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Uber lancerà i droni aerotaxi

09 novembre 2017

Il servizio UberAir prevede di lanciare un servizio di aerotaxi per le città. E il partner è molto importante: addirittura la NASA.

Uber lancerà i droni aerotaxi

UBER VUOLE FAR VOLARE - Si chiamerà UberAir il nuovo servizio pensato e proposto dalla Uber, la società che ha rivoluzionato il mondo dei noleggi con conducente. Come lascia intuire il nome della novità, si tratta di un servizio di trasporto aereo che comincerà a funzionare nel 2020, iniziando dalle città di Dallas, Los Angeles e Dubai. La notizia è stata data alla rassegna Web Summit manifestazione svoltasi a Lisbona dal 6 al 9 novembre e che pare dedicata alla fantascienza ma che in realtà delinea il futuro con i piedi nel presente. Come appunto il nuovo servizio UberAir, che promette di fornire voli dagli aeroporti al centro delle due città americane. Un servizio che finora è stato svolto con gli elicotteri e che con i droni - secondo Uber - sarà più silenzioso ed efficiente. 

AEREI-ELICOTTERO - Il confronto con gli elicotteri è più che pertinente, in quanto i droni di questa “linea aerea” decolleranno e atterreranno verticalmente. Quanto alla limitata rumorosità è prevista sulla base del fatto che i motori che faranno volare questi droni sono elettrici. I velivoli disporranno di quattro posti e il costo previsto del passaggio è di 1,32 dollari a km per persona. Secondo i piani della UberAir, in una prima fase i droni saranno guidati da piloti, per poi arrivare al volo autonomo in un secondo momento. La velocità di volo è prevista in 320 km/h. Per dare un’idea di che cosa ciò significhi, alla presentazione è stato ricordato che attualmente il tragitto aeroporto-centro città a Los Angeles richiede in taxi circa un’ora e mezza, mentre con il drone si potrà fare in 27 minuti.

ACCORDI PER I  DROMOPORTI - A contribuire alla credibilità al progetto c’è anche il partner che Uber ha trovato per il programma UberAir: niente meno che la Nasa, l’ente spaziale americano, sinonimo di tecnologie avanzate. La Nasa fornirà alla UberAir il sistema di navigazione a bassa quota UMT (Unmanned Traffic Management). Oltre a questa collaborazione la Uber ne ha anche concordato un’altra con la società Sandstone Properties per l’utilizzo della ventina di Skyport Sandstone, che sono punti di atterraggio e decollo nell’area metropolitana di Los Angeles.



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Ritratto di Claus90
10 novembre 2017 - 11:34
Ottima scelta questa è davvero una rivoluzione è il futuro.