DAL NÜRBURGRING - Le immagini scattate oggi dai nostri fotografi "spia" sul circuito del Nürburgring ritraggono una Wiesmann GT MF5 parzialmente camuffata. Si tratta di una classica coupé a due posti costruita in piccola serie su meccanica della BMW. La GT MF5 fino ad ora era dotata del 5.0 V10 da 510 CV della “vecchia” BMW M5.
ADDIO 5.0 V10 - Con l'uscita di produzione della M5 (E60) anche il motore V10 è stato messo in pensione. Ecco la Wiesmann si ritrova “costretta” a un trapianto di cuore per la sua coupé: secondo le nostre informazioni al suo posto verrà utilizzato il 4.4 V8 biturbo già utilizzato sulle X5 e X6 M e previsto anche per la prossima M5 (qui per saperne di più). L'esemplare sorpreso dalle nostre "spie" al Nürburgring starebbe eseguendo i primi test proprio con il nuovo motore.
Il prototipo durante i test al Nürburgring.
UN “MISSILE” - Con l'arrivo del 4.4 V8 biturbo, sulla Wiesmann GT potrebbe essere rivista anche la trasmissione: il “vecchio” cambio robotizzato SMG II dovrebbe essere sostituito da un doppia frizione a sette rapporti. Grazie al nuovo motore accreditato di oltre 550 CV, la Wiesmann GT dovrebbe superare i 320 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in circa 3,7 secondi. Le forme vecchio, ispirate alle Jaguar degli anni 50, non cambiano, ma ci saranno solo diverse prese d'aria per raffreddare meglio la meccanica. Per far fronte alle rinvigorite prestazioni (l'attuale GT MF5 raggiunte i 311 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi), ci sono modifiche per l'assetto e nuove ruote con cerchi da 20”: le posteriori hanno pneumatici 325/25.
UN GEKO COME LOGO - Fondata nel 1985 dai due fratelli Wiesmann, questa piccola casa tedesca con sede in Baviera oltre alla coupé GT produce la Roadster (foto qui sopra), disponibile con tre motori: il “vecchio” 3.2 a sei cilindri in linea da 343 CV della M3 (E46), il 4.4 V8 aspirato da 367 CV e il 5.0 V10 da 507 CV. Per la coupé GT sono disponibili solo i due motori più potenti. Il motto della Wiesmann è quello di costruire “auto incollate alla strada, come un geco alla parere parete”. Un concetto sintetizzato dal logo scelto che raffigura per l'appunto un geco.