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Volkswagen: il bilancio a un anno dal Dieselgate

19 settembre 2016

Un anno dopo lo scandalo delle emissioni irregolari dei diesel, le conseguenze non sono ancora totalmente definite. E si delinea un cambio di strategia.

Volkswagen: il bilancio a un anno dal Dieselgate

ANNIVERSARIO - Giusto un anno fa per il gruppo Volkswagen (nella foto la sede principale di Wolfsburg) si apriva il baratro della vicenda Dieselgate. Vicenda che ha determinato il crollo d’immagine dell’azienda, assieme alla necessità di una nuova filosofia aziendale, un nuovo modo di funzionare e tante altre cose. Ma soprattutto lo scandalo ha creato una montagna di impegni finanziari di dimensioni tali da mettere a rischio la stessa sopravvivenza dell’azienda. 

CASSANDRE SMENTITE - Di fronte a questa realtà in molti avevano previsto l’insorgere di una profonda sfiducia dei mercati, con relativo crollo delle vendite delle vetture dei marchi del gruppo, Volkswagen e Audi in particolare. Se per molte cose il processo di recupero è stato avviato e sta procedendo, sia pure con alti e bassi (aspetti tecnici per la “correzione” dei motori in questione, l’organizzazione manageriale, le vicende giudiziarie con relativi aspetti economici, lo stesso assetto dell’azionariato e altro ancora) la previsione che si sta rivelando sbagliata è quella della perdita di consensi da parte dei mercati. 

NUMERO 1 AL MONDO - In questo anno le statistiche hanno sì messo in evidenza qualche calo, ma sostanzialmente le cause sono state più legate all’andamento generale dei mercati (vedi sud America) che non alla perdita di fiducia da parte del pubblico. Addirittura negli ultimissimi mesi il gruppo Volkswagen si è ritrovato a essere nuovamente il numero 1 al mondo (5,04 milioni di veicoli venduti nei primi sei mesi dell’anno, contro i 5,002 della Toyota), quasi a dispetto della nuova filosofia enunciata dal nuovo amministratore delegato Matthias Müller, che ha più volte affermato che quella di puntare a essere il leader mondiale è stata una scelta sbagliata, e che non è questo che conta.

BUONA TENUTA - Nella situazione in cui si trova la Volkswagen, l’importanza della tenuta delle vendite è enorme: lo scandalo ha creato necessità finanziarie importanti di fronte solo buoni fatturati e una buona redditività possono far sperare di riuscire ad affrontare. E il presupposto indispensabile sono appunto le vendite, che stanno resistendo. Nel mese di agosto le vendite nel mondo il gruppo VW ha venduto 759.400 veicoli, con un aumento del 6,3% nei confronti dell’anno passato. Ciò ha portato il totale venduto nel monto da gennaio a 6,66 milioni, con una crescita del 1,8% rispetto al 2015.

I MERCATI MONDIALI - Il risultato più brillante è stato ottenuto in Cina, dove ad agosto c’è stato un aumento del 19,4% e nel periodo degli otto mesi l’incremento è stato del 9,4%. Ma bene è andato il mercato europeo, aumentato del 3,1%, con 2.783.700 unità consegnate da gennaio ad agosto. In sostanza, il trend del gruppo è positivo nonostante i veri e propri crolli registrati in America Latina (292 mila vendite contro le 392 mila dei primi otto mesi del 2015). E notoriamente, le perdite nell’America del Sud non sono conseguenza dello scandalo Dieselgate ma della situazione economica della regione, Brasile in primis. Negli stessi Stati Uniti, dove il terremoto Dieselgate è nato, le cose non vanno bene,ma senza numeri drammatici. Ad agosto le vendite sono calate del 3,8% (con 54.300 unità), mentre da gennaio ad agosto il calo è del 6,4%. Proprio nei giorni scorsi la Volkswagen America ha avviato un programma di rinnovo dell’offerta volto proprio a recuperare consensi.

INTANTO IL FUTURO SI AVVICINA - Forse però l’aspetto più complicato per la Volkswagen è la coincidenza delle difficoltà dovute allo scandalo (cioè la necessità di destinare decine di miliardi di euro a sanzioni e risarcimenti) con quello che si presenta come un giro di boa dell’industria automobilistica. Sia pure con qualche incertezza nelle prospettive, tutto il settore sta guardando al domani sulla base di nuovi concetti di mobilità, nuovi concetti che comportano grandi investimenti. È il caso della trazione elettrica, della sempre più evoluta tecnologia (sino alla guida autonoma) e delle nuove modalità di impiego dei mezzi di trasporto.

NECESSITÀ DI RINNOVAMENTO - Tutto questo mentre per la Volkswagen si è dimostrata fondamentale l’esigenza di un completo e profondo ripensamento del modo di esistere della società. I capisaldi di queste nuove esigenze vanno dalla revisione dell’organizzazione della struttura produttiva nel mondo (con una visione meno centralizzata e con una nuova distribuzione del potere decisionale) sino alla probabile risistemazione dell’azionariato (il peso della vincolante partecipazione pubblica e di altre specificità derivanti dalla storia particolare della casa). In molti ritengono che la gestione dell’azienda sia come ingabbiata dalla sua attuale struttura societaria e che avrebbe bisogno di una sorta di liberalizzazione.

DIFFICOLTÀ DOPPIE, MA INAGGIRABILI - A un anno dall’esplodere della vicenda Dieselgate, si può allora dire che per la Volkswagen è forse giunto il momento più difficile: quello di compiere non più scelte di emergenza per uscire dalle secche dello scandalo, ma per mettersi sulla rotta giusta per affrontare il futuro, con il doppio obiettivo di superare i danni dello scandalo e attrezzarsi adeguatamente per i nuovi scenari del settore automobilistico. Una bella, duplice sfida.   



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Ritratto di luigi sanna
19 settembre 2016 - 14:32
5
Ingiustamente bloccato? Tu sei la prova vivente del fancazzism0.... ma non hai altro da fare nella vita? "Posso resuscitare per scrivere altre PERLE..." ma anche no guarda... EVITACELE! Sei un disco rotto... tu e tutti gli altri che albergano nella tua Mente.
Ritratto di hulk74
19 settembre 2016 - 11:06
Sinceramente mi aspettavo molta più sfiducia da parte dei vari mercati... (USA in primis)... evidentemente l'immagine di "das auto" rimane... strano...
Ritratto di Roсk_or_bust
19 settembre 2016 - 11:11
Fino a quando qualche ciaparat sarà convinto che una Golf R è più veloce di una 500 Abarth, o una Passat 2.0 BiTDI 240 cv è più veloce di una Croma 2.4 Multijet 200 cv. O una Golf GTD 184 cv è più veloce di una Giulietta 2.0 JTDm 175 cv la povera VW potrà con le autoimmatricolazioni apparire superiore. Del resto tu sei l'esempio lampante che ha preferito un orribile 530d alla bellissima Alfa 166 2.4 JTD 185 cv.
Ritratto di hulk74
19 settembre 2016 - 11:22
Già... mi chiedo anche io perché ho preso un 530d xdrive m sport anziché una 166 usata o una thema
Ritratto di mika69
19 settembre 2016 - 12:22
Meglio un K Hulk !
Ritratto di hulk74
19 settembre 2016 - 12:26
Cosa?
Ritratto di luigi sanna
19 settembre 2016 - 14:35
5
Si ma anche tu, che rispondi a certi soggetti. Secondo te, ha un senso ciò che scrive? 166 2.4 JTD.... Mamma mia!
Ritratto di fiattaro
19 settembre 2016 - 15:12
Sanna, ma è sempre il troll HTH.
Ritratto di mariofiore
20 settembre 2016 - 12:43
Scusate se mi intrometto, ho avuto sia la 166, la BMW 530, la Thesis e la Mercedes 280. La peggiore fu la 166, la migliore a paramerito la Thesis di gran lunga la più confortevole e la BMW 530 per la guida. Fra pregi e difetti si equivalevano. La Bmw 530 leggermente superiore perché comprata 5 anni dopo ma con 15.000 euro di costo in più. Alfa 166 qualità e macchina non all'altezza del marchio Alfa. Ma ora la Giulia è un altra cosa. Mercedes costi di manutenzione pazzeschi, al limite della follia. Qualità e confort non all'altezza delle aspettative e di quanto pagato.
Ritratto di audi 5
23 settembre 2016 - 20:06
2
la gente sceglie da sola nessuno gli impone niente.se la golf piace non e colpa loro,sono i lider nei suv nelle sportive estreme,ecc hanno vinto relli,24ore ecc hanno messo mano anche su ducati i risultati si vedono.
Ritratto di Roсk_or_bust
19 settembre 2016 - 11:30
Anche "Alfa Romeo Cuore Sportivo" fa rima con "l'auto migliore del mondo con il volante decorativo".
Ritratto di Magnificus
19 settembre 2016 - 13:11
Un cuore con un by-pass :-))
Ritratto di nicktwo
19 settembre 2016 - 11:18
non per cattiveria nei confronti wag ma per completezza informativa mi sarebbe piaciuto leggere in merito ai vari in contenziosi aperti, che penso e' l'attuale argomento scottante... magari sarebbe costato un lavoraccio di archivio pero' penso avrebbe potuto essere un quadro esaustivo delle situazioni ancora addivenire... diciamo che ok le tematiche trattate nei primi 4-5, ma gli ultimi 4-5 paragrafi li potevano dedicare a quanto sopra (che comunque sono dati reali) piuttosto ai "vorrei, faro', il nostro impegno per il futuro" che insomma (in generale per qualsiasi gruppo) lasciano il tempo che trovano... saluti
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
19 settembre 2016 - 11:24
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di NITRO75
19 settembre 2016 - 11:24
Ferma restando l'indiscutibile qualità costruttiva dei mezzi, resta il fatto che in ogni caso c'è stato del dolo.
Ritratto di remo la barca
19 settembre 2016 - 16:25
Indiscutibile nel senso che se hai un difetto non si discute che non te lo riparano in garanzia ? Oppure che l'assistenza clienti dice che non è vero ?
Ritratto di golfista97
19 settembre 2016 - 12:25
Come per altro fanno tutte le concessionarie, mica solo le loro
Ritratto di fiattaro
19 settembre 2016 - 15:07
I veri fiattari non si smentiscono mai.
Ritratto di fiattaro
19 settembre 2016 - 15:43
perché diciamo la verità? HA HA HA HA ......
Ritratto di Luzzo
19 settembre 2016 - 11:51
A leggere il WSJ il calo negli stati uniti per VW sarebbe dal 17% dall'inizio dell'anno ( -9% ad agosto) e cina a parte, dove cresce lo fa abbastanza meno del mercato ( il dato europeo ne è un esempio lampante, con una crescita di 1/3 rispetto al globale). Non mi pare un dato di cui gloriarsi, ma contenti loro contenti tutti. Cmq questo bilancio pare redatto dall'ufficio stampa della Vag ;).
Ritratto di Gasswagen
19 settembre 2016 - 14:47
Già!
Ritratto di Rock_or_bust
19 settembre 2016 - 11:52
In realtà sia in Europa sia in America la perdita di quote di mercato è stata rilevante, ma se vogliamo dire che sia andata bene... Comunque il problema più grosso quest'anno per vag sarà lo stesso dei precedenti: i margini. Quelli degli anni futuri saranno le montagne di soldi che dovrà accantonare in compensazioni, come del resto sta già facendo.
Ritratto di Roсk_or_bust
19 settembre 2016 - 11:59
E soprattutto si deve preparare ad un significativo calo di vendite, perchè Giulia e Stelvio domineranno nei rispettivi segmenti (e non solo)
Ritratto di Porsche
19 settembre 2016 - 11:54
Servono modelli nuovi, sopratutto suv e mini suv, non tralasciate le elettriche, sopratutto piccole. Forza ragazzi.
Ritratto di Davelosthighway
19 settembre 2016 - 20:02
Si avanti tutta soprattutto con le piccole vw!!! lupo up! sono la gioia di 500 e Panda
Ritratto di Porsche
19 settembre 2016 - 12:57
assolutamente si. Merkel per me rimane la numero uno al mondo. Grande Merkel !!!
Ritratto di Luzzo
19 settembre 2016 - 13:01
in germania pare non la pensino allo stesso modo
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
19 settembre 2016 - 12:31
Se le autorità avessero bloccato le auto, come prescrive SEMPRE in questi casi la normativa, non credo assolutamente che avrebbero registrato le stesse vendite, per i disordini che questo stop avrebbe provocato. Sono stati graziati due volte: non meno importante anche il ritardo clamoroso, per richiami con correttivi ridicoli, e smentiti nella loro vera efficacia alle rispondenti procedure al banco, da chi i test si è disturbato di ripeterli per il prima e il dopo la cura.(altroconsumo).
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
19 settembre 2016 - 17:08
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
19 settembre 2016 - 19:01
ossessione per chi truffa? No, solo disgusto.
Ritratto di Fr4ncesco
19 settembre 2016 - 12:42
2
OT, avete notato come i vaggari noti siano scomparsi e al loro posto sono comparsi troll che flammano nei confronti di FCA spacciandosi per fiattari? La mia disamina non va a l'uno o l'altro schieramento, ma all'infantilità di certi soggetti piuttosto che a una mentalità radicalizzata. Ovviamente sta alla community intelligente capire quale commento e serio e quale no.
Ritratto di Fr4ncesco
19 settembre 2016 - 12:43
2
È...***di correttore!
Ritratto di fiattaro
19 settembre 2016 - 15:11
fr4, e tu faresti parte della community intelligente?
Ritratto di fiattaro
19 settembre 2016 - 15:45
Nelle persone intelligenti certamente.
Ritratto di all'avanguardia della truffa2
19 settembre 2016 - 19:02
fiattaro non mentire spudoratamente, altrimenti ti bannano.
Ritratto di Fr4ncesco
19 settembre 2016 - 15:58
2
Coda di paglia?
Ritratto di Fr4ncesco
19 settembre 2016 - 21:10
2
Probabilmente anche il cervello.
Ritratto di MAXTONE
19 settembre 2016 - 15:22
Oggi ho visto lo spot della Polo con la WRC in piena azione e l'ho trovato suggestivo oltre che divertente. Peccato però che i buoni propositi si fermino ad una normale GTi...ma visto che il modello si fregia del prestigioso titolo di campione del mondo rally da diversi anni perché non derivare un modello stradale da quello WRC con tanto di livrea evocativa come fece Lancia ai tempi della Delta Martini e Subaru con la lunga stirpe di Impreza WRX? Perché io una Polo quasi WRC la prenderei seriamente in considerazione, insomma un piccolo gioiello da collezione e rivalutazione futura visto il palmarès sportivo che si ritrova.
Ritratto di Luzzo
19 settembre 2016 - 15:41
vorresti una s1 in pratica.....
Ritratto di MAXTONE
19 settembre 2016 - 16:04
Esatto. Solo che la S1 non ha un pedigree sportivo diretto, ce l'ha in forma molto indiretta, correlato a quello dell'Audi Quattro, mentre la Polo ha la fortuna di averlo in forma diretta.
Ritratto di probus78
19 settembre 2016 - 20:38
Al momento vw sta pagando le pecche dei politici tedeschi che la governano. Dipende troppo dalla politica, più di altre multinazionali in quanto appartiene alla bassa Sassonia. Dovrà innanzitutto risolvere questo problema per tornare competitiva,con la redditività di Toyota o ford per intenderci. Politici tedeschi (come la merkel) sono stati capaci solo di massacrare Europa, europei e non solo.
Ritratto di Gianlupo
19 settembre 2016 - 21:31
Analisi e sintesi magistrali. Quando leggo questi articoli e mi chiedo perché mi trovo su queste pagine, e non possibilmente su tante altre presenti nel web, trovo una risposta.
Ritratto di Davelosthighway
19 settembre 2016 - 22:08
http://www.northwestern.edu/newscenter/stories/2016/09/vw-emissions.html
Ritratto di Gianlupo
19 settembre 2016 - 23:36
E' un regalo per me? Anche non lo fosse... sulla nocività degli NOx non si discute, ma è molto, molto inferiore a quella delle polveri ultrafini. Queste ultime sono considerate cancerogene a tutti gli effetti, mentre gli NOx producono irritazioni e in chi ha già problemi respiratori certamente qualcosa di più grave. Anche in piscina, ad esempio, respiri, sotto sforzo pure, cloroformio e clorammine, sospettate di cancerogenicità. Difficilmente, però, troverai un medico sportivo, a meno che non sia fuori di testa, che ti sconsiglia la pratica del nuoto per via di questo fatto (da Paracelso: "omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit, ut venenum non fit"). Tornando al punto: l'organismo indipendente Transport & Environment, altro esempio, stima in 72'000/anno le morti per NOx nel nostro paese ed in 3 mln circa i veicoli diesel con emissioni oltre i limiti che ne sarebbero la non trascurabile concausa. Identifica, tra l'altro, le auto FCA come quelle che sforano maggiormente i limiti: di 15 volte vs. le 2 volte delle auto VW (nemmeno VAG: Seat, ad esempio, figura tra i marchi virtuosi... strano, no?). Vedi, le ricerche, banalmente, sono finanziate. Se tu vuoi dimostrare che i cambiamenti climatici sono dovuti alla CO2 (per me cibo per le piante e basta), finanzi i ricercatori affinché trovino delle correlazioni in quel senso (il famoso "hockey stick graph" tanto sbandierato da Al Gore). Quella è una ricerca finanziata per frenare il progresso dei paesi emergenti, imponendo loro di dotarsi di tecnologie di produzione energetica che non contribuiscano al greenhouse effect, che sono guarda caso particolarmente costose, che quindi non si possono permettere e tali da creare la classica situazione di tipo catch-22. Ergo, quei paesi non si evolveranno mai e per giunta converrà loro cedere la propria quota parte di emissioni di CO2 proprio ai paesi maggiori consumatori di combustibili fossili, ossia ai paesi "evoluti" (paradossale, no?). Questo in base alle regole del carbon emissions trading, una diavoleria mondialista introdotta col Protocollo di Kyoto (ouch, ti sto strappando dalla tua comfort zone? Sto scalfendo le tue "granitiche" convinzioni eterodirette?). Le tesi contrarie, guarda caso non finanziate dalle lobby mondialiste, sono innumerevoli e molto, molto autorevoli: peccato che non abbiano spazio mediatico. Stesso discorso per gli NOx: che non siano un balsamo d'accordo, ma da qui a demonizzarli ce ne passa. La ricerca di T&E, piuttosto che quella di EPA da te citata, dev'essere acquisita, pertanto, con quantomeno sufficiente spirito critico, come tante, tante altre cose del resto...
Ritratto di Gianlupo
20 settembre 2016 - 08:25
T'aggiungo l'url su T&E: http://www.ilfattoquotidiano.it /2016/09/19/dieselgate -la-denuncia-almeno-29 -milioni-di-auto-con -emissioni-fuori-controllo -in-europa-3-in -italia/3042959/ (vanno tolti gli spazi, sennò in un punto random sborda dal box e non lo leggi). Il "dato" di mortalità riportato ("dato" nel senso di participio passato, per me dalla quantomeno dubbia rilevanza scientifica) è però quello europeo: per l'Italia è di 21'000 circa. Aggiungo: il trick dell'hockey stick sta nella scelta della scala in ordinata e nell'interpretazione del tratto finale (occorrerebbe considerare il periodo post-industriale e lo vedresti "stirato", praticamente piatto). I cambiamenti climatici sono un dato di fatto, come le piogge acide, ma i primi non sono antropici (cosa per noi maledettamente difficile da accettare) mentre le seconde sì (con buona pace della volontà di giungere ad un "approdo cognitivo" purché sia). Sui "dollaroni" calcolati da EPA (e/o suoi proxy) non mi esprimo: ravviso, semmai, componenti di cubismo applicati alla ricerca prezzolata... Buona giornata.
Ritratto di Gianlupo
20 settembre 2016 - 12:55
Come vedi quando si parlava, in calce ad altro articolo, del versante finanziario della questione, tutti quegli echi di funeree macarene che si sentivano provenire da parte di chi prende una parte a prescindere erano, come sempre, fuori luogo. A me questo studio (pubblicato inizialmente dal The Guardian) non convince affatto nelle sue conclusioni epidemiologiche; sul merito, invece, di quelle tecniche, quelle legate alle emissioni, per ora mi limito ad un semplice "no comment". Ciao carissimo e grazie per il link.
Ritratto di Davelosthighway
20 settembre 2016 - 13:14
In questi giorni è scoppiato un altro scandalo che riguarda la Volkswagen che potremmo chiamare "Erdgasgate" ben 5 bombole di metano di 5 Touran sono esplose a causa di bombole che si arrugginiscono con una facilità sconcertante ed in Germania ed altri paesi hanno sospeso i rifornimenti di metano ai veicoli del gruppo VW.Come mai Alvolante non ne parla?
Ritratto di Davelosthighway
20 settembre 2016 - 13:24
L'articolo racconta di cifre ma quella che manca é il 10%. Vw non ha richiamato neanche il 10% delle auto illegali. Ma non avevano giurato (e spergiurato) che entro Dicembre 2016 avrebbero sistemato TUTTE le vetture interessate? Ma se la Casa ha richiamato (con i dovuti rallentamenti e con comodo) solo il 10% dei veicoli coinvolti e di questi il 60% ha portato la vettura in officina per gli interventi e aggiornamenti (della cui efficacia sono parecchio scettico, una persona senziente non crede che con un filtrino miracoloso e con una riprogrammatina tutto torna come prima se non meglio), fossi un funzionario del Ministero dei Trasporti revocherei la Carta di Circolazione al 40% che ancora non ha portato la macchina in officina: ufficialmente circolano fuori normativa. Come mai al volante non ne parla?
Ritratto di mariofiore
20 settembre 2016 - 15:04
Quello che lei dice è estremamente grave. Se confermato, è un dovere morale e civile, l'intervento della magistratura, per punire i responsabili di questa maxi truffa ai danni dei consumatori. Gradirei un commento ufficiale del volante al riguardo.
Ritratto di Davelosthighway
20 settembre 2016 - 16:57
http://www.sicurauto.it/blog/news/le-bombole-della-touran-a-metano-esplodono-in-germania-italia-salvata-dalla-burocrazia.html Tanto di foto di quel che rimane della volkswagen esplosa. Si parla di 35.000 auto vw con bombole difettose o progettate male. Già tempo fa si parlava di discrepanze di omologazione e normative delle bombole delle Volkswagen circolanti . Dovuto ad omologazioni diverse più restringenti in Italia rispetto Germania. Già da tempo riviste tedesche parlavano di corrosioni e ruggini delle bombole della golf. Strano che Il caso ê spesso stato occultato in Italia. Questo una rivista come Alvolante é tenuta a dirlo per dimostrare sensibilità verso i consumatori e i loro diritti in merito alla sicurezza dei veicoli.
Ritratto di mariofiore
20 settembre 2016 - 21:35
Sì concordo perfettamente e grazie per la notizia di cui non ero a conoscenza.
Ritratto di ducati916
20 settembre 2016 - 23:31
Certo che la Wolkswagen non si fa mancare nulla. Ora ci sono anche le auto a metano che esplodono! Per me il vero problema e' che le autorita' europee hanno coperto tutto, di fatto hanno autorizzato Gas Auto a fare quello che vuole. Ne va della credibilita' dell'Europa. E se le auto col software illegale le avessero fatte le marche, che ne so, francesi, sarebbero stati cosi' garantisti? o le avrebbero punite severamente?
Ritratto di caronte
13 novembre 2016 - 18:34
Credo che i conti vw caleranno drasticamente negli anni avvenire.

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