RISCHI DI SISTEMA - Non sono solo le questioni di legittimità a portare alla ribalta Uber e i suoi servizi di noleggio di auto con conducente tramite app per smartphone. Da qualche tempo nell’universo del web ci sono lamentele circa truffe compiute ai danni di aderenti a Uber (come clienti). In pratica i malfattori sarebbero riusciti a entrare nelle maglie informatiche del sistema carpendo i codici necessari per poter usufruire del servizio di trasporto delle auto con il pagamento a carico di ignari aderenti al servizio.
ACCESSI VENDITA - Il fenomeno è poi aggravato dal fatto che la pratica truffaldina non si limita a quello che potrebbe essere definito “l’uso personale”, ma i codici in questione vengono messi in vendita nelle pieghe più nascoste di Internet come il cosiddetto “deep web” dove si agisce in pieno anonimato. E a quanto pare le chiavi di acceso al servizio di Uber (dati personali, codici e ovviamente riferimenti alla carta di credito) vengono venduti a un prezzo irrisorio: un dollaro.
TESTIMONIANZE - Sul sito Motherboard pochi giorni fa è stato riportato un allarme sul fenomeno. L’articolo cita e mostra diverse testimonianze di casi del genere, con gli “utenti” di Uber che affermano di essersi rivolti alla società e di avere sì ricevuto il rimborso di quanto addebitato impropriamente alla loro carta di credito, ma anche di aver avuto affermazioni secondo cui non ci sarebbe nessun problema.