Volkswagen Roadmap E: l'elettrico prende il sopravvento

12 settembre 2017

La strategia Roadmap E porterà ad una trasformazione della produzione un esempio della quale è il prototipo Volkswagen ID Crozz.

Volkswagen Roadmap E: l'elettrico prende il sopravvento

GRANDI AMBIZIONI - Venti miliardi di euro investiti fino al 2030, ottanta nuovi modelli ibridi o elettrici fino al 2025 e l’ambizione di rinnovare in profondità l’intera industria delle automobili. Il numero uno del gruppo Volkswagen, Matthias Müller, ha delineato la strategia che l’azienda intende seguire per lasciarsi alle spalle lo scandalo sulle emissioni truccate di alcuni motori a gasolio, il cosiddetto Dieselgate, che ha accelerato il passaggio verso l’alimentazione ibrida o a batterie nell’ottica di limitare l’impatto sull’ambiente dei nuovi modelli. Il programma che l’azienda seguirà nel prossimo futuro è contenuto nel documento Roadmap E, di cui Müller ha parlato al Salone dell’automobile di Francoforte, rivelando che entro il 2025 arriveranno nei concessionari trenta ibride ricaricabili, cinquanta elettriche e nel 2030 ogni auto in vendita sarà disponibile con almeno una versione a batterie. La casa tedesca investirà i 20 miliardi di euro per sviluppare due piattaforme costruttive dedicate, la tecnologia delle batterie, sviluppare le infrastrutture per la ricarica e aggiornare le fabbriche.

NEL 2020 LA SUV COUPÉ - Nel lungo elenco di modelli a batterie figura anche una suv in stile coupé, che arriverà nelle concessionarie a partire dal 2020 con linee ispirate al prototipo Volkswagen ID Crozz II (nelle foto), mostrato in anteprima durante la rassegna tedesca come evoluzione della ID Crozz esposta ad aprile 2017. Il modello di stile riprende la carrozzeria della Volkswagen ID Crozz ed è stato aggiornato in alcuni dettagli, come le prese d’aria sul fascione anteriore, i fari anteriori (più sagomati) ed i cerchi in lega. L’auto mantiene però soluzioni che non troveremo su quella in vendita: le portiere, ad esempio, saranno quasi certamente del tipo convenzionale e non diverse fra anteriore e posteriore. La ID Crozz non smarrisce la sagoma da suv-coupé e appare molto sportiveggiante, grazie a dettagli di stile come il tetto ad arco, le fiancate imponenti ed i vetri laterali molto ridotti, che rendono più accogliente l’abitacolo per quattro (le poltrone sono singole). La plancia ha un aspetto essenziale ed è quasi del tutto priva di tasti e pulsanti, sostituiti dalla tecnologia per l’immissione dei comandi a voce: basterà dire alle portiere di chiudersi perché queste lo facciano.

DUE MOTORI - La Volkswagen ID Crozz II è basata sulla base costruttiva MEB per auto elettriche (una delle due in fase di sviluppo) e riprende la meccanica della ID Crozz, dotata di un motore elettrico fra le ruote anteriori da 102 CV e di uno dietro da 204 CV. La potenza complessiva si attesta così a 306 CV. I due motori danno origine alla trazione integrale e consentono alla suv di percorrere fino a 500 chilometri con un ciclo di carica, stando ai risultati dei test di omologazione basati sul programma NEDC, ma bastano 30 minuti di collegamento ad un impianto elettrico ad alta velocità per riportare le batterie all’80% della loro carica.



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Ritratto di hulk74
12 settembre 2017 - 12:35
Come scritto nell'articolo BMW: il futuro inizia a piacermi
Ritratto di el doni
12 settembre 2017 - 13:35
Se nel futuro le auto saranno tutte così brutte andiamo bene..

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