieni di espertoni che sono arrivati a calcolare nell'impronta ambientale di una elettrica anche i pannollini che ha cambiato da bambino l'ingegnere che le ha progettate pur di non arrendersi all'evidenza!! Produzione, smaltimento, dove vengono estratti i metalli, i bambini, i posti di lavoro. Tutte cose di cui non frega mai nulla quando si parla di ICE. Ed anche la questione dell'autonomia è un altro esempio. Gente che non ha mai fatto manco 100km in un'unica tirata e che improvvisamente ne vuole almeno 1000 per qualsiasi tipo di macchina. Gente che guida cessi a pedali spompati ma "ehi, le elettriche non hanno sound". Ovviamente non dimentichiamo gli esempi come quello che hai appena fatto tu. Cosa volete sentirvi dire? Che non è possibile gestire l'autonomia di una elettrica? Se vi fa stare più tranquilli nei vostri lettini si può fare. Poi certo, bisogna trovare una soluzione per quelli che ci riescono. Diciamo che sono alieni? Che hanno i super poteri? Ecco si, potete "minimizzare o negare" che esistano; certo .... " l'esito raramente risulta positivo" ...
Ritratto di RubenC
16 marzo 2021 - 20:30
2
@Mbutu, AHAHAHA
Ritratto di marcoluga
17 marzo 2021 - 12:54
2
@Butu: ammettendo che quello che dici sia tutto vero, le elettriche full sarebbero le uniche auto vendute e di certo non necessiterebbero di incentivi a 3 zeri. I problemi ci sono e metterli sotto il tappeto non aiuta.
Ritratto di Oxygenerator
16 marzo 2021 - 18:25
@ MS85. Non credo sia totalmente vero. Lo è in parte. Non credo sia negazionismo. Sono interessato ad una tecnologia e voglio scoprirla ? La studio e ne accetto i pro e i contro. Non mi piace e non mi interessa ? Qualsiasi cosa, anche la più inutile, diventa un problema insormontabile. Tutto nasce da qui. È il nostro atteggiamento, pro o contro qualcosa. E spesso, il nostro pro e contro, dipende da quanto una cosa ci tocca o ci sta simpatica, o ci piace. Spesso, senza legami con la realtá. Rari sono gli equidistanti. Quasi inesistenti.
Ritratto di MS85
16 marzo 2021 - 20:30
In sintesi, se una cosa mi piace a prescindere, sono disposto ad accettarla anche se ha dei difetti e a passarci sopra. E fin qui ci siamo, sono perfettamente d’accordo, è del tutto comprensibile, non siamo per fortuna consumatori razionali. Quello che trovo curioso è solo l’approccio di chi ti spiega che: la necessità di ricarica non è un affatto un ostacolo, anche se non hai un box con possibilità di ricarica non ci sono problemi, che l’aspetto economico non costituisce assolutamente un problema, idem l’autonomia, dunque si tratta della scelta ottimale per tutti. Poi, dopo che abbiamo aumentato la tassazione sulle ICE, introdotto 5-10-15k di incentivi sulle BEV, bloccato periodicamente le ICE più anziane, martellato il mercato con un numero di articoli, servizi e rubriche pari a 30 volte il totale delle BEV vendute, dopo tutto questo il fatto che rimane é che la quota è un po’ distante dal 100%, tipo le manca ancora un 97,7% per arrivarci. Dunque qualcosa non torna. O sono tutti impazziti e non si accorgono dell’evidenza, oppure forse tutte queste evidenze non sono così granitiche.
Ritratto di Oxygenerator
16 marzo 2021 - 20:51
@ MS85. Non può non sapere che tutto ciò è avvenuto in un anno o due, oltretutto, con una pandemia in atto. Le auto tradizionali ci han messo 120 anni per arrivare a essere come le conosciamo ora. Perchè la tecnologia elettrica ( più delle batterie e ricarica ) dovrebbe essere pari alla termica dopo solo 3 anni di commercializzazione finta e 1 o 2 di quella vera ? Le aziende è dal 2000, che sapevano della richiesta politica, di astrazione totale dagli idrocarburi fossili. Colpevolmente non han fatto nulla, fino a quando non si è arrivati alle multe. Ma avevano la tecnologia pronta, tant’è che in meno di due anni, si costruiscono e si vendono auto elettriche. Auto elettriche che, evidentemente, le case automobilistiche hanno osteggiato, fin quando han potuto. Ma perchè ??
Ritratto di Oxygenerator
16 marzo 2021 - 20:59
Certo che ora come ora l’auto elettrica non è per tutti. Ma neanche l’auto Diesel è per tutti. Neanche l’auto a benzina. Neanche l’auto a metano o a gpl son per tutti. Ognuno finora ha scelto, nel possibile. Ora, dobbiamo, per forza, trovare alternative supportabili agli idrocarburi fossili, che finiranno e ci servono molto di più, per la costruzione di materiale plastico, che per spostare una persona da A a B. Questo non dobbiamo mai dimenticarlo. Il problema degli idrocarburi fossili, che non è un problema da niente, nella societá non solo occidentale, ma globale. Certo chi si è tenuto le scorte ( usa ) avrá meno problemi, ma noi europei, ne avremo tantissimi.
Ritratto di MS85
16 marzo 2021 - 21:10
Per l’appunto. Ma è proprio quello che sembra difficile spiegare: una transizione richiede anni. Molti. E non necessariamente ha senso che sia completa. Aspettarsi che avvenga in 10 anni e pensare di imporlo per legge e che questo non abbia costi sociali significa non avere un contatto saldo con la realtà. Tutto qui. Per quanto riguarda i costruttori: nessuno osteggia nulla. Lo so, pensare che ci sia il paladino dell’ecologica mondiale a Bruxelles e il malvagio magnate della big evil company nella sua torre nera a Mordor è bellissimo. Solo non funziona così. I costruttori automotive, su scala più ampia, seguono gli stessi principi di un panettiere. Qualsiasi panettiere ti può fare il pane di semi di maraciwata rossa raccolti a mano dai masai in età tra i 24 e i 27 anni. E probabilmente ci sono anche dei clienti disposti a comprarlo. Se sei un panettiere con il negozio in via Montenapoleone probabilmente ti conviene anche produrlo. Sforni le tue 4 pagnotte al giorno, le vendi a 30€ l’una e vivi sereno. Se lo stato però ti dice che se vuoi vendere pane devi fare almeno il 30% di pagnotte di maraciwata, che se non raggiungi la quota ti tassa per 20€ al chilo per tutto il pane prodotto nell’anno tu quello che fai è iniziare a sfornare maraciwata. Per non chiudere diventa l’unica soluzione. Questo sta rendendo le ICE sempre più costose ovviamente se non fosse necessario immatricolare (non vendere, immatricolare) le BEV, le prime costerebbero meno. Dunque sì, le ICE e le ibride non sono per tutti tanto quanto non lo sono le BEV. Allo stato attuale le prime lo sono per il 97% della popolazione, le altre per il restante 3% (non proprio perché nel 3% c’è molto altro oltre al mercato del consumo diretto ma facciamo cifra tonda per semplicità). Sul tema dell’esaurimento degli idrocarburi direi che possiamo non preoccuparci. Tanto sono già finiti no? Seconde le stime degli anni 80 sono già scomparsi nei primi anni 2000 mentre per quelle fatte negli anni 90 li abbiamo terminato già da una decina di anni. Le ICE al momento stanno andando ad aria.
Ritratto di v8sound
16 marzo 2021 - 22:07
@ MS85. Concordo con te. Se posso darti un consiglio, desisti dal tentativo di spiegarti ulteriormente con certi utenti che non sono dotati delle elementari facoltà di comprensione...
Ritratto di MS85
16 marzo 2021 - 22:15
Mah, in molti casi si riesce ancora ad avere un confronto costruttivo. Il problema è quando questo settore viene affrontato con un approccio dogmatico. Non possiamo realisticamente credere che le BEV un domani scompaiano nel nulla così come non è pensabile che abbia una qualche parvenza di logicità definire per legge oggi quale sarà il mix a 5 o 10 anni. C’è un obiettivo condiviso che è quello di ridurre le emissioni di climalteranti. Ok. Probabilmente continuare ad insistere su un paio di settori è miope, ma diciamo che non importa e che iniziamo da questi. Facciamo con raziocinio e stando attenti quando certe politiche portano palesemente a risultati opposti a quelli che si prefiggono. Tutto qui. La religione lasciamola alle chiese.
Ritratto di v8sound
16 marzo 2021 - 22:33
In molti casi si, ma non col "caso" specifico, per i motivi predetti. Tornando a questioni più serie, credo (spero) si arrivi davvero a determinare il valore di omologazione delle emissioni considerando anche la produzione e lo smaltimento...
Ritratto di MS85
16 marzo 2021 - 22:39
Quello la vedo dura. Per la difficoltà nel misurare tali valori. Però sarebbe ad esempio interessante iniziare a considerare l’impatto dei beni di consumo non registrati. Oggi tassiamo l’auto per un motivo molto semplice: la sua proprietà è tracciabile. Beni non necessari la cui produzione e trasporto richiede complessivamente l’emissione di tonnellate e tonnellate di CO2 non viene invece nemmeno considerata. Volendo non c’è molta coerenza in tutto ciò. Ma al tempo stesso sarebbe fortemente impopolare intervenire.
Ritratto di Oxygenerator
17 marzo 2021 - 01:52
@ v8sound. La ringrazio per avermi dato dello stupido. Almeno salterò i suoi scritti.
Ritratto di v8sound
17 marzo 2021 - 07:53
@ Oxygeneretor. Ferma tutto, non era rivolto a lei.
Ritratto di Oxygenerator
17 marzo 2021 - 01:47
@MS85. I rilievi scientifici dicono che pur avendo migliorato di molto le tecniche d’estrazione del petrolio ( fattore che ci ha permesso di traslare la data in cui il petrolio finirà ) e non avendo i dati reali ( che i paesi arabi non diffondono ) , sulle capacitá del loro sottosuolo, si stima che massimo entro 70 anni il petrolio finirá completamente. Con le tecniche moderne si riesce ad estrarre il petrolio, anche in zone impensabili, fino a 30/40 anni fa, ma ciò non toglie che stiamo raschiando il fondo del barile. Oltretutto senza contare l’impatto ambientale provocato dallo sfruttamento di queste risorse. ( ad esempio le piattaforme petrolifere marine, quelle terrestri della Patagonia, in Africa, ad Alberta in Canada etc etc ) Ora con queste premesse, che non sono mie, ma sono dati che vari team di scienziati, hanno consegnato al mondo, è ovvio che dobbiamo cominciare a mettere in moto un meccanismo, diverso, che ci permetta di allungare ancora un po’, la sopravvivenza del petrolio, nel nostro mondo. Quindi va risparmiato in qualche modo. Se esiste un modo di sprecarlo totalmente, è quello di estrarlo, raffinarlo, trasportarlo, e poi bruciarlo completamente, disperdendolo nell’aria, per spostare un essere umano, da un punto A, ad un punto B. Certo, anche bruciandolo ad esempio per il riscaldamento delle nostre case, si butta via una risorsa importante per la nostra vita su questo pianeta, ma è di certo un motivo più valido, che quello di spostare un essere umano, visto che per farlo, in questo caso, abbiamo delle alternative, come l’auto elettrica. Non ci piace ? È in questo momento scomoda ? Vero. Ma dobbiamo iniziare a studiare dei modi, per poter continuare la nostra esistenza come la conosciamo, e risparmiare risorse basilari come il petrolio. Non mi sembra così grave, in quest’ottica, che per ricaricarla ci voglia più tempo di prima, o che faccia 200 km in meno con un pieno. Oltretutto, dati consegnati dalle case costruttrici, si va verso delle batterie che saranno riciclabili molto di più del 90 % attuale e senza l’uso di terre e materiali rari. Certamente, attualmente, è in parte un sacrificio, Di cui ci facciamo carico, però, perchè andrá a beneficio delle future generazioni.
Ritratto di MS85
17 marzo 2021 - 09:33
Direi che siamo già sulla buona strada allora: 40 anni fa il petrolio era agli sgoccioli e sarebbe finito nel giro di 20 anni, 30 anni fa era agli sgoccioli e sarebbe finito nel giro di 30 anni, ora siamo agli sgoccioli e sarà esaurito tra 80 anni. A giudicare dal trend non vedo perchè preoccuparsi. Arriveremo alla conversione per motivi economici ben prima dell'esaurimento. Proprio come avvenuto col carbone (immagino che anche nell'800 qualcuno abbia previsto l'esaurimento dei giacimenti di carbone, sono ancora lì, semplicemente non è più così conveniente come prima utilizzarlo). Sul fatto che ci convenga iniziare a smettere di sprecarlo, sono d'accordissimo. Un modo sarebbe ad esempio incentivare i costruttori a investire in maniera efficace su ciò che oggi vendono di più, ovvero i motori termici. Mentre la combinazione delle nuove normative con il nuovo sistema di tassazione sta spingendo a fare l'opposto: iniziamo ad adattare quello che c'è, facendo lo sforzo minimo indispensabile, invece di far fare salti più ampi. Sembra paradossale ma era stato previsto e annunciato. Solo non c'erano orecchie per sentire. Qui purtroppo c'è anche una percezione errata di chi fa ricerca effettivamente sulle batterie e chi sui motori. Leggo spesso cose come "quel costruttore ha investito più di quello per le batterie alla kryptonite". Nessun costruttore ricerca veramente in questo campo. Esattamente con non fa ricerca sulle gomme. Applica le ricerche di altri. Sui motori invece fa ricerca in maniera diretta. Dunque qui potrebbe fare una differenza. Altra strada potrebbe essere quella di iniziare finalmente a smettere di sprecarlo per produrre energia elettrica. Ma anche qui non ci sono orecchie per sentire, soprattutto in Europa, siamo seduti sui nostri talloni che guardiamo una centrale nucleare dopo l'altra che viene dismessa mentre aspettiamo e speriamo che un giorno il solare o l'eolico possano sostituire la produzione attuale. Tema consumatori: ci sarà sicuramente sempre un early adopter disponibilie che si basa su principi etici o, più spesso, di trend. Oggi sono questi che rappresentano una parte di quel 2,3% (il resto sono autoimmatricolazioni e noleggi). Prendendo in considerazione i soli privati circa un 15-20% sono già proprietari di elettriche che sostituiscono la loro, un altro 50% circa sono clienti che arrivano dall'ibrido, sono early adopters puri. Nel complesso oggi da noi circa il 90% di chi ne acquista una la usa come seconda o terza auto, la percentuale naturalmente varia sulla base del modello, ma quest'anno probabilmente con l'arrivo della 500e tenderà ad aumentare. Viste le premesse direi che è chiaro che non stiamo nemmeno ancora sfiorando la massa che dovremmo muovere a "fare sacrifici". Quello che dico è semplicemente che, se abbiamo deciso che per salvare il pianeta l'obiettivo ultimo è arrivare al 100% di parco circolante elettrico (o anche solo di arrivare tra 10 anni ad averne un 10-15%), siamo allo stesso punto di quello che ha deciso di correre la maratona di New York e per ora come preparazione si è alzato dal divano per andare a prepararsi un panino con la milanese. Non abbiamo ancora iniziato ad accarezzare gli sforzi necessari per raggiungere il target e, già che c'eravamo, abbiamo realizzato ulteriori danni. Non ultimo l'accumulo di parco (non) circolante. Come giustamente sottolinei, è possibile che i produttori di batterie (non i costruttori di auto) arrivino a poter produrre in maniera sostenibile batterie molto più efficienti e pulite delle attuali. Paradossalmente dobbiamo sperare, per il pianeta, che ciò non accada troppo presto, perchè significherebbe che la montagnola di BEV accumulate fino ad oggi sarà improvvisamente tramutata in un cumulo di rottami commercialmente senza valore da dover smaltire.
Ritratto di marcoluga
17 marzo 2021 - 13:03
2
Analisi interessante nonché spietata.
Ritratto di Oxygenerator
16 marzo 2021 - 18:42
Vero ?????
Ritratto di MS85
16 marzo 2021 - 20:32
Non è mai bello escludere nulla a priori, ma diciamo che nell’orizzonte attuale sono più alte le probabilità di vedere Salvini sfilare al gay-pride.
Ritratto di Oxygenerator
17 marzo 2021 - 01:48
:-))))))
Ritratto di RubenC
17 marzo 2021 - 08:24
2
@MS85, ahahahah! Comunuque, tornando seri, una Jimny elettrica piacerebbe anche a me, ma non penso che sia prevista (per ora).
Ritratto di rebullo
17 marzo 2021 - 09:45
1
Ciao