IL CAMBIO DI WEBBER - Una pole ti cambia la vita. O ti allunga una carriera. Fino a due o tre settimane fa, Mark Webber (in foto) sembrava l’anello debole della Red Bull, il veterano un po’ "spompato", utile per affiancare l’Harry Potter della Formula 1, Sebastian Vettel, senza creare troppi fastidi. Si parlava persino di un possibile sostituzione di Webber con Felipe Massa. La vittoria a Barcellona e quella di Monte-Carlo hanno fugato ogni dubbio sull'australiano
IMPECCABILE E PRO TEAM - Adesso i due della Red Bull sono davvero alla pari, anche a livello di punti in campionato: 78 per entrambi, con la differenza che Webber di gare ne ha vinte due, il tedeschino solo una. E mentre Vettel ha criticato la fragilità della sua monoposto, Webber ha continuato a lavorare in silenzio. Nel Principato è stato impeccabile dal primo minuto all’ultimo del week-end, eccezion fatta per i 2000 e oltre euro di multa per eccesso di velocità nella pit-lane quando si trattava di raggiungere la griglia. Sereno nelle sconfitte, modesto nella vittoria: “Io primo in un circuito dove hanno vinto Senna e altri tizi così bravi: sembra incredibile, eh?”.
50 PUNTI IN DUE GARE - Il trionfo a Monte Carlo è stato per il 33enne di Queanbeyan il più bel giorno della sua vita. Un giorno anche faticoso “soprattutto con quattro safety-car che all’improvviso ti riportano tutti attaccati agli scarichi" ha dichiarato, aggiungendo: "Ma fa parte del mestiere del pilota, devi rimanere calmo e finire il lavoro. Cinquanta punti nelle ultime due gare sono una gran cosa, ma c’è ancora tanta strada da fare. Dovremo affrontare tante piste diverse, ci saranno tante sfide eccitanti. Non vedo l’ora di affrontarle”. Un uomo maturo che sa tenere a freno le emozioni che lo avevano tradito spesso in passato, accanto ad un ragazzo prodigio che scalpita per diventare il nuovo Schumacher, ma che forse potrebbe iniziare a soffrire della presenza di un compagno di squadra così forte.
SENZA CONTRATTO PER IL 2011 - A inizio stagione problemi di leadership sembravano inevitabili per Ferrari, McLaren, Mercedes, non certo per la Red Bull dove il primato di Vettel pareva scontato. Adesso anche Christian Horner (il direttore sportivo) potrebbe trovarsi a dover scegliere fra il talento posato di Webber e quello ancora immaturo di Vettel. “Il mio futuro?”, ha detto Webber a Monaco, “non lo so, non ho ancora un contratto per il prossimo anno, ma non metto nessuna fretta al team. Io e la Red Bull abbiamo lavorato tanto per arrivare in questa posizione, credo che siamo molto soddisfatti uno dell’altro. Vedremo come andrà. C’è un sacco di tempo per decidere”. Un uomo tranquillo. E dannatamente veloce, come direbbe John Wayne.