UNA CARROZZERIA UNICA - È stato battuto all'asta per 14.000 euro l'esemplare unico della Suzuki Ignis realizzato dall'artista Leonardo Giacomo Borgese, che ha decorato con colori acrilici una pellicola in plastica applicata sulla carrozzeria dell'auto. Il vincitore dell'asta è il titolare del concessionario Fratelli Milani di Milano, che ha tenuto testa agli altri pretendenti (la base d'asta era 8.000 euro) e dai prossimi giorni esporrà l'auto nel suo punto vendita, dove la Ignis Hybrid sarà mostrata al fianco delle Suzuki regolarmente in vendita. Il ricavato sarà devoluto alla Galleria di Arte Moderna di Torino, dove l'auto ha fatto bella mostra fino ad oggi, nell'ambito dell'accordo che ha portato la casa giapponese a sponsorizzare la mostra sugli artisti Macchiaioli.
L'ISPIRAZIONE DAL BODY PAINTING - Borgese ha disegnato l'auto in occasione dello scorso Salone dell'automobile di Torino Parco Valentino, quando impiegò due giorni per completare l'opera (più un altro per idearla). L'artista non è specializzato in lavori di questo genere, perché si occupa prevalentemente di body painting, ovvero i disegni sul corpo di modelli e modelli, ma ha decorato la Suzuki Ignis sullo stile dell'opera ideata per il corpo della modella presente vicino all'auto durante la rassegna. L'ispirazione è l'incontro fra i colori, ha spiegato Borgese alla GAM di Torino, anche se questi appiono più “morbidi” rispetto ad altre vetture decorate: osservando l'auto da vicino si ha l'impressione che provenga da un fumetto.
AUTO E ARTE, RAPPORTO STRETTO - L'idea di decorare un'automobile era venuta a fine Anni 50 al pittore francese Pablo Picasso, che aveva personalizzato una DS 19, anche se gli esempi più celebri di “art car” sono le BMW da corsa realizzate a partire al 1975: due fra queste auto sono firmate da “giganti” dell'arte come Roy Lichtenstein e Andy Warhol. Altri esempi di famose auto decorate sono le Porsche 356 e Rolls-Royce Phantom dei cantanti Janis Joplin e John Lennon.