LIBERO MERCATO - In principio c'era solo GuidaMi, il servizio di car sharing dell'ATM, l'azienda dei trasporti municipalizzata della città di Milano. Da agosto, nel capoluogo lombardo, c'è un nuovo operatore: Car2go, azienda di proprietà della Daimler che propone il servizio in varie città del mondo basandosi sull'auto più a misura di città che esista: la Smart. Il boom è stato tangibile, con circa 40.000 clienti registrati. Meglio che in qualunque altra città europea come avvio. Un evento che a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, non è passato inosservato: voci non confermate parlano dell'imminente debutto di un terzo attore, che pare sia l'azienda petrolifera ENI.
PAGHI AL MINUTO - L'offerta del car sharing Car2go prevede una tariffa standard di 29 centesimi al minuto (benzina inclusa), ingresso gratis nell'Area C e parcheggio libero sulle strisce gialle e blu in virtù di un accordo stipulato sul Comune. Viene richiesto un tasso etilico pari a zero: in caso di incidente l'assicurazione non copre i danni. L'uso tipico è verso il centro città nelle ore diurne e verso la periferia nelle ore serali, pur se con varie eccezioni. Il modello di business fa pensare a un noleggio, ma le differenze sono notevoli: tutte le operazioni per noleggiare un'auto si effettuano tramite l'utilizzo di un'apposita tessera, del computer di bordo delle auto, di un portale Internet e di una App per smartphone per localizzare l'auto di cui si ha bisogno. L'interazione con il personale è ridotta allo zero.
TROPPA PERIFERIA - In due mesi, l'analisi dei movimenti e delle abitudini ha definito con buona precisione l'utente tipo per Car2go: la fascia oraria di punta è dalle 8 alle 18, gli utenti sono eterogenei, ma la prevalenza si concentra nella fascia tra i 25 e i 35 anni. L'uso è prevalente nelle zone centrali della città, spesso gravate da accesso ai veicoli a pagamento. Tutto chiaro, quindi? Non proprio, perché le Smart a disposizione sono 450 e, stando a Car2go, troppe vengono lasciate in periferia, dove è meno probabile che vengano richieste da altri utenti e qualche volta subiscono dei danni per vandalismo. Gianni Martino responsabile di Car2go ha dichiarato al Corriere della Sera: “Più dei danni - che sono fisiologici, appena superiori agli standard europei e comunque non addebitabili ai nostri utenti - vogliamo migliorare il tasso di accessibilità della flotta. In quest'ottica, siamo già pronti ad aumentare il numero delle vetture”.
RIMAPPARE IL CENTRO - Va detto che, come qualsiasi iniziativa in fase di avvio che si rispetti, i correttivi in corsa appaiono fisiologici. Anche alla luce del fatto che la stessa Car2go si aspettava circa 30.000 clienti annui, mentre ne ha trovati 10.000 in più in soli due mesi: un dolce problema d'abbondanza. Per adesso, la richiesta è quella di ridurre l'area operativa, cioè quella in cui è possibile lasciare l'auto noleggiata, concentrando le operazioni sul centro città.