GRANDE AMMIRAZIONE - Con la sua medaglia d’oro nel paraciclismo alle paralimpiadi di Rio de Janeiro, Alex Zanardi si è guadagnato l’ammirazione di tutti. La sua abnegazione e il suo impegno lo rendono un punto di riferimento e un esempio di determinazione. La cosa coinvolge anche il mondo dell’automobilismo in cui Zanardi ha vissuto la sua prima vita agonistica. Tra chi ha voluto rendere omaggio al pilota-paraciclista di Bologna c’è anche la BMW per la quale Zanardi ha gareggiato. Da citare le precedenti vittorie di Zanardi alle Paralimpiadi di Londra del 2012 (due medaglie d’oro e una d’argento) e la possibilità, dopo la vittoria nella gara a cronometro, a Rio de Janeiro Zanardi possa rifare un altro bis nella prova su strada, in programma oggi 15 settembre.
VITTORIA DI UN SOFFIO - Nella prova contro il tempo, su un circuito di 10 chilometri da percorrere due volte, Zanardi con la sua “hand-bike” (con i pedali spinti a forza di braccia) ha fatto segnare il tempo di 28’36”81, con 2,7 secondi di vantaggio sul secondo classificato. Ora Zanardi parteciperà in altre due prove. La prima è appunto la gara individuale su strada, che si prevede sarà appannaggio dei velocisti, mentre la terza sarà la prova su strada a squadre in programma venerdi. Per la cronaca, Zanardi ha detto che il suo obiettivo è uscire in testa dall’ultima curva prima del rettilineo finale, perché sa di avere buone doti di sprinter.
LUOGHI CONOSCIUTI - Fatto curioso ricordato da Zanardi, è la coincidenza che vede lo stadio olimpico e parte del villaggio olimpico brasiliano costruiti dove correvano le monoposto della Formula Indy con cui il pilota bolognese aveva a lungo gareggiato. “Non avevo mai vinto in Brasile; ora con questo successo in qualche modo ho rimediato alla lacuna…”.